La voce dei tifosi

2017_03_21_09.28.12_1_1_2Siamo nello sconforto assoluto..non ci sono parole per fotografare lo stato d’animo … l’accoramento è solo di NOI TIFOSI…
NON credo che ci sia nessun giocatore che soffra come noi..

SOCIETÀ ASSENTE..priva di nerbo..unica mira solo l’aspetto FINANZIARIO…
TUTTI COLPEVOLI….
COMUNQUE LA MAGLIA È NOSTRA E CI APPARTIENE FIN NELLE VISCERE…
#FORZAROMA#

Francesca Ceci

Dico solo un nome: Roger Federer. L’umilta’ e la grandezza, l’abnegazione, il sacrificio, le lacrime, l’amore per lo sport di chi ha vinto tutto senza perdere l’entusiasmo di giocare come fosse un bambino . Un Campione, di quelli veri però. Poi ci siete voi (non tutti ma molti) campioni di latta, autoproclamati senza nessun particolare merito. Viziati, eroi di un tempo finto e fasullo, proprio come voi. Solo la maglia. Forza Roma, sempre
Ps: Quanto manchi Capitano.

Valeria Biotti

A mezzanotte e un quarto esco da sola dallo Stadio Olimpico. Mi faccio 3 km a piedi, nel buio deserto e al gelo, per arrivare alla macchina. Non è stata una bella serata.
Ma io amo visceralmente l’AS ROMA. E tremendamente il mio lavoro.
Ecco, vorrei chiedere a chi indossa questa Maglia di provare a fare altrettanto.
Oggi abbiamo visto chi lo ha fatto e chi no.
Forza Roma Sempre. Sempre.

Roma, Di Francesco: “Momento duro, non mi aspettavo un mercato così”

Roma, Di Francesco: "Momento duro, non mi aspettavo un mercato così"

Eusebio Di Francesco

Roma-Sampdoria, secondo atto. C’è ancora Dzeko, e la speranza che alla fine resti si mantiene viva mentre si avvicina la scadenza del mercato, ci sono El Shaarawy, Perotti e De Rossi in gruppo per il provino generale che potrebbe ridurre l’emergenza e far felice Di Francesco: «Daniele ha aumentato i carichi di lavoro e potrebbe essere a disposizione, i due esterni saranno convocati e uno dei due scenderà in campo dal primo minuto. Gonalons non è invece recuperabile. Rispetto a mercoledì vorrei rivedere il gol, ci manca quello, è il problema che ci portiamo dietro da tempo».

A Genova ha segnato Edin e non è bastato per vincere, stavolta la consegna non cambia e il bosniaco in orbita Chelsea sarà di nuovo in campo dal 1’: «Né io né la Roma ci vogliamo privare di giocatori importanti, è normale che se arriva un’offerta importante e servono soldi si fanno delle valutazioni. Io ho chiesto Messi, però mi hanno detto che non è possibile. Mi sono ritrovato di fronte ad un qualcosa che in questo momento non mi sarei aspettato, ma al momento Dzeko è un mio giocatore e spero che resti almeno fino a fine stagione. Per il resto faccio il mio lavoro e cerco di farlo al meglio, mi sono state dette delle cose e il discorso è chiaro: o accetti o te ne torni a casa ed io ho scelto di allenare la Roma anche nelle difficoltà».

Eusebio è stato colto di sorpresa da una situazione nota, il rosso a bilancio: «Obiettivamente non conoscevo le casse o alcune situazioni di cui sono venuto a conoscenza in questo periodo, però facciamo questo lavoro e dobbiamo essere pronti a tutto. Non è ancora successo nulla, comunque, e magari è un discorso che faremo successivamente. Mi auguro solo che la gente, come ha fatto in altre partite, ci sostenga, al di là delle presenze allo stadio. In una situazione del genere dobbiamo aspettare un po’, è normale che un’eventuale cessione si lega ad un discorso di Fair-Play Finanziario e a cose che deve spiegare la società». Lui chiede però rinforzi, anche in virtù del possibile addio di Palmieri: «Il mercato non dorme mai, bisognerà vedere le nostre mosse e se inseriremo qualcosa a destra o a sinistra. A sinistra abbiamo più alternative, con caratteristiche diverse, vedi Jesus, Moreno e Kolarov, mentre a destra avrei meno possibilità se non dovessi avere Florenzi e Bruno Peres insieme. Stiamo facendo delle valutazioni per cercare di migliorare un determinato reparto. Kolarov è stato meno brillante nelle ultime partite sotto il punto di vista della lucidità, non della corsa».

Un pizzico di stanchezza dovuto agli impegni ravvicinati e ad una pausa invernale che ha prodotto più danni che vantaggi: «Tre partite in una settimana i giocatori le soffrono, ma non ne posso tener conto più di tanto perché c’è il mercato quindi bisogna tenerli sull’attenti soprattutto dal punto di vista mentale e ho tanti giocatori in condizioni non ottimali. La sosta ha creato molti più problemi di quanto immaginassimo. Alla prossima verranno fatte altre valutazioni, nell’organizzare questo percorso qualcosina non ha funzionato, l’attenzione da parte di tutti non c’è stata, parlo in generale, non solo dei ragazzi e questo ci deve far riflettere per il futuro».

Chi sembra stare meglio dal punto di vista psico-fisico è Schick, entrato col piglio giusto a Genova: «Si è allenato con più continuità in questo periodo, forse tra lui, Defrel e Under è quello che sta meglio. Patrik è stata la dimostrazione che con la testa e la concentrazione giusta, può interpretare benissimo il ruolo di esterno destro, a Marassi lo ha fatto, deve cercare di fare quello che io gli chiedo». Domani potrebbe avere una chance dall’inizio

FONTE   E. MENGHI IL TEMPO

Roma-Sampdoria, le probabili formazioni dei quotidiani: Schick e Dzeko dal 1′. Torna ElSha

Di Francesco dà ancora spazio al bosniaco, che questa volta sarà affiancato dal ceco fin dall’inizio del match. Un cambio in difesa: out Fazio, dentro Jesus al fianco di Manolas

 

La Roma torna all’Olimpico dopo più di 20 giorni e si prepara ad affrontare di nuovo la Sampdoria di Giampaolo. Per il secondo match contro i blucerchiati, Di Francesco si affida al consueto 4-3-3, con un cambio in difesa: out Fazio, dentro Juan Jesus al fianco di Manolas. Confermati Florenzi a destra e Kolarov a sinistra. A centrocampo spazio ancora una volta a Strootman in cabina di regia, con Pellegrini e Nainggolan ad agire da mezzali. Nonostante le voci di mercato che lo danno vicino al Chelsea, sarà di nuovo Dzeko a guidare l’attacco giallorosso. Ai suoi lati Schick ed El Shaarawy.

Ecco le probabili formazioni dei principali quotidiani:

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy

IL MESSAGGERO
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy

IL CORRIERE DELLA SERA
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy

IL TEMPO
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy

IL CORRIERE DELLO SPORT
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy

FONTE    FORZAROMA.INFO

Dzeko ed Emerson, il Chelsea rilancia

Restano appena quattro giorni di tempo, e ogni ora cambia la prospettiva

Nuovo rinvio, nuova deadline. Va avanti sul filo del rasoio la trattativa tra la Roma e il Chelsea, ogni minuto che passa complica l’affare, se non altro perché compreso oggi restano appena 4 giorni di tempo, e ogni ora cambia la prospettiva: una volta sta per saltare tutto, un’altra si avvicina la firma, come scrive Il Tempo.

“Il mercato non dorme mai”, dice Di Francesco, e ha ragione: tra la notte di venerdì e ieri mattina, la questione era stata praticamente archiviata e Dzeko sembrava destinato a restare nella capitale, poi qualche telefonata ha riaperto il tavolo delle negoziazioni. Insomma, può ancora accadere di tutto. Per ora va registrato un altro ritardo, l’ultimatum era strategico e Monchi rimane alla cornetta in attesa che la sua irripetibile occasione di chiudere il discorso fair play finanziario in anticipo si concretizzi.

La Roma, in effetti, spera che il Chelsea arrivi fino in fondo e porti 50 milioni più bonus da 8-9 milioni nelle casse di Trigoria. Il pacchetto comprende anche Palmieri, che tuttavia potrebbe slegarsi dall’operazione in qualsiasi momento se l’en plein non dovesse riuscire. Emerson ha accettato le condizioni contrattualidegli inglesi (4 milioni di sterline a stagione per 4 anni e mezzo), mentre Edin continua il tira e molla sull’ingaggio, il vero nodo della trattativa.

Oltre all’aspetto economico (il bosniaco chiede un anno in più, il Chelsea riflette sulla possibilità di fare uno strappo alla regola degli over 30), ad incidere è anche l’ambito affettivo: se fosse per la moglie Amra, non ci sarebbe nessun dubbio, lei vuole restare qui, evitando alla prima figlia 15enne un nuovo trasferimento nel bel mezzo dell’anno scolastico.

Difficilmente oggi ci saranno sviluppi, il giorno chiave sarà domani, la nuova deadline a 48 ore dalla chiusura del mercato. La Roma può far valere le esigenze di Conte di avere una punta e un terzino subito per partire favorita nel braccio di ferro finale. Infatti, l’alternativa a km 0, Giroud, non è così vicina: l’Arsenal ha chiuso la porta ai Blues, pronti a tornare all’assalto per Edin. “Crouch e Carroll non sono acquisti da Chelsea, Dzeko è un’altra storia”, è l’investitura di Lampard.Monchi intanto tiene calda la pista Aleix Vidal: se esce Palmieri, entra il terzino del Barça. Dalla Francia: respinta l’offerta da 5 milioni per Guendouzi, centrocampista (fuori rosa) del Lorient. Intanto Nura va verso il prestito al Perugia.

FONTE    FORZAROMA.INFO

Chelsea-Dzeko, si tratta ancora. Deulofeu vicino

 La questione resterà in ballo fino alla fine del mercato. Intanto è stato “bloccato” lo spagnolo del Barcellona

Anche ieri tanti contatti, molte telefonate, ma niente fumata bianca. Bisognerà aspettare la fine del weekend per capire l’esito conclusivo della telenovela-Dzeko, scrive Andrea Pugliese su “La Gazzetta dello Sport“. La trattativa col Chelsea è intricata, ma resta aperta. L’affare può restare vivo fino al 31 gennaio, anche se il bosniaco non ha molta voglia di trasferirsi a Londra. Di Francesco lo utilizzerà anche domenica sera, contro la Sampdoria, in una partita che la Roma ha la necessità assoluta di vincere per continuare a inseguire da vicino il quarto posto. I problemi restano due. Il mancato accordo tra il giocatore e il club londinese e un’alternativa valida da parte della Roma per poter chiudere il cerchio. Anche se poi Monchi sembra aver virato su Gerard Deulofeu, lo spagnolo del Barcellona che può giocare sia a destra sia a sinistra (anche se preferisce quest’ultima opzione alla prima). Il Barcellona vuole un milione per il prestito oneroso e un diritto di riscatto intorno ai 15 milioni, magari condizionato e cioè legato al verificarsi di determinati eventi. Nei corridoi di radiomercato c’è chi giura che Monchi abbia già bloccato lo spagnolo, anche se poi è chiaro che Deulofeu possa arrivare alla Roma solo in caso di partenza di Dzeko.

Il Chelsea ha fatto un’offerta sontuosa a Dzeko, oltre 7 milioni di euro a stagione più bonus facili, ma con scadenza 2019. Un anno di contratto in meno rispetto a quello della Roma (2020), dove però Dzeko guadagna 4,5 milioni. Il bosniaco però non è ancora convinto per motivi personali. Ha appena comprato casa a Roma e la famiglia spinge per restare nella Capitale (la moglie Amra sono giorni che pubblica su Instagram video di Roma con tanto di cuoricini…). Le prossime 48 ore saranno decisive, in un senso o nell’altro.

FONTE  GDS  A. PUGLIESE

Schick scalpita, Defrel corre verso la conferma

Patrik dovrebbe partire di nuovo dalla panchina. De Rossi, Perotti, El Sharawy e Gonalons non recuperano

 

Per la sfida di domani contro la Sampdoria all’Olimpico Eusebio Di Francescoè in difficoltà: da una parte ci sono i problemi di formazione dall’altra i casi di mercato (Dzeko ed Emerson). Il tecnico, come scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, si sta dedicando all’aspetto mentale della rosa per tenerla lontana da distrazioni e inutili nervosismi. L’obiettivo sembra essere centrato: al Ferraris la Roma è apparsa più solida e gli ultimi allenamenti hanno soddisfatto Eusebio. Unico neo è che De Rossi, Gonalons, El Shaarawy e Perotti non recupereranno. Oggi a Trigoria ci sarà l’ultimo provino ma le speranze sono minime, possibile panchina per il capitano e l’argentino.

Pochi cambiamenti, dunque, rispetto alla trasferta di Genova: all’Olimpico (presenti meno di 30 mila spettatori) giocherà lo stesso tridente d’attacco di Marassi con Dzeko centravanti(mercato permettendo), Defrel a destra e Under a sinistra, insidiato daSchick e Gerson. I 27 minuti di mercoledì del ceco sono piaciuti a Di Francesco, ma è ancora troppo poco per riproporlo titolare in una partita determinante per il morale e la classifica. A centrocampo, Strootman sederà in cabina di regia, mentre le mezzali saranno Nainggolan e Pellegrini (ha superato il problema al polpaccio).

 

In difesa, Kolarov avrebbe bisogno di un turno di riposo, ma Emerson andrà al Chelsea e Jesus potrebbe giocare centrale al posto di Fazio.

FONTE   FORZAROMA.INFO

Totti a Buffon: “Gli regalo la macchina del tempo, voglio un passaggio a bordo”

Lo storico capitano giallorosso a due giorni dal compleanno dell’amico-rivale: “Se volesse giocare ancora vorrebbe dire che il Pupone è lui!”

 

A due giorni dal quarantesimo compleanno di Gigi Buffon, Francesco Totti ha rilasciato un’intervista a “La Stampa” nella quale parla del suo rapporto con il portierone della Juve, rivale in campo per 25 anni ma grande amico al di fuori.

Francesco Totti, eravate compagni di squadra nell’Italia Under 15 e ora che effetto fa vedere il percorso fatto insieme e, soprattutto, vedere Gigi festeggiare 40 anni?
La prima cosa che pensi è che siamo invecchiati ed è un vero peccato. In fondo quando rivedi la carriera dei tuoi amici è un po’ come riattraversare la tua vita. La sua carriera è stata fantastica e ora gli auguro di godersi i suoi 40 anni. Certo se volesse ancora giocare significherebbe che il vero Pupone è lui!

 

Che regalo di compleanno le piacerebbe fare a Gigi, amico-rivale di sempre?
La macchina del tempo. Magari mi dà un passaggio a bordo.

Il regalo poteva essere il sesto mondiale, quanto fa male vedere lui e l’Italia fuori dal mondiale?
È una ferita, vedere Gigi piangere nel giorno dell’eliminazione mi ha fatto male.

Arrivato a 40 anni, può svelare se Gigi una volta l’ha chiamata per valutare l’ipotesi di venire a giocare con lei nella Roma?
Lui e Cannavaro. Mi sarebbe piaciuto vederli con noi.

Qual è il gol più bello che gli ha segnato? E la sua parata più incredibile, quella che ancora adesso le fa dire «ma come ha fatto»?
Ne scelgo uno per maglia, così non facciamo torti: il pallonetto contro il Parma e il gol contro la Juve da fuori area, stagione 2012-13. Tra le parate dico quella allo scadere a Torino sul 2-2 nel 2003. Tentai il cucchiaio e quel fenomeno me lo prese.

FONTE   LA STAMPA

Champions, Shakhtar-Roma verrà trasmessa in chiaro

 

La gara d’andata degli ottavi di finale, in programma il 21 febbraio in Ucraina, andrà in onda su Canale 5

 

Buona notizia per i tifosi giallorossi. Shakhtar Donetsk-Roma, gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League in programma il prossimo 21 febbraio alle 20.45 a Charkiv, sarà trasmessa in chiaro.
Mediaset ha infatti reso noto le partite scelte per Canale 5: oltre alla trasferta dei giallorossi, l’altra sarà Real Madrid-Paris Saint-Germain il 14 febbraio.

Samp-Roma, le pagelle dei quotidiani:

Dzeko, isterico e decisivo. Ok Schick e Antonucci
 

Il bosniaco nervoso ma realizza la rete del pareggio. Ottimi gli ingressi in campo dei due attaccanti, ancora timido Under

 

La Roma pareggia il recupero contro la Sampdoria per 1 a 1, decisivo il gol allo scadere di Edin Dzeko dopo l’iniziale vantaggio blucerchiato con il rigorerealizzato da Quagliarella. Ancora una volta tra i migliori della partita Alisson, in difesa bene Florenzi e Manolas. Nainggolan e Strootman in bilico sulla sufficienza, mentre in attacco positivi gli ingressi di Schick e Antonucci.

IL MESSAGGERO (a cura di B. Saccà)
Alisson 7; Florenzi 6, Manolas 6,5, Fazio 5, Kolarov 5,5; Pellegrini 6,5 (36’ st Gerson n.g.), Strootman 6, Nainggolan 5,5; Defrel 4,5(18’st Schick 6,5), Dzeko 6,5, Under 5,5 (29’ st Antonucci 7). All. Di Francesco 6

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT (a cura di D. Stoppini)
Alisson6,5; Florenzi 6,5, Manolas 6,5, Fazio 5, Kolarov 5; Pellegrini 7 (36’ st Gerson n.g.), Strootman 5, Nainggolan 6; Defrel 5 (18’stSchick 6,5),Dzeko 6 Under 5 (29’ st Antonucci 6,5). All. Di Francesco 6

LEGGO ( a cura di R. Buffoni)
Alisson 7; Florenzi 6.5, Manolas 6.5, Fazio 5, Kolarov 5; Nainggolan 5, Strootman 5.5, Pellegrini 6.5 (35’ st Gerson ng); Defrel 5 (18’ st Schick 6,5), Dzeko 6.5, Under 6 (28’ st Antonucci 6.5). All: Di Francesco 6

IL CORRIERE DELLA SERA 
Alisson 7; Florenzi 5,5, Manolas 6, Fazio 5,5, Kolarov 5; Pellegrini 6,5 (36’ st Gerson n.g.), Strootman 5,5, Nainggolan 5,5; Defrel 4,5(18’st Schick 6,5), Dzeko 6, under 5,5 (29’ st Antonucci 7). All. Di Francesco 6

IL CORRIERE DELLO SPORT
Alisson6,5; Florenzi 7, Manolas 6,5, Fazio 7, Kolarov 5; Pellegrini 7 (36’ st Gerson n.g.), Strootman 6, Nainggolan 6,5; Defrel 5,5 (18’st Schick 6,5), Dzeko 7, Under 5 (29’ st Antonucci 7). All. Di Francesco 7

A. FELICI..

#SampRoma I giallorossi, in grande difficoltà, acciuffano nel finale quello che possiamo considerare un prezioso pareggio. La squadra ha fatto anche molto gioco, sia pure a tratti con molta confusione e senza idee precise. Solo che nei sedici metri è apparsa molle, per niente cattiva né coinvinta. E’ incredibile come i calciatori della Roma non riescano a mettere la palla in rete. Punita ingiustamente dalla solita immancabile decisione folle di Orsato (giusto il rigore, irritante il fallo su Strootman non fischiato nonostante l’indicazione del guardalinee), si salva grazie a un gol di Dzeko, fino a quel momento pessimo. Ma il bosniaco almeno aveva l’attenuante delle voci di mercato. Altri giocatori hanno impressionato per la loro pochezza. Su tutti Defrel e Under, semplicemente improponibili a questi livelli. Impalpabile Nainggolan, pessimo Strootman, scoppiato Kolarov. Eccellente Alisson (che temo ci godremo assai poco). Direi bene Schick che ha dato una certa vivacità all’attacco e soprattutto il baby Antonucci, autore di uno splendido assist. Ha fatto più lui in una manciata di minuti che l’Under modello Iturbe dall’inizio della stagione. Di Francesco ha urlato, si è sbracciato, ma tutto sommato è sembrato impotente davanti all’abulia dei suoi. In queste condizioni il pareggio almeno tiene la squadra a galla. Si naviga a vista e si aspetta la fine della tempesta.

Francesca Ceci

Cala il sipario sull’avventura in giallorosso di Edin #Dzeko. Era arrivato tra gli applausi, accolto come un re a Fiumicino. Lui che riprendeva quell’accoglienza con il telefonino, il padre che stringeva mani ai tifosi. Sembrava l’inizio di una bella storia.

Oggi se ne va tra tristezza e rimpianti. Anzi, non se ne va. Lo hanno mandato via perchè la verità è che lui a Roma sarebbe rimasto più che volentieri. E nessuno più di lui se lo meritava. I suoi gol ci hanno tenuto in piedi. Sempre i suoi gol ci hanno portato in #Champions. Quella Champions che, beffa del destino, una volta sbarcato alla corte di Conte non potrà giocare.

Un campione #esemplare. Mai una parola fuori posto. Ha saputo anche prendersi le critiche (dote rarissima in un mondo di “sotuttoio”), a volte giuste, rispondendo sempre e solo sul campo, lavorando sodo e a testa bassa. Mai una polemica, sempre e solo quel sorriso discreto e un po’ timido stampato sulla faccia.

Caro #Edin, dopo l’addio di #Totti, per me con te se ne va un altro pezzo di calcio romantico, fatto di gente perbene. Ma la gente perbene, ahimè, va sempre meno di moda. Nella vita come nel calcio. 
E vi confesso che a me questo calcio piace sempre meno pronto a barattare #sentimenti e #identità, ormai pieni di polvere, sull’altare per voi sacro dei #bilanci.

Best of luck #Edin e grazie.

“Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a chiederti del nostro amore 
a quella gente consumata nel farsi dar retta 
un amore così lungo 
tu non darglielo in fretta”

A. FELICI

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ANTONIO FELICI

#InterRoma Alla fine dalla ruota di S.Siro esce fuori un pareggio, tutto sommato giusto. Per oltre un’ora la Roma si è mostrata superiore: ottimo pressing alto e reparti equilibrati e bel collegati. Ha meritato il vantaggio e sembrava potresse vincere serenamente. Poi, dopo i cambi, si è rovesciata l’inerzia della partita e considerando il palo e le parate di Alisson l’Inter ha meritato il pareggio. Una considerazione su Di Francesco. Secondo me tatticamente ha preparato la partita in maniera perfetta. Fino al 70esimo a Spalletti non gliel’ha fatta vedere. Purtroppo, però, i cambi sonbo stati disastrosi. Soprattutto Peres per Gerson. Con l’ingresso del primo si è creata una voragine sulla destra che ha rilanciato alla grande Perisic. Inoltre Florenzi ha faticato maledettamente a trovare la giusta posizione a centrocampo, alimentando solo confusione. Con Juan Jesus per El Shaarawy, poi, la squadra s’è rintanata nella propria area di rigore, rinunciando ad attaccare. Sono errori gravi, in parte anche determninati dall’assoluta mancanza di alternative a centrocampo in panchina. La morale di questa partita è che questa squadra può ancora ritrovarsi e combinare qualcosa di buono in questa stagione. Ma andrebbe rinforzata, potenziata. Non certo smantellata. Ora tocca alla società decidere se optare o meno per l’eutanasia di questo progetto sportivo.

FONTE   A. FELICI

Il Faraone tra gioia e rimpianti: «Troppo rinunciatari»

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IL MESSAGGERO – TRANI – O «Non mi interessano i complimenti». Alisson esce da San Siro a testa bassa. Non sta a pensare nemmeno agli elogi del suo ex allenatore Spalletti che ammette:«L’ho penalizzato, non facendolo giocare. Ma è un ottimo portiere e un grande uomo». Il brasiliano si limita a ringraziarlo: «Mi ha fatto crescere. Mi ha detto che mi vuole bene». Meglio, quindi, guardare dentro allo spogliatoio della Roma che non è più quello dei primi mesi della stagione. «Qui a San Siro abbiamo mollato sul più bello e non so perché».

ANALISI SPIETATA – Alisson è stato protagonista almeno due volte su Icardi nella ripresa. E nel primo tempo ha mandato in porta El Shaarawy, lanciandolo in profondità, per il vantaggio della Roma. «Non sto certo a pensare alle mie parate. Sono tutte difficili e belle. A me dispiace non aver vinto. Peccato, quindi, non aver preso il colpo di testa di Vecino, evitando il gol del pari dell’Inter. Guardo al resto. Abbiamo smesso di giocare. Anche i miei compagni hanno detto che avrebbero dovuto correre di più. Contro l’Inter non ce lo possiamo permettere.Eppure le gambe c’erano». Aggiunge, con efficacia: «Non è un bel momento, il punto è buono. L’unica soluzione è stare zitti e lavorare».

MEZZA PARTITA – «Nessuno era distratto. Abbiamo preparato al meglio la partita. Anche quelli che sono stati al centro di voci di mercato non hanno pensato a quello che potrà accadere nei prossimi giorni». El Shaarawy non cerca alibi per il pari contro l’Inter. I rumors ci sono, così come nello spogliatoio c’è chi si prepara a dire addio.Ma la prestazione, almeno fino all’intervallo, non è stata condizionata da quanto è accaduto prima dello scontro A San Siro. Stephan divide giustamente la partita in due. E comincia dalla fine. «E’ un punto prezioso, per come si era messa. Abbiamo fatto molto meglio nel primo che nel secondo tempo. Dopo l’intervallo ci siamo un po’ schiacciati e abbiamo smesso di giocare, loro hanno preso coraggio. E, dopo il primo gol, abbiamo rischiato di prendere il secondo. C’è rammarico ma pensiamo alla Sampdoria. Oltre all’aspetto fisico, io ad esempio ho avuto i crampi, abbiamo perso lucidità nel gioco, nel secondo tempo buttavamo su la palla e non eravamo più aggressivi. E,comunque, se si considera solo la prima parte, è un’occasione sprecata. Avevamo cominciato molto bene, riuscivamo a rubar palla e ripartire subito. E’ come se avessimo mollato a livello mentale, non riuscivamo più a giocare la palla e oro hanno preso il sopravvento. Cercheremo di rifarci mercoledì». Anche perché adesso il 4° posto è più lontano: la Lazio e l’Inter hanno 3 punti in più: «Siamo tutte in lotta, dobbiamo pensare a noi stessi perché sono 5 partite che non vinciamo.Alle 4 di campionato,con appena 2 punti raccolti, aggiunge anche quella di Coppa Italia, ko ed eliminazione con il Toro agli ottavi. Non festeggia il 7° gol stagionale (5° in campionato): «Bello, ma avrei preferito che fosse per il successo».

VERIFICA FISICA – Stamattina la Roma, rimasta in ritiro a Cornaredo, si allenerà a Settimo Milanese. Di Francesco deve verificare le condizioni di diversi titolari che, durante la partita l’Inter, hanno accusato crampi, da Gerson, primo giallorosso ad essere sostituito, a El Sharaawy. E punta a recuperare De Rossi per la gara di Marassi.

FONTE    IL MESSAGGERO – TRANI