Corte a Higuain, Zaniolo potrebbe essere la chiave. Piace Saliba

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Se il Pipita aprisse la porta ad un trasferimento in giallorosso, si potrebbe aprire lo scenario di uno scambio con la Juve

L’ossessione è la difesa. Almeno pari a quella di completare il quadro delle cessioni, per poter dare subito a Paulo Fonseca un gruppo il più possibile simile a quello dell’ultimo giorno di mercato, come riporta La Gazzetta dello Sport. Per questo si stanno ancora completando i dettagli per il trasferimento di Pau Lopezdal Betis Siviglia, con cui ieri si è allenato. Sul fronte dei difensori centrali, invece, sembra esserci un rallentamento nelle piste che portano a Mancinidell’Atalanta e Bartra dello stesso Betis.

Dalla Francia arriva la notizia di un interessamento del club giallorosso per William Saliba, 18 anni, centrale franco-camerunense del Saint-Etienne. Però la concorrenza non manca, visto che sul giovane talento c’è anche l’Arsenal e il Wolverhampton. Occhio però al solito (e solido) Toby Alderweireld, 30 anni, difensore belga del Tottenham, che però costa non meno di 20 milioni ed ha un ingaggio non banale da oltre 4 milioni.

Le virtuali tirate d’orecchie di Petrachi a Zaniolo hanno fatto capire che, davanti ad una offerta di 50-60 milioni, la Roma potrebbe anche cederlo. Al momento nessuno arriva ad una cifra del genere, ma se Higuain aprisse la porta ad un trasferimento in giallorosso – magari sulla base di un prestito da 9 milioni ed un riscatto da 27 – si potrebbe aprire lo scenario di uno scambio con Zaniolo, che accetterebbe molto più volentieri la destinazione bianconera piuttosto che l’offerta del Tottenham, pronto ad offrire Alderweireld più contanti. Ovvio che, se Zaniolo resterà, il rinnovo sarà doveroso, ma occhio ai colpi di scena. Anche perché piace pure Taison dello Shakhtar.

fonte  La Gazzetta dello Sport

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In maschera non c’è più Zorro, ma la rosa precaria della Roma

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Nell’ampio elenco dei convocati per le visite mediche figurano diversi giocatori in partenza: Dzeko e Nzonzi ingombranti

Paulo Fonseca oggi atterra finalmente sul pianeta giallorosso. Non da marziano e nemmeno travestito. L’immagine del portoghese, piombato in sala stampa con il costume di Zorro dopo aver conquistato la promozione con lo Shakhtar agli ottavi di Champions (dicembre 2017), è ormai nel suo album dei ricordi, scrive  Ugo Trani su Il Messaggero.

Il quarantaseienne di Maputo (Mozambico) si presenta a volto scoperto. Vuole farsi riconoscere subito. Dalla società, dalla squadra e dalla tifoseria per il suo metodo di lavoro e soprattutto per lo stile di gioco.

Domani le visite mediche, martedì i primi 2 allenamenti a Trigoria: Fonseca è pronto per la nuova esperienza. In maschera, nella circostanza, non c’è lui, ma proprio la rosa della Roma.  Il club giallorosso ha convocato anche chi è nella lista dei partenti.

Da Olsen a Mirante, da Karsdorp a Bianda, da Coric e Pastore che ancora non hanno capito dove andranno a giocare. E con loro vedremo, a meno di qualche ribaltone nelle prossime ore, anche chi la nuova squadra già ce l’ha: Dzeko, il titolare più ingombrante tra quelli che prima o poi saluteranno, si è promesso all’Inter ormai da qualche mese; Marcano invece tratta, anche personalmente, con il Porto per tornare nella società che, solo un anno fa, lo lasciò libero e Gerson cerca, dopo che il papà ha fatto saltare la cessione alla Dinamo Mosca, l’accordo con il Flamengo.

Conto in sospeso con Nzonzi: da verificare se, al secondo tentativo, si farà vivo, avendo saltato l’appuntamento di fine giugno senza avvertire Fienga, Petrachi e De Sanctis. chissà se il centrocampista insisterà nel braccio di ferro con il management di Pallotta.

Esentati gli Under 21 che sono andati in vacanza, per l’impegno nell’Europeo vinto dalla Spagna, solo nell’ultima settimana di giugno: Pellegrini e soprattutto Zaniolo, abbastanza risentito per la ramanzina che in pubblico gli ha dedicato il nuovo ds. L’unica new entry è al momento Spinazzola, l’investimento finora più oneroso della Roma. In teoria ci sarebbe anche Diawara che, però, raggiungerà Fonseca solo dopo la Coppa d’Africa (stasera in campo con la Guinea negli ottavi contro l’Algeria). In più è possibile che spunti, e non a sorpresa, Pau Lopez, il portiere scelto da Fonseca.

fonte    Ugo Trani  Il Messaggero.

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Faraone in Cina, avanza Veretout

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El Shaarawy, accontentato nelle sue richieste, dice sì allo Shanghai. Pallotta incasserà altri 20 milioni. Per il francese, trattativa in dirittura

Roma e Fiorentina continuano a trattare su Veretout e cercano di stabilire la valutazione giusta da conferire a Defrel, pedina di scambio che i viola accettano come parziale contropartita, scrive Stefano Carina su Il Messaggero

È questo il nodo della vicenda che una volta sciolto regalerà il centrocampista a Fonseca. Il tecnico si augura – dopo Pau Lopez (da definire gli ultimi dettagli) – di avere anche l’ex Saint-Etienne nei primi giorni di ritiro. A Trigoria lavorano per accontentare il portoghese anche perché c’è la consapevolezza della volontà del calciatore di lasciare Firenze. Proprio per questo motivo, Petrachi oltre a Defrel vuole aggiungere il minor cash possibile (5-7 milioni). Il club viola, invece, valuta l’attaccante 15 milioni e volendone 25 per Veretout chiede almeno 10 milioni come conguaglio economico.

Il ds salentino non lavora però soltanto sulle entrate. In uscita c’è El Shaarawyche dice sì allo Shanghai. Dopo aver provato il colpo grosso, chiedendo 26 milioni, la Roma ha abbassato le pretese. Il Faraone (tornato sui suoi passi essendo stato accontentato anche sui bonus per i gol e gli assist, più la richiesta di un fisioterapista personale che pagherà lo Shanghai e lo svincolo automatico in caso di retrocessione del club cinese in seconda serie) partirà per una somma che si aggira sui 20 milioni (18 più bonus). Oggi l’attaccante volerà in Cina per le visite mediche e la firma. Per il club giallorosso si tratterà della prima cessione da iscrivere nel nuovo bilancio che chiuderà il 30 giugno del 2020 con conseguente plusvalenza (attualmente il valore residuo del nazionale azzurro è di 3,2 milioni).

Adesso Petrachi ha il compito di rimpiazzarlo nella rosa e valuta Brahimi del Porto: operazione a costo zero, essendo svincolato, ma pesante per l’ingaggio da riconoscere al giocatore. L’alternativa è Taison.

Si muove qualcosa anche per Gerson. Il brasiliano domani torna in Italia con in tasca la nuova offerta del Flamengo. Dopo essersi visto respinto il prestito, il club carioca ha ripresentato bene o male la proposta rifiutata da Monchi a gennaio: 8 milioni non più per l’80% ma per il 70% del cartellino. Parola alla Roma.

Intanto Daniele De Rossi continua ad allenarsi quotidianamente, riflettendo sul da farsi. La volontà di giocare, di dimostrare che chi non ha creduto in lui ha sbagliato, lo motiva. C’è la proposta della Fiorentina, ma quello che lo frena è come verrebbe presa questa decisione dai tifosi della Roma. Un aspetto non secondario per Daniele. Soleri, intanto, va al Padova.

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Arriva Veretout, stand-by Mancini

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 – Definito l’acquisto di Pau Lopez (al Betis 23 milioni più la rinuncia della percentuale del 50% sulla futura rivendita di Sanabria, per un minimo di 7,5 milioni) il prossimo obiettivo del ds salentino riguarda la mediana. Con il Milan ad un passo da Bennacer, la Roma ha un’autostrada davanti a sé per il francese. L’offerta giallorossa al calciatore è la più alta ricevuta dal suo entourage: quinquennale da 2,7 milioni più un bonus di 1 milione al raggiungimento della qualificazione in Champions. Da limare, invece, la richiesta della Fiorentina che valuta il centrocampista 25 milioni. A differenza di quanto accaduto con il Milan (dove sono state rifiutate le contropartite tecniche Laxalt, Biglia e Borini), a Firenze – al netto delle dichiarazioni pubbliche – sono disposti a parlare di Defrel. Come già successo nel duplice affare Manolas-Diawara con il Napoli, la differenza sul cash la farà la valutazione dell’attaccante. Dopo gli 11 gol con la Sampdoria, Petrachi punta ad ottenere almeno 15 milioni, ai quali poi aggiungere il conguaglio economico. Pradè fa il suo lavoro e gioca al ribasso. Trattativa in corso. Veretout, intanto, andrà regolarmente in ritiro a Moena, aspettando novità.

RIFLESSIONI SUL DIFENSORE – A sorpresa, invece, quella che sembrava una trattativa in via di definizione ha subito uno stop. Il che non vuol dire che non possa ripartire ma al momento per Mancini c’è da registrare una frenata. Un po’ per le richieste dell’Atalanta (25 milioni più bonus) ma non va sottovalutata una riflessione in atto da parte della Roma che considerata l’entità dell’investimento non vuole sbagliare. Senza dimenticare che Mancini è l’alternativa a Lyanco, pallino del ds salentino, per il quale bisognerà però attendere di capire il cammino del Torino in Europa League. Qualora i granata non riuscissero a superare i preliminari, Petrachi tornerebbe alla carica.

TOTTI E IL FUTURO – S’è riaperto intanto il canale Shanghai-El Shaarawy. Il Faraone – che inizialmente aveva detto no al trasferimento – non appare più così contrario all’addio alla Roma. Che però per cedere l’attaccante chiede almeno 26 milioni. Club cinese – considerando che il nazionale azzurro ha appena un anno di contratto – è fermo a 20. Se lo stallo non si sblocca, lo Shanghai è pronto a virare su Cuadrado. Dal Brasile il papà di Gerson assicura che il figlio «giocherà all’80% nel Flamengo». Percentuali non buttate lì a caso. A gennaio, infatti, quando a guidare la direzione sportiva della Roma c’era ancora Monchi, il club rubronegro aveva offerto 8 milioni proprio per l’80% del cartellino. In quel periodo il centrocampista sembrava essere in ascesa e considerando il valore residuo a bilancio a giugno (8 milioni) sommato alla speranza di una seconda parte di stagione altrettanto positiva – senza considerare che con i viola c’era un accordo per il prestito annuale – il ds spagnolo declinò l’offerta. Il flop dei viola – salvi all’ultima giornata – è coinciso con quello di Gerson. E ora il Flamengo ha fatto marcia indietro, chiedendo soltanto il prestito. Offerta declinata da Petrachi che attende il rilancio dei brasiliani, almeno sulle cifre proposte 6 mesi fa. Pillola finale su Totti. In vacanza a Sabaudia, l’ex Capitano a Sky accenna al suo futuro: «Sto valutando, ho diverse offerte. In Italia? Sì, anche. O da noi oppure in Europa. Ruolo? L’importante è lavorare. È un’estate strana, non avrei mai pensato di lasciare la Roma né che Buffon tornasse. Se penso ancora le cose dette il giorno dell’addio? Quando dico o prendo una posizione vuol dire che ci ho pensato tanto tempo. Icardi e Higuain? Non lo so, può darsi pure che facciano uno scambio». Il 3 agosto è in ballo un’amichevole contro il Lille.

fonte  MESSAGGERO – CARINA