‘RADIO PENSIERI’, CORSI: “Siamo prigionieri di questo progetto, dimettetevi tutti”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Corsi (Te la do io Tokyo, Centro Suono Sport 101,5): “Da anni siamo sotto il ricatto morale dello stadio, siamo prigionieri di questo progetto. In questa città c’è una cappa nera, composta da: informazione, politica (nazionale e comunale) e questa società che purtroppo ci ritroviamo. Ma vi rendete conto che stanno per fare un’opera che viòla tutto? Viòla tutto e chi si permette di sottolinearlo viene additato come deficiente nella migliore delle ipotesi. Roma è la squadra del popolo e ci trattano come viene trattato il popolo: da coglioni. Kolarov vendetevelo stasera stessa, fate ancora in tempo; ieri è andato anche a fare gli applausi sotto il settore ospiti, dimenticandosi che il giorno prima aveva detto a un tifoso ‘Sveglia tua madre’. Si dovrebbero dimettere tutti. De Rossi io non lo avrei fatto entrare, gli avrei evitato questa figuraccia. Il 7-1 con la Fiorentina è indelebile”

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “E’ una vergogna su tutta la linea. La Roma non è una squadra. Pastore è il simbolo di un mercato sbagliato. Il secondo gol preso è ridicolo. La Champions è stata un’eccezione. Non ci sono innocenti, ma il suicidio tattico è stato chiaro. Ci sono partite in cui è chiaro che sarai massacrato. Ci sono dei momenti in cui certe cose non le puoi fare e queste sono le colpe di Di Francesco. La Roma non sa chi prendere al suo posto, altrimenti l’avrebbe già esonerato. Pallotta non prenderà decisioni in questo senso, deve pensarci Monchi. Lui è convinto che Di Francesco non sia il problema, sarebbe interessante capire quale sia a questo punto”. 

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92,7): “I giocatori rispettino la maglia, una volta si vinceva anche meno ma i giocatori ti rendevano orgogliosi. Non gli dobbiamo permettere di tradire i colori della Roma. L’allenatore è l’ultimo dei colpevoli, chi l’ha messo dove sta non poteva non sapere. La società dovrebbe pretendere che Di Francesco la tiri fuori da questo momento. Kolarov ve l’ho detto quando è arrivato chi era, voi ve ne siete accorti ora che vi ha mandato a fanc…o. Zaniolo tra due anni sarà come gli altri”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il Manchester? Quella era la Champions League. Sono dovuto arrivare al 1937 per trovare 7 gol subiti in Italia della Roma, non lo cancelli più. Di Francesco non è difendibile stavolta. Solo la società può avergli detto di mettere Schick e Pastore insieme, non ha senso”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non si può perdere 7-1, è una vergogna, i giocatori si devono vergognare. Si può perdere, ma non così. Di Francesco non si deve dimettere, al massimo la società lo dovrebbe licenziare però come al solito non prende posizione”. 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se non si dimette nessuno dei colpevoli non vedo perché debba dimettersi Di Francesco. E’ uno sfascio completo, è una società che non ha vinto niente e che si è fatta male con una campagna acquisti scellerata. Chi ha preso Pastore va licenziato subito e anche Cristante ha fatto ridere ieri”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Pallotta, Baldissoni e Baldini sono per il pollice verso su Di Francesco, Monchi è l’unico a far muro. La tifoseria è spaccata, c’è chi se la prende con il tecnico e chi vorrebbe che sparissero tutti, dirigenti compresi. Ai romanisti dico: non fatevi il sangue amaro che ai giocatori e ai dirigenti non gliene importa niente. Vorrei un intervento di Totti, che è l’unico uomo a cui i tifosi fanno riferimento e invece lui sta lì appeso come un salame. Ai giocatori non deve stargli vicino, gli deve menare, perché anche lui sa quello che fanno”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Colpevoli dirigenti e allenatori, ma anche i giocatori devono assumersi le loro responsabilità. Bisogna capire se son Senza parole, squadra alla deriva senza reazione e consapevolezza di andare incontro ad una pesante sconfitta. Io penso che i giocatori non sono contro Di Francesco. Forse è il momento di cambiare”

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Fiorentina ha vinto ma giocava contro il niente. La squadra non è contro il Di Francesco, ma ieri hanno dimostrato di non essere giocatori pensanti, altrimenti non fai quella brutta figura”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ci sono da prendere delle decisioni, e la presenza di Baldini nell’ombra mi sembra anomala. Sono d’accordo chi mette i giocatori in primo piano sul tavolo degli imputati. La squadra sta con Di Francesco? Se è sì, allora vai avanti e se è no si rischia peggio. E perché sta contro? E ancora, chi decide il nuovo allenatore?. Non mi semvra la situazione ideale per migliorare”.

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Roma, figuraccia mondiale: “Umiliazione storica”

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Dagli Usa al Sudamerica, passando per l’Europa, la sconfitta giallorossa sui giornali del globo: “Debacle che i romanisti non dimenticheranno”

Ecco il brand che fa il giro del mondo, raccogliendo spazio tra le colonne dei quotidiani di tutto il globo: “Umiliazione storica”. Farsi conoscere a ogni latitudine, un obiettivo tutto sommato raggiunto, anche se nel modo sbagliato : “La Fiorentina umilia la Roma”, in Inghilterra più o meno tutti i tabloid hanno seguito la disfatta romanista, dal Daily Mail al Mirror, passando per il Sun, tutti concordano nell’analizzare una partita in cui i viola hanno “picchiato” i giocatori giallorossi.

In Spagna c’è As che parla di “sconfitta storica per la Roma, letteralmente massacrata dai viola“, mentre Marca lega “il durissimo colpo del 7-1 con un futuro in bilico per l’allenatore Di Francesco”. Su France Football si parla di “una lezione indimenticabile per la Roma di Javier Pastore, la Fiorentina ha fatto un sol boccone dei giallorossi”. Telegrafico il tedesco Kicker, che parla di “debacle romanista“, mentre Bild catalizza l’attenzione sul presunto sputo di Dzeko: “Un gesto vergognoso da parte dell’attaccante. Il bosniaco era frustrato e ha sputato sul direttore di gara, ricevendo un’espulsione e, probabilmente, una lunga squalifica”.

In Sudamerica c’è il brasiliano Globoesporte che segue le vicende romaniste: “Il 7-1 non è una novità per la Roma. Ma sopo questa sconfitta umiliante contro la Fiorentina si parla di un addio di Di Francesco, con Paulo Sousa o Conte pronti a subentrare“. Anche in Argentina hanno seguito con attenzione la gara di ieri, con il quotidiano Ole che applaude la bella doppietta di Simeone “in un goleada contro la Roma di un Javier Pastore che arranca”.

Anche dalle parti di James Pallotta gli strascichi della disfatta arrivano tutt’altro che ovattati: “Una notte terribile per la Roma”, si legge su Sports Illustrated, che non evita di sottolineare come “i giallorossi si trovano a dover lottare in una stagione cominciata con la vendita dei giocatori che rappresentavano l’ossatura della squadra”. Un’ analisi ripresa anche da USA Today, che evidenzia la doppia faccia di una “serata da ricordare per Chiesa, mentre per Dzeko è stata un vero incubo”.

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Roma, i giocatori lasciano Trigoria. I tifosi presenti chiedono un confronto

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Dopo la debacle di Firenze è il momento dei bilanci. La squadra si ritrova al Bernardini per affrontarsi e provare a trovare una soluzione alla nuova crisi

Dopo la contestazione questa notte al rientro della squadra con il pullman, questa mattina i giocatori sono tornati al centro sportivo. Dopo l’umiliante 7 a 1 contro la Fiorentina che ha sancito l’eliminazione dalla Coppa Italia, alcuni tifosi sono arrivati a Trigoria per chiedere un confronto. Solo uno striscione appeso nella notte e puntualmente rimosso dai custodi del centro sportivo.

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Roma, Kolarov nel mirino. Furia dei tifosi: “Insulti chi vi incoraggia, vattene”

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La prestazione di ieri e l’episodio di Termini ha fatto esplodere la contestazione nei confronti del serbo: “Ti devi vergognare. Siamo noi che non capiamo di calcio, vero?”

Per Kolarov, passare da eroe agli insulti è stato un attimo. Il 17 gennaio il serbo ha inaugurato il suo account Instagram ufficiale, due giorni dopo ha pubblicato un fotomontaggio con il Colosseo per la vittoria con il Torino, ricevendo like e complimenti e oggi il suo profilo è una sequela infinita di insulti. “Vergognati, hai pure il coraggio di parlare” è uno dei commenti più teneri.

ROTTURA – Il clima intorno a Kolarovsi è infuocato due giorni fa, dopo l’episodio di Termini, quando il serbo ha risposto duramente a un tifoso che chiedeva alla squadra di svegliarsi.“Dovresti chiedergli scusa” scrive qualcuno. “Ti permetti di insultare chi vi sostiene, è un diritto dei tifosi chiedere più impegno, ci vuole rispetto” gli fa notare Claudio. E c’è chi gli ricorda il commento di qualche mese fa: “Siamo noi che non capiamo di calcio, vero?”. Ovviamente, nonostante il gol segnato, il malcontento è dilagato dopo la prestazione di ieri: “Ma non vi vergognate a ritirare lo stipendio a fine mese?”. E ancora: “Ma giochi ancora a pallone?”. 

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Coppa Italia, la Roma al primo bivio

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– Dentro o fuori. Una partita “senza margine di errore” ricorda Di Francesco, per mettere sull’attenti la sua Roma bella e fragile insieme: a Firenze – ore 18.15 – si gioca contro i viola il quarto di finale di Coppa Italia in gara secca, con eventuali supplementari e rigori. E’ il primo bivio cruciale della stagione, che separa due prospettive opposte: restare in corsa su tre fronti, oppure buttare al vento l’unica occasione “accessibile” per tornare a vincere un trofeo che manca da 11 anni.

La Roma arriva all’appuntamento con più pensieri della Fiorentina, reduce da una vittoria rocambolesca a Verona con il Chievo e rigenerata dal colpo di gennaio Muriel. “Speriamo non sia in giornata – si augura Di Francesco a proposito del colombiano – L’ho allenato a Lecce alle prime armi e ha qualità straordinarie”. E contro una difesa come quella dei giallorossi vista a Bergamo, c’è da stare preoccupati. “Pensavamo di aver ritrovato maggior equilibrio – prosegue l’allenatore – ma le partite contro Torino e Atalanta ci hanno fatto capire invece che dobbiamo ancora lavorare tanto. Un difensore deve pensare sempre in negativo, temendo che da un momento all’altro possa succedere qualcosa”. Invece, specialmente quando si va sopra di un paio di gol, la tensione s’abbassa. “La sindrome delle rimonte si può curare, bisogna lavorare sulla personalità, che non si compra”.

La Coppa Italia, dopo la debacle col Torino dell’anno scorso, Di Francesco la considera importante e quest’anno è in buona compagnia. “Ci teniamo tanto, specialmente ora che la Coppa è diventata un po’ per tutte le squadre il torneo dove c’è maggiore voglia di andare avanti. Cercheremo di andare in semifinale, sapendo che giochiamo fuori casa contro una squadra simile a noi: segniamo tanto e ne subiamo altrettanti. Dobbiamo migliorare in difesa”. Per farlo, rispolvera al centro la coppia Manolas-Fazio in attesa di un possibile innesto dal mercato. Kolarov confermato a sinistra, mentre a destra dovrebbe rivedersi Florenzi, a meno che il tecnico non voglia schierarlo esterno d’attacco: in quel caso sarà Santon il terzino. Il duo in mediana è scontato: Nzonzi e Cristantesono squalificati domenica per il Milan in campionato quindi tocca a loro, mentre Lorenzo Pellegrini partirà dalla panchina insieme a De Rossi. “Ma Daniele è in crescita – spiega Di Francesco – e se può darmi risposte sarà della partita”. Magari in corso d’opera. Il trequartista centrale può essere quindi uno fra Pastore e Zaniolo, quest’ultimo pronto a spostarsi ancora a destra e convivere col Flaco ed El Shaarawy sulla corsia opposta.

Immancabile il commento del tecnico sul “pizzino” di Paratici pubblicato da Il Tempo domenica scorsa, col nome del baby giallorosso tra gli obiettivi di mercato della Juve: “Non mi piacciono i pizzino, sono discorsi che fanno comodo per far girare delle voci. Zaniolo gioca con noi e sono felice di tenerlo”. Ballottaggio fra Dzeko e Schick davanti, “probabile giochi solo uno di loro” svela Di Francesco, che risponde stizzito alla domanda sul perché il ceco è rimasto fuori a Bergamo: “Al posto di chi doveva giocare? Di Dzeko che ha segnato due gol e stava facendo bene?”. Nervi scoperti, tipici ci ogni allenatore prima di uno spartiacque del genere.

FONTE    IL TEMPO – AUSTINI

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Il Cardiff di Sala offre 33 milioni. Ma Schick resta

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– Dallo shock all’idea Schick. Il Cardiff City ancora piegato dalla scomparsa del neo-acquisto Emiliano Sala, (le ricerche continuano finanziate privatamente dalla famiglia e dalle donazioni di molte persone tra le quali diversi calciatori), ma la Premier League va avanti e bisogna salvarsi. Ecco allora che, in attesa di capire se l’offerta del Leicester City di spedire gratis Islam Slimani (ora al Fenerbache) in Galles fino al termine della stagione come gesto di solidarietà diventi realtà, la dirigenza dei Bluebirds in puntato il ceco romanista

L’offerta arrivata a Trigoria è per un prestito oneroso a 2 milioni di euro fino al termine del campionato più 1 milione in caso di salvezza e un diritto di riscatto proposto a 30 milioni. Un’operazione che, se seguisse l’intero iter, porterebbe alla Roma un totale di 33 milioni (i giallorossi, due estati fa, ne stanziarono 42). Le chance che la trattativa possa anche solo essere presa in considerazione sono nulle, ma la buona notizia in casa Roma che, nonostante due stagioni con più bassi che alti, la valutazione dell’attaccante classe ’96 resta elevata. Tornando al Cardiff City, arrivano le parole del manager Neil Warnock. “Non riesco più a dormire – ha detto trattenendo a fatica le lacrime – Emiliano mi aveva detto che avrebbe fatto tanti gol per farmi felice, ho pensato più volte di lasciare il club. Ho settant’anni, questa tragedia mi sta consumando”.

FONTE      IL TEMPO – VITELLI 

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Stadio Roma, Montuori: “Entro l’anno la prima pietra”

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L’assessore all’Urbanistica: “Il ponte di Traiano? il sistema Ponte dei Congressi con il potenziamento della Roma Lido siano sufficienti e che il Politecnico di Torino ci dirà che va tutto bene”

L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori ha rilasciato un’intervista a Il Tempo, nella quale ha parlato del progetto dello Stadio della Roma.

La relazione del Politecnico di Torino dovrebbe arrivare il 31 gennaio.
Quando arriverà ne riceverò una relazione che dovranno predisporre gli uffici che, con maggiori competenze di me, dovranno verificarne il contenuto, vedere che le risposte corrispondano alle domande. Quando questo avverrà, saremo pronti ad andare avanti.

Se il Ponte di Traiano tornasse in gioco?
Non è una decisione che potrei prendere da solo ma andrebbe presa di concerto con la Sindaca, gli altri Assessori e i Consiglieri. Io credo però che il sistema Ponte dei Congressi con il potenziamento della Roma Lido siano sufficienti e che il Politecnico di Torino ci dirà che va tutto bene.

I suoi uffici ci dicono che lo Stadio abbia rimesso in moto progetti fermi da tempo…
A questo ragionamento manca un pezzo: i debiti contratti con le banche nel passato. Mentre in tutta Europa chiudono i grandi centri commerciali, ci servono nuove cubature lungo l’autostrada? Io ho trovato disponibilità per la discussione: gli imprenditori chiedono tempi e politiche certe.

A che punto sono le trattative per variante e convenzione urbanistica?
La convenzione urbanistica è particolarmente complessa perché mette insieme Enti diversi. Dopo il voto in Consiglio comunale c’è da fare l’adeguamento delle carte progettuali delle opere di interesse pubblico che vanno a gara europea da fare prima della firma della Convenzione. Tutto poi andrà in Regione. Se tutto fila liscio, entro l’anno possiamo avere la prima pietra.

FONTE  IL TEMPO   

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Rai-Sky, Champions in biblico. Mediaset può tornare in campo

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A gennaio 2018, Sky e Rai hanno siglato un accordo per consentire alla tv pubblica di trasmettere in chiaro un match del mercoledì a scelta, le due semifinali, la finale e la Supercoppa Europea. Accordo che rischia di finire in tribunale

Contendenti: Rai e Sky. Spettatore particolarmente interessato: Mediaset. A quanto Il Sole 24 Ore ha potuto verificare, sulla Champions League si profila il rischio di un braccio di ferro fra Sky e Rai che potrebbe avere anche strascichi giudiziari (a mettere in guardia è la stessa Viale Mazzini). E a goderne potrebbe essere proprio quella Mediaset rimasta senza calcio pay, ma con una gran fame di sport in chiaro dopo l’exploit del Mondiali.

Mercato Roma, non solo Vida: piace anche Skrtel. No del Gremio per Kannemann

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Ieri ha completato le visite mediche a Villa Stuart il brasiliano con passaporto italiano Felipe Estrella Galeazzi, prelevato dal Ferroviaria per 60 mila euro

 

Oltre a Vida, per cui le complicazioni potrebbero essere l’ingaggio alto che percepisce e il poco tempo a disposizione per chiudere, la Roma – riporta “Il Tempo” – ha mostrato interesse per l’esperto Skrtel del Fenerbahce, capitano della Slovacchia, e l’argentino Kannemann che piace molto a Trigoria ma per cui Monchi ha incontrato la ferma resistenza del Gremio, proprietario del cartellino del centrale 27enne che gioca anche a sinistra.

Il Besiktas è l’unico club che al momento ha aperto alla possibilità di un prestito a gennaio, per cui i giallorossi potrebbero cogliere l’occasione e sbloccare cosi il mercato invernale. Basta trovare la formula giusta. Intanto ieri ha completato le visite mediche a Villa Stuart il brasiliano con passaporto italiano Felipe Estrella Galeazzi, prelevato dal Ferroviaria per 60 mila euro (prestito oneroso con diritto di riscatto a 400 mila): oggi l’attaccante classe 2001 verrà ufficializzato e si metterà a disposizione di Alberto De Rossi nella Primaveragiallorossa.

FONTE IL TEMPO

Settimana decisiva per lo Stadio

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 – Giovedì 31, il giorno dopo Fiorentina-Roma di Coppa Italia, dovrebbe arrivare, stando alle carte ufficiali del Campidoglio, il testo della relazione finale redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità, pubblica e privata, del progetto del nuovo Stadio di Tor di Valle. 

ATTO SOLO POLITICO – Quello del Politecnico, al di là di ciò che vi sarà scritto, è un pezzo di carta che non ha alcun valore giuridico né potrebbe mai essere utilizzato fermare l’iter dello Stadio: si tratta di un atto chiesto, al di fuori della procedura, dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, la quale ha ritenuto necessario avere un parere “terzo” da utilizzare con quella frangia di 5/7 consiglieri comunali riottosi in sede di votazione della variante urbanistica.

SETTIMANA IMPORTANTE – E comunque una settimana importante per la Roma: se da Torino arrivasse una relazione che poco si discosta da quella preliminare che definiva “catastrofico” lo scenario di traffico di una partita serale infrasettimanale, il “piano B” è quello di rivolgersi al Governo. Sia il premier Conte che il ministro delle Infrastrutture, Toninelli, si sono spinti molto in là con le rassicurazioni sul fatto che il Ponte di Traiano potrebbe essere pagato dal Governo. AI contrario, se da Torino venisse detto che è tutto “beIlo, bello, bellissimo”, la Raggi potrà rivendersi urbi et orbi la bontà delle sue decisioni (taglio delle infrastrutture di mobilità con cubature a compensazione, Ponte e metro, per ottenere il taglio delle tre torri) mettendo all’angolo sia i suoi consiglieri riottosi che i grillini dubbiosi nei Municipi.

SCOGLIO MEDIATICO – Torino, dunque, il 31 gennaio, più che uno scoglio sull’iter appare più uno scoglio mediatico sulla Giunta Raggi: a ieri, ad ogni buon conto, non risultava ancora pervenuto nulla. Nei corridoi di Palazzo Senatorio, si ostenta un palese ottimismo che, alla fine, le integrazioni documentali – il «redigendo Piano Urbano della Mobilità Soste-
nibile (PUMS) e qualche altra cartuccella – siano sufficienti a trasformare una relazione nera come la pece in una candida come la neve. Tanto che sembra non essere stato preparato neanche un piano di comunicazione alternativo in caso, invece, il responso dell’Ateneo non fosse proprio brillante o, peggio, confermasse le analisi preliminari di dicembre. Una eventualità che, tra l’altro, finirebbe per ottenere l’effetto collaterale di travolgere anche lo stessi PUMS.

COMMISSIONE TRASPARENZA – Una valutazione alla cieca del responso di Torino la fornirà l’atteggiamento del Campidoglio all’arrivo della relazione: il silenzio potrebbe significare un responso negativo e una impreparazione ad affrontare le conseguenze dello stesso. Al contrario, il suono cristallino delle trombe della vittoria (magari con diffusione integrale del documento) segnerà la positività della risposta. Testo che, poi, la settimana successiva sarà comunque oggetto di una seduta della Commissione Trasparenza del Consiglio comunale che ha convocato l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, e il suo capo dipartimento, Gian Mario Nardi.

FONTE    IL TEMPO – MAGLIARO

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‘RADIO PENSIERI’, D’UBALDO: “Coppa Italia obiettivo primario”. FOCOLARI: “Alla società non interessa”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Un pronostico per Fiorentina-Roma? Dico che passano i giallorossi. La Roma ne ha vinte nove di Coppa Italia, ora non riesce ad arrivare alla decima”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Io dico che passa la Fiorentina, con la Roma eliminata. Alla società non importa della Coppa Italia, le importa arrivare quarta. Conterà l’intensità che si metterà in campo e la Fiorentina ne metterà di più”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Coppa Italia è un obiettivo primario. Credo che sarà confermato Dzeko, mentre Pastore potrebbe giocare visto che Lorenzo Pellegrini deve riposare ogni tanto e domenica c’è il Milan”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il mio pronostico è un pareggio nei tempi regolamentari, poi ai supplementari passa la Roma. Con chi se la gioca però? Con Pastore e Schick?”.

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino – 104,5)“La Roma vista a Bergamo è stata una delusione per mentalità ed autostima”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il pizzino di Paratici avrà dato una mano sicuramente al procuratore di Zaniolo”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ti dà delle botte terribili, ci si può aspettare di tutto. A Bergamo ci si aspettava la partita della svolta, ma se perde 7-3 non c’è niente da dire”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Nel primo tempo incredibile della Roma ha fatto tre contropiedi e tre gol. Poi stavi 3-0 e la gente dice di Dzeko, Zaniolo… Quando trovi una squadra che ti aggredisce emergono i problemi: dai giovani puoi aspettarti il grande acuto, ma possono andare in difficoltà quando ci sono problemi”.

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Crisi in difesa: Monchi pronto a prendere il croato Vida

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La Roma offrirebbe al Besiktas due milioni per il prestito con diritto di riscatto

Sui titoli di coda, aspettatevi una sorpresina. A gennaio non è tempo per fare delle follie dal punto di vista economico, ma la Roma sembra avere preso una decisione: occorre rinforzare la difesa. La squadra giallorossa ha subito finora 29 gol in campionato in 21 partite, mentre in tutto lo scorso torneo si è fermata a quota 28. Numeri preoccupanti, quindi non sorprende che il d.s. Monchi voglia correre ai ripari, pur senza svenarsi, anche perché entro un paio di settimane Juan Jesus dovrebbe tornare a disposizione. Marcano ha deluso e non è escluso che in questi ultimi giorni di mercato possa essere ceduto. Di Francesco vorrebbe un giocatore già pronto: difficile arrivare subito a Gianluca Mancini, l’ultima idea è quella prendere il croato Domagoj Vida. La Roma offrirebbe al Besiktas 2 milioni per il prestito con diritto di riscatto.

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Totti in campo accanto a Difra. Domani a Firenze si punta su Elsha

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“Sempre con voi” scrive l’ex capitano su Instagram poi parla col tecnico: “Riporta qui la Coppa Italia”

“Sempre con voi, fino alla fine”. Il sostegno a squadra e allenatore arriva via Instagram da Francesco Totti, vicino ai suoi ex compagni il giorno dopo il disastroso pareggio di Bergamo, scrive FRancesca Ferrazza su La Repubblica.

I giallorossi domani pomeriggio (ore 18,15) a Firenze si giocheranno l’accesso alle semifinali di coppa Italia, guai a sprofondare nuovamente sotto il peso di fantasmi che il gruppo e Di Francesco pensavano di aver definitivamente scrollato via.

Totti, in attesa, a fine stagione, di una definizione precisa del suo ruolo a seguito della ristrutturazione societaria già avviata da Pallotta – Baldissoni vicepresidente, Fienga Ceo– , ha parlato col tecnico prima della seduta, dimostrandogli vicinanza e chiedendogli di riportare nella capitale la coppa vinta l’ultima volta nel 2008 e alzata al cielo proprio dall’ex numero 10. Di Francesco a Firenze ripartirà da El Shaarawy, vera certezza di un attacco di cui è capocannoniere (7 gol) e che lo vede titolare senza rivali, visto l’infortunio di Ünder e l’ingresso disastroso di Kluivert a Bergamo.

Da capire se in coppa troverà spazio Pastore, un po’ dimenticato nelle gerarchie di centrocampo e attacco. L’Atalanta chiede Defrel e sul quel fronte qualcosa potrebbe muoversi, con Monchi che ha provato a chiedere come scambio prestiti alla squadra di Gasperini Ilicic. Operazione descritta come piuttosto improbabile. Come improbabile è l’arrivo in questa sezione di riparazione di Barrios, il centrocampista del Boca Juniors. Se ne riparlerà in estate. A meno, come detto, di colpi di scena dell’ultima ora.

FONTE  F. FERRAZZA

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Saranno 2.500 i tifosi allo stadio Franchi: allerta sicurezza

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Nonostante il momento altalenante, la possibile pioggia e il giorno lavorativo, i romanisti seguiranno Dzeko e compagni

I biglietti polverizzati in poche ore, la voglia di esserci a Firenze nonostante il momento altalenante della squadra, le previsioni meteo che danno pioggia e il giorno lavorativo: saranno comunque quasi 2.500 i romanisti presenti domani nel settore ospiti del Franchi, scrive Chiara Zucchelli su “La Gazzetta dello Sport”. L’allerta per l’ordine pubblico sarà alta, come sempre in questi casi, con particolare attenzione alle stazioni di Santa Maria Novella e Campo di Marte, ma al momento le forze dell’ordine non riscontrano particolari segnali di criticità da parte delle due tifoserie.

FONTE  C. ZUCCHELLI

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Conti, Zeman, Garcia: quante storie di Coppa con la Fiorentina

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Dalla difesa a 3 del boemo ai k.o. del francese eliminato in Europa League: sempre emozioni

Le lacrime di Bruno Conti, i sorrisi di Luis Enrique, le sigarette di Zeman, le urla di Garcia: negli ultimi 15 anni le sfide tra la Fiorentina e la Roma di Coppa Italia hanno raccontato storie dentro le storie e, per certi versi, sono stati i capitoli più avvincenti di un romanzo che ha compreso anche campionato ed Europa League.
Il primo protagonista – scrive Chiara Zucchelli su “La Gazzetta dello Sport” – è Bruno Conti, che a Firenze in Coppa si prende la soddisfazione più grande nei quarti con il trionfo ai rigori nel 2004-05, grazie ad una rete decisiva di Scurto e ad un ventenne Curci sugli scudi. Alla fine Conti festeggia così tanto che perde il telefonino e si stira un muscolo. Non esulta così tanto, ma Luis Enrique lascia l’Olimpico con il sorriso quando, negli ottavi del gennaio 2012, si impone 3-0 con la doppietta di Lamela e Borini. L’anno successivo a Firenze fu curiosa la scelta di Zeman di schierare la difesa a tre. Sembra che nell’hotel che ospitava la Roma le sigarette fumate dal boemo fossero più del solito e che nessuno credesse davvero nei tre centrali. L’ultimo incrocio con i viola nelle coppe fu in Europa League quando Garcia fu contestato dalla Curva Sud. Domani quindi Di Francesco non può e non vuole sbagliare.

FONTE C. ZUCCHELLI

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Zaniolo e Dzeko, la doppia faccia dell’ottimismo

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Il ritorno al gol di Edin e la prova da veterano di Nicolò lasciano Di Francesco fiducioso per la parte finale della stagione

Dal nevischio e dal freddo di Bergamo, la Roma torna con un solo punto e con qualche spunto, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Il ritorno al gol di Edin Dzeko non può essere sottovalutato, perché le reti del bosniaco dovranno essere utili per guadagnare la prossima Champions e per onorare quella attuale, e ci siamo, il 12 c’è la prima con il Porto. L’altra faccia sorridente (sempre a denti stretti) del post Bergamo non può che essere Nicolò Zaniolo, esibitosi in una prestazione da veterano. E non solo per i due deliziosi assist per Dzeko ed El Shaarawy, ma soprattutto per il modo con cui è stato in campo, con la capacità e la maturità che ha messo in mostra sia come esterno, sia come intermedio-trequartista.

Ci sta che sia Dzeko sia Zaniolo, con la Fiorentina (in campionato proprio al Franchi la prima da titolare per Nicolò) non partano dall’inizio, visto che la Coppa Italia, pur essendo una competizione che la Roma vuole onorare, è anche vista come occasione per scaricare presenze a chi, tra Champions e campionato, ne conta meno.

Se Zaniolo è esploso all’improvviso e ora tutti lo vogliono, Dzeko, vista l’età, ha intrapreso la sua parabola discendente. Sono situazioni diverse anche da gestire a livello contrattuale: Nicolò deve rinnovare e, come si dice in questi casi, dovrà essere blindato, Edin vede la scadenza tra un anno e il suo rinnovo diventa complicato. Rinnovo complicato e valore di mercato che si abbassa. La Roma deve decidere, con lui, se continuare insieme con presupposti economici diversi o dirsi addio in anticipo. Il dilemma di primavera.

FONTE  Alessandro Angeloni 

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