Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
Mario Corsi (Te la do io Tokyo, Centro Suono Sport 101,5): “Da anni siamo sotto il ricatto morale dello stadio, siamo prigionieri di questo progetto. In questa città c’è una cappa nera, composta da: informazione, politica (nazionale e comunale) e questa società che purtroppo ci ritroviamo. Ma vi rendete conto che stanno per fare un’opera che viòla tutto? Viòla tutto e chi si permette di sottolinearlo viene additato come deficiente nella migliore delle ipotesi. Roma è la squadra del popolo e ci trattano come viene trattato il popolo: da coglioni. Kolarov vendetevelo stasera stessa, fate ancora in tempo; ieri è andato anche a fare gli applausi sotto il settore ospiti, dimenticandosi che il giorno prima aveva detto a un tifoso ‘Sveglia tua madre’. Si dovrebbero dimettere tutti. De Rossi io non lo avrei fatto entrare, gli avrei evitato questa figuraccia. Il 7-1 con la Fiorentina è indelebile”
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “E’ una vergogna su tutta la linea. La Roma non è una squadra. Pastore è il simbolo di un mercato sbagliato. Il secondo gol preso è ridicolo. La Champions è stata un’eccezione. Non ci sono innocenti, ma il suicidio tattico è stato chiaro. Ci sono partite in cui è chiaro che sarai massacrato. Ci sono dei momenti in cui certe cose non le puoi fare e queste sono le colpe di Di Francesco. La Roma non sa chi prendere al suo posto, altrimenti l’avrebbe già esonerato. Pallotta non prenderà decisioni in questo senso, deve pensarci Monchi. Lui è convinto che Di Francesco non sia il problema, sarebbe interessante capire quale sia a questo punto”.
Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92,7): “I giocatori rispettino la maglia, una volta si vinceva anche meno ma i giocatori ti rendevano orgogliosi. Non gli dobbiamo permettere di tradire i colori della Roma. L’allenatore è l’ultimo dei colpevoli, chi l’ha messo dove sta non poteva non sapere. La società dovrebbe pretendere che Di Francesco la tiri fuori da questo momento. Kolarov ve l’ho detto quando è arrivato chi era, voi ve ne siete accorti ora che vi ha mandato a fanc…o. Zaniolo tra due anni sarà come gli altri”.
Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il Manchester? Quella era la Champions League. Sono dovuto arrivare al 1937 per trovare 7 gol subiti in Italia della Roma, non lo cancelli più. Di Francesco non è difendibile stavolta. Solo la società può avergli detto di mettere Schick e Pastore insieme, non ha senso”.
Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non si può perdere 7-1, è una vergogna, i giocatori si devono vergognare. Si può perdere, ma non così. Di Francesco non si deve dimettere, al massimo la società lo dovrebbe licenziare però come al solito non prende posizione”.
Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se non si dimette nessuno dei colpevoli non vedo perché debba dimettersi Di Francesco. E’ uno sfascio completo, è una società che non ha vinto niente e che si è fatta male con una campagna acquisti scellerata. Chi ha preso Pastore va licenziato subito e anche Cristante ha fatto ridere ieri”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Pallotta, Baldissoni e Baldini sono per il pollice verso su Di Francesco, Monchi è l’unico a far muro. La tifoseria è spaccata, c’è chi se la prende con il tecnico e chi vorrebbe che sparissero tutti, dirigenti compresi. Ai romanisti dico: non fatevi il sangue amaro che ai giocatori e ai dirigenti non gliene importa niente. Vorrei un intervento di Totti, che è l’unico uomo a cui i tifosi fanno riferimento e invece lui sta lì appeso come un salame. Ai giocatori non deve stargli vicino, gli deve menare, perché anche lui sa quello che fanno”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Colpevoli dirigenti e allenatori, ma anche i giocatori devono assumersi le loro responsabilità. Bisogna capire se son Senza parole, squadra alla deriva senza reazione e consapevolezza di andare incontro ad una pesante sconfitta. Io penso che i giocatori non sono contro Di Francesco. Forse è il momento di cambiare”
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Fiorentina ha vinto ma giocava contro il niente. La squadra non è contro il Di Francesco, ma ieri hanno dimostrato di non essere giocatori pensanti, altrimenti non fai quella brutta figura”.
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ci sono da prendere delle decisioni, e la presenza di Baldini nell’ombra mi sembra anomala. Sono d’accordo chi mette i giocatori in primo piano sul tavolo degli imputati. La squadra sta con Di Francesco? Se è sì, allora vai avanti e se è no si rischia peggio. E perché sta contro? E ancora, chi decide il nuovo allenatore?. Non mi semvra la situazione ideale per migliorare”.
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