Roger Federer e il rapporto con Totti: “Facciamo il tifo l’uno per l’altro”

Il tennista svizzero sull’ex capitano giallorosso: “Mi piace l’idea di ispirarci a vicenda”

È ormai risaputa la stima reciproca tra Francesco Totti e il tennista Roger Federer. Nell’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il numero tre del ranking mondiale ATP ha risposto anche ad una domanda riguardante alcune stelle dello sport, ormai più longeve, come Gigi Buffon, Valentino Rossi e proprio l’ex capitano della Roma. Al campione svizzero è stato chiesto se, in qualche modo, conservava dei contatti o delle chat con i suoi “colleghi”. “Ho il cellulare di entrambi ma non condividiamo nessuna chat su WhatsApp – risponde Federer -. Quando fanno cose eccezionali, cioè spesso, vorrei chiamarli ma poi temo di disturbare. Per me del club farà sempre parte Francesco Totti, anche se ha smesso. Mi piace l’idea di ispirarci a vicenda, di fare il tifo l’uno per l’altro a distanza”.

Via alla scontro tra Eca e Leghe: in ballo c’è il futuro del calcio

Mercoledì a Nyon il meeting dell’Uefa: potrebbero esserci grandi novità

Che calcio sarà? Il futuro è adesso. Probabilmente le decisioni definitive non saranno prese mercoledì quando a Nyon l’Uefa ospiterà Eca e Leghe europee per un meeting importantissimo. Si può riassumere così: verrà varata una Superlega europea che relegherà i campionati nazionali a un ruolo subordinato oppure ci sarà soltanto una Champions rafforzata e con qualche garanzia in più per i grandi club? Istruzioni per l’uso di una discussione dall’esito ancora incerto. Si sta parlando di quanto accadrà dal 2024 in poi. Come riporta Il Messaggero, per le prossime due stagioni si andrà avanti come adesso e per il triennio 2021-24 i format sono già stabiliti: le Coppe europee diventeranno tre, a Champions ed Europa League si aggiungerà una Europa League 2, con 32 partecipanti a ogni competizione, gli stessi meccanismi della Champions attuale e la possibilità di recupero nella League inferiore di squadre eliminate nei turni preliminari. Una soluzione che piace all’Uefa e all’associazione delle Leghe europee, ma non all’Eca, presieduta da Agnelli, associazione che oggi rappresenta 232 club europei ma che è nata dalle costole del G-14 del pallone e continua quindi a sostenere gli interessi delle grandi società.

L’idea dei top club è trasformare la Champions in un super campionato europeo. Inizialmente sempre a 32 squadre, suddivise però in gironi non più da quattro ma da otto. Con una prima fase perciò composta da 14 giornate di andata e ritorno e con play off finali. Sicuramente i play off, ma possibilmente anche le giornate iniziali, secondo l’Eca dovrebbero essere giocati nei week end, spostando i tornei nazionali al mercoledì. Inoltre, si vorrebbe la certezza del diritto per alcune grandi squadre di parteciparvi a prescindere dal loro andamento in campionato. Le motivazioni di questa proposta rivoluzionaria sono di natura prevalentemente economica: i mercati nazionali dei diritti W e delle sponsorizzazioni si stanno saturando, serve qualcosa di nuovo per attirare nuovi investitori. Le Leghe si oppongono a quella che sarebbe una dequalificazione clamorosa dei campionati nazionali e una doccia gelata sulle possibilità e le ambizioni delle squadre piccole e medie e perciò oggi e domani hanno invitato i club a Madrid per studiare contromisure. L’Uefa per ora ha assunto una posizione d’attesa, ma non sembra insensibile alle sirene dell’Eca, che peraltro siede con diritto di voto nell’esecutivo che dovrà prendere la decisione finale. P.S.: alla riunione di Madrid è prevista la presenza di tutte le società italiane tranne Juventus, Inter, Milan e Roma. Se confermata, la mancata presenza della Roma è piuttosto sconcertante, visto che a differenza delle altre tre, non avrebbe alcuna garanzia di partecipare alla Superlega.

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Mercato Roma, duello con l’Inter per Barella e Cragno

Anche i nerazzurri in corsa per il centrocampista e il portiere del Cagliari

La Roma starebbe pensando a Cragno e Barella del Cagliari per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione. Il portiere sarebbe la figura ideale per andare a sostituire Olsen, mentre il centrocampista piace molto alla dirigenza visto l’ottimo campionato che sta disputando. Ma non ci sono solo i giallorossi. Secondo quanto riporta il sito calciomercato.it, anche l’Inter sarebbe in agguato per Barella, il cui valore si aggira attorno ai 50 milioni, e Cragno, che potrebbe essere l’eventuale alternativa di Handanovic.

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Con la Juve torna De Rossi. Florenzi ko: guai alla coscia

Quello del terzino è l’infortunio muscolare numero 49 in casa Roma

Ennesima tegola in casa Roma: Alessandro Florenzi è stato costretto a lasciare terreno di gioco del Ferraris a due minuti più recupero dalla fine del match con il Genoa per un problema alla coscia destra. Si tratta dell’infortunio muscolare numero 49 in casa Roma, scrive Giannluca Lengua su Il Messaggero.

La ripresa degli allenamenti – dopo il pari di Marassi – è stata fissata per domani, ore 11: dovrebbero rientrare in gruppo De Rossi (lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra) e Santon (problema al bicipite femorale). Entrambi proveranno a strappare una convocazione per la partita all’Olimpico con i bianconeri (domenica ore 20.30).

E Perotti? Si è fermato il 3 maggio per una lesione al bicipite femorale destro, l’argentino si sottoporrà a ulteriori terapie ma il suo impiego contro la squadra di Allegri al momento è da escludere.

FONTE  Giannluca Lengua

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Dal Faraone una perla che non fa ricca la Roma

El Shaarawy segna l’11°gol in campionato, ma la squadra si allontana dalla zona Champions: “Un’occasione mancata, però non molliamo”

Il Faraone l’aveva portata in cima alla piramide, lì dove la zona Champions League pareva ad un passo, poi però la Roma è scivolata in basso, e ci è mancato poco che non cadeva definitivamente a terra. Come scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, l’undicesima perla stagionale di Stephan El Shaarawy riesce a lasciare l’amaro in bocca persino al protagonista. “È stato un gol importante – spiega l’attaccante – peccato non sia servito ai tre punti. La rete vorrei dedicarla ad Orsetta, una fisioterapista del Genoa che, a 25 anni, è venuta a mancare due settimane fa, e con cui ho avuto modo di passare del tempo quando ero al Genoa Camp nel 2010. Era una persona speciale, il gol nel suo stadio mi sento di dedicarlo a lei”.

La faccia di Stephan, però, è dipinta di rimpianto. “Speriamo che questo possa essere quello che ci serve per arrivare in Champions. Si poteva fare di più in fase offensiva. Comunque è stata un’occasione mancata perché all’81’ vincevamo la partita e sarebbe stato molto importante. Il Genoa è una squadra che attacca sempre e non molla mai e oggi l’ha dimostrato. Poi potevamo anche perderla, perciò ci prendiamo questo punto, anche se gli episodi finali ci hanno un po’ condannato. Comunque nelle ultime tre partite abbiamo il dovere di crederci fino alla fine, perché sarebbe davvero importante per tutti noi entrare in Champions. Finché l’aritmetica non ci condanna dobbiamo crederci. Abbiamo raddrizzato un po’ la stagione nelle ultime partite. Dobbiamo continuare così, uniti, compatti e cercando di lottare su ogni pallone fino alla fine come abbiamo fatto in queste partite”.

La cosa positiva è che però forse lui dovrà lottare meno per il rinnovo di contratto. A breve ci sarà l’incontro per prolungare il rapporto dal 2020 al 2023 (almeno). Ora il Faraone guadagna circa 3 milioni, bonus inclusi.

FONTE    M.  CECCHINI

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Ranieri: “La mie dichiarazioni sulla Lazio? È stato solo fatto un po’ di baccano”

Il tecnico: “io mi riferivo ai tifosi e a quello striscione che, detto tra noi, era ironico, era bello”

“Peccato, perché ci servivano i tre punti, ma non molliamo” dice Claudio Ranieri a fine gara. “Demeriti della Roma per il pareggio? Sono stati bravi loro a non mollare mai. È stata una partita difficilissima e lo sapevamo. Peccato su quel calcio d’angolo, ci siamo fatti sorprendere”.

Sulla dichiarazioni sulla Lazio, spiega: “Avevo risposto perché mentre mi facevano la domanda ho pensato al famoso striscione “Oh No”, nel momento in cui l’Inter faceva gol. Ma io mi riferivo ai tifosi e a quello striscione che, detto tra noi, era ironico, era bello. Bisognerebbe dargli un premio perché, invece delle solite accoltellate tra tifosi di fazioni contrarie, era una cosa molto ironica e molto bella. Per questo ho detto “Così è stato, così fu”.E’ stato fatto un po’ di baccano, bentornato in Italia”.

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Florenzi va k.o. E gli infortuni muscolari ora sono 49

Problema alla coscia destra per il terzino. Oggi verrà verificata l’entità del danno. Da controllare anche la situazione di Fazio

A un passo da quota 50. Solo a pensarci ad inizio stagione sarebbero venuti i brividi. Ed invece è realtà, a tre giornate dalla fine del campionato. Già, perché come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, l’infortunio muscolare alla coscia destra di Alessandro Florenzi è il numero 49 della stagione giallorossa.

La situazione di Florenzi verrà monitorata già in giornata, per capire bene l’eventuale entità del danno riportato a Marassi. Verrà controllato anche Federico Fazio, che nel finale della partita si toccava il flessore della coscia. L’argentino, però, è riuscito a concludere la sfida con i rossoblù, facile che possa essere stato un semplice indurimento, gestibile con un paio di giorni di fisioterapia e lavoro differenziato. Insomma, le premesse perla sfida chiave con la Juventus non sono delle migliori, anche se è oramai imminente il ritorno in gruppo di Daniele De Rossi che dovrebbe essere a disposizione per la sfida di domenica sera contro i bianconeri.

FONTE   A. PUGLIESE

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Via libera. Il Coni ha concesso la deroga: “Er Nocciolina può lavorare”

Lo storico venditore di arachidi allo stadio: “Ringrazio i tifosi per l’affetto che mi hanno dimostrato”

La storia del Nocciolina ha avuto un lieto fine. Lo storico venditore di arachidi e lupini dello Stadio Olimpico, infatti, ieri pomeriggio – non in canottiera visto il freddo anomalo – è tornato sugli spalti in occasione di Lazio-Atalanta.

La denuncia di Leggo e la protesta dei tifosi di Roma e Lazio ha convinto il Coni a dare il via libera a Cristiano Rolando – da 50 anni icona storica – che nelle scorse settimane non era stato fatto entrare viste le nuove norme sulla vendita di prodotti all’interno dell’Olimpico.
Da Trigoria si erano subito detti disponibili, anzi per il club giallorosso non è mai stato un problema far entrare lo storico Nocciolina in curva. Lo stop era arrivato prima di Lazio-Udinese, ma anche Lotito si è convinto ad ascoltare l’appello dei tifosi che sui social avevano denunciato l’accaduto. “Ringrazio Leggo e i tifosi per l’affetto che mi avete dimostrato – ha dichiarato ieri commosso – vendo noccioline da 43 anni e non ho mai dato fastidio a nessuno e ho sempre pagato entrambi gli abbonamenti proprio per non creare problemi. È la mia vita, lo stadio è come casa mia. Oggi in tantissimi mi hanno salutato e abbracciato. Che bello”.

Il Nocciolinaro vive a Corviale ed è stato il simbolo di tanti sabati e domeniche vissute allo stadio, tra adulti e bambini. È vero, non ha la licenza e la legge va rispettata, ma è lì da quasi 50 anni, ha visto i Mondiali del 90 e gli scudetti di entrambe le squadre, i tifosi hanno invitato chi di dovere a chiudere un occhio. Leggo ha fatto altrettanto.

Qualcuno l’ha visto piangere prima di Roma-Udinese del 13 aprile, seduto sulle scalette fuori lo stadio, con la testa china e gli occhi tristi, accanto alle sue noccioline. I baffi curati’ e la maglietta a mo’ di canotta, con le maniche tirate su, e quei calzini dove infilava le monete.

Un personaggio tipico di Roma, uno di quelli a cui non si può dire di no come ha ribadito Diego Nepi, direttore per la gestione della sicurezza del Coni: “Non possiamo permettere che dei simboli così importanti vengano cancellati, mi prodigherò affinché ciò non accada. Se è un problema amministrativo possiamo trovare delle soluzioni come stadio, anche con chi si occupa della somministrazione nei bar”.
FONTE     (F.Balzani)

Genoa-Roma: le pagelle dei quotidiani: delusione Zaniolo, Pellegrini si butta via

Contro i rossoblù bene Florenzi e Dzeko. Mirante para il rigore a Sanabria, El Shaarawy migliore in campo per i giallorossi

Un pareggio amaro per la Roma. La sfida contro il Genoa non si è conclusa nel migliore dei modi per i giallorossi, agguantati nel finale dopo il vantaggio di El Shaarawy. I rossoblù sono andati vicini anche al sorpasso che, fortunatamente, non si è concretizzato. Merito di Sanabria che ha fallito un tiro dal dischetto allo scadere. Il migliore è stato proprio il Faraone, che si è caricato sulle spalle la squadra fino a portarla ad un passo dal massimo risultato. Con questo 1-1, la Roma perde quota dal quarto posto.

LEGGO
Mirante 6; Florenzi 5,5 (43’ st Karsdorp sv), Manolas 5, Fazio 6,5, Kolarov 6; Cristante 5,5, Nzonzi 5; Zaniolo 5,5 (25’ st Kluivert 6), Pellegrini 5 (21’ st Schick 4), El Shaarawy; 7, Dzeko 6,5. All.: Ranieri 6

LA GAZZETTA DELLO SPORT 

Mirante 7; Florenzi 6(43’st Karsdorp sv), Manolas 6,5, Fazio 6,5, Kolarov 6; Cristante 5,5, Nzonzi 6; Zaniolo 5 (Kluivert 6), Pellegrini 5 (21’st Schick 5,5), El Shaarawy 6,5; Dzeko 6. All.: Ranieri 6.

IL MESSAGGERO
Mirante 6; Florenzi 6,5 (43’ st Karsdorp sv), Manolas 5, Fazio 6, Kolarov 5,5; Cristante 5,5, Nzonzi 4,5; Zaniolo 5 (26’ st Kluivert 6,5), Pellegrini 5 (21’ st Schick 4,5), El Shaarawy 7; Dzeko 6.  All.: Ranieri 5.

IL TEMPO

Mirante 5,5; Florenzi 6 (43’st Karsdorp sv), Manolas 5,5, Fazio 6, Kolarov 4,5; Cristante 5,5, Nzonzi 5,5; Zaniolo 4 (26’st Kluivert 6,5), Pellegrini 5 (21’st Schick 4), El Shaarawy 7; Dzeko 6. All.: Ranieri 5.

LA STAMPA 

Mirante 7; Florenzi 6 (43’st Karsdorp sv), Manolas 5,5, Fazio 6, Kolarov 6; Cristante 5,5, Nzonzi 6; Zaniolo 5,5 (26’st Kluivert 6), Pellegrini 6 (21’st Schick 5), El Shaarawy 6,5; Dzeko 6,5. All.: Ranieri 6.

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CORRIERE DELLA SERA 

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TUTTOSPORT

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