Zeman: “Mai detto che preferisco la Lazio alla Roma.


L’ex tecnico delle due squadre: “I giallorossi mi hanno sempre attirato di più perché hanno più pubblico. Di Francesco ha cambiato troppi moduli. Le parole di Kolarov? Se la gente non ne parla, il calcio è finito

Il suo cuore non batte più per la Lazio che per la Roma, anzi. Parola di Zdenek Zeman. Oggi l’ex tecnico delle due squadre della Capitale è tornato sulle dichiarazioni riportate nella giornata di ieri nel corso di un intervento ai microfoni di “Te la do io Tokyo“, trasmissione in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport. Ecco le sue parole:

“Non ho mai detto che il mio cuore batte più per la Lazio che per la Roma. Non l’ho detto perché non lo posso dire. Ho detto che mi sono trovato bene nell’ambiente romano e che la Roma mi ha sempre attirato di più perché aveva più pubblico, stop. Ho amici laziali e romanisti, non li rinnego, quindi non si tratta nemmeno dell’opposto. Io ho sempre detto che faccio calcio per la gente, dove c’è più gente mi trovo meglio”.

Cosa pensa delle parole di Kolarov?
Per me, se la gente non parla di calcio, il calcio finisce. Il calcio è fatto per discutere, a prescindere se la gente capisca di tattica o meno.

Le difficoltà di Di Francesco?
Per me ha modificato troppo, ha cambiato tanti modi di giocare, tante disposizioni in campo. La Roma è sempre una squadra importante, anche se ha perso l’ultima a Udine. Se l’Udinese ha fatto 2 tiri e la Roma, purtroppo bisogna prenderne anno e bisogna fare gol perché il calcio si basa su quello.

Un suo parere su Schick?
Il suo problema è che è costato 40 milioni. L’ho visto a Praga due volte in nazionale e ha fatto molto bene. Ha tante capacità, ma non ha le capacità di un giocatore da 40 milioni. La gente si aspetta sempre troppo visto che è stato l’acquisto più caro della storia della Roma. In nazionale ha giocato da centravanti. Il gol l’ha fatto perché si è inserito negli spazi vuoti, mentre nella Roma questi spazi non li trova e non c’è nessuno che li crea. Penso sempre a Totti che lo manderebbe in porta. Più prima o seconda punta? In nazionale gioca da prima punta.

Ha più sentito i dirigenti della Roma? L’ultima volta che è venuto alla Roma, chi l’ha chiamata?
Da quando me ne sono andato non più visto nessuno, forse Sabatini a una premiazione a Napoli. Chi mi ha chiamato quando sono tornato? Baldini.

FONTE ” TE LA DO IO TOKIO”

Falcao e Conti accolgono Totti nella Hall of Fame


Dalle ore 20 comincerà la cerimonia, ma già alle 19.30 andranno in onda sui maxi schermi dell’Olimpico filmati dedicati allo storico numero 10

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Quella di stasera sarà una notte indimenticabile per gli inguaribili romantici: Falcao e Bruno Conti accoglieranno Francesco Totti nella Hall of Fame, come riporta Gianluca Lengua 

I cancelli dello stadio apriranno alle 18.30, a partire dalle 20 comincerà la cerimonia, ma già alle 19.30 andranno in onda sui maxi schermi contenuti dedicati allo storico numero 10 (il club si raccomanda di arrivare per tempo per evitare lunghe code ai cancelli).

L’ex Capitano è entrato tra le Leggende romaniste il 28 maggio del 2017, quando l’Olimpico stava celebrando il suo addio al calcio giocato. Durante la premiazione, accanto a Totti ci saranno numerosi membri della Hall od Fame che hanno indossato la maglia della Roma da Cerezo a Rocca e altri ex calciatori. “Essere con gli idoli miei e di generazioni di tifosi è un privilegio. Mi sento profondamente onorato di questo riconoscimento”, ha detto Totti all’ingresso tra i famers. Non sarà presente il presidente Pallotta che si godrà lo spettacolo dagli Stati Uniti

FONTE  Gianluca Lengua  IL MESSAGGER

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”. Kolarov punge i tifosi: “Possono essere arrabbiati, ma di calcio non capiscono niente”

I TIFOSI RISPONDONO

 se le poteva risparmiare

 Ha perso l’occasione per stasse zitto😡

 Non è vero che la partita aveva preso una certa piega.Dipende sempre dal loro atteggiamento.Questa è stata la fotocopia di altre partite perse cosi quest’anno.

 Pensasse a giocare invece di chiacchierare…e’ pagato per quello sto stronzone arrogante che sputa nel piatto dove mangia… ha fatto un figurone prrrrr

Non sono pagati x pensare e lui ha parlato senza farlo…se quelle parole gli sono uscite dopo averci ragionato, è un grande idiota.

Le ha dette per non disgregare la squadra .

ma quando mai ti sei resa conto che non sono una squadra e ognuno gioca per conto suo

la squadra è già disgregata

personalmente mi ha fatto incazzare parecchio!

 Assolutamente no anzi mi aspettavo una reazione del genere troppo criticoni e saputelli.

In certi momenti ci vorrebbe umiltà, silenzio e duro lavoro in campo…. Purtroppo i lauti stipendi portano a questi atteggiamenti di superiorità che però non si rivedono nelle prestazioni

 Loro invece ne capiscono molto hanno perso con le ultime della classifica sulle ripartenze veloci degli avversari.

Questa è la dimostrazione dei giocatori che ha Di Francesco

…. Lasciamo perdere..

si e dimenticato di come si gioca a calcio parla pure sto zammammero

Mi sei calato Kolarov!

 Per fortuna che gli esperti sono loro

Ma perche’ questi giocatori non pensano ad allenarsi invece che criticare noi tifosi? Giocano che se non viene da piangere, viene da ridere, hanno un allenatore in stato con fusionale, una dirigenza latitante ma affaristica, e sono i tifosi a non capire o l’ambiente societario intero che pensa solo al proprio tornaconto ????

Facesse il suo dovere ke di soldi ne prende parecchi invece di criticare noi ke non abbiamo, almeno io, più fegato

 È inutile avvelenarsi l’anima, sono dichiarazioni di un giocatore che in conferenza stampa, ha deciso di utilizzare lo strumento più antico del mondo, cioè l’attacco come miglior difesa. Lui è abituato a questo schema anche per il ruolo che ha in campo. Io dico solo che, al di là di qualsiasi opinione, tutti gli attori in gioco, quindi partendo dai tifosi fino ai piani più alti, devono nel rispetto dei ruoli, fare il meglio che possono, alla fine dei giochi si tirano le somme e nei risultati si vedrà chi avrà fatto bene e chi avrà fatto male. Nel frattempo ai miei colleghi tifosi dico, la prevenzione è la miglior cura, famo scorta di maalox, evitiamo di guardare ogni giorno la classifica, restiamo calmi e famo corsi di yoga che ci aiutano. FORZA ROMA DAJE STASERA!! 💛❤️


non c’è dubbio, ma poi la realtà è che quante cose paghiamo e non ci danno il servizio che vogliamo? Loro devono sempre sperare e quindi fare del loro meglio, al fine di tenersi stretti i tifosi, noi siamo la loro linfa e lo sanno. Kolarof lo sa, che stanno a fa schifo in campionato e ha attaccato per difendersi. Sa che la tifoseria romana è impegnativa, perché da tanto e dovrebbe anche pretendere tanto, dico un trofeo? ogni tanto non ci farebbe schifo. Sanno di stare in difetto, quindi attaccano per difendersi. Ma noi che vogliamo fare? Io non me la sento di abbandonare la mia squadra, alla fine del campionato tireremo le somme e se le cose saranno andate nel peggiore dei modi, a chi di noi gli sarà rimasto un po’ di fegato, dirò di utilizzarlo per non pagare più Sky, per non andare più allo stadio, per dimostrare con i fatti e non con le parole la ns forza.


Ha perfettamente ragione

il calcio è un gioco e come tale va considerato con delle regole a portata di tutto e con dei metodi anche a portata di tutti… Kolarov ha voluto elevare il calcio a a qualcosa che possano capire soltanto i praticanti e non tutti è come se le teorie di Emanuele Kant fossero comprensibili ai soli filosofi e non a tutti quegli studenti che studiano KANT….. Kolarov farebbe bene a pensare a giocare meglio e ad impegnarsi ancora di più perché mi sembra che per ora giochi con il freno tirato….. Sempre Forza ROMA 💛♥️

Questo bel tipo, salga sul tetto di casa sua e guardi in che posizione è la nostra Roma,tra poco la vedremo nei…..scantinati della classifica e si permette di offendere i tifosi che, nonostante tutto seguono la Squadra??? Che si vergogni.

Pensasse a fare il suo dovere invece di parlare dei tifosi 
Indegno


Falcao con Totti prima del Real tra le stelle della Hall of Fame


Serata per cuori forti e romantici quella di martedì all’Olimpico


La storia riconosce se stessa, Falcao omaggia Totti. L’evento è in programma martedì prossimo, un’ora prima il calcio d’inizio della sfida di Champions tra Roma e Real Madrid, davanti a uno stadio “tutto esaurito”, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica.

Non è un caso che sia stata scelta la squadra avversaria europea per eccellenza, quella che più di tutte le altre è stata a un passo dallo strappare Francesco dal suo percorso nella storia giallorossa. E nessuno più di Falcao – invitato per l’occasione – può essere all’altezza di fare spazio nell’ideale galleria dei miti di sempre, a Totti.

Falcao era entrato nella hall of fame pochi mesi prima, nel gennaio dello stesso, uno dei 27 membri eletti (Totti sarà il ventottesimo), accolto dall’ovazione della Curva Sud, che martedì spalancherà le braccia al suo Capitano. 

FONTE   F. FERRAZZA

Seconda squadra, casting per l’allenatore: si candida anche Rocca, i dirigenti ci pensano

Kawasaki è stato a Trigoria per parlarne con la società…  

Il ritorno di Rocca in qualsiasi veste per i tifosi della Roma sarebbe un sogno. I rapporti con la società sono molto buoni e nei giorni scorsa, quando Kawasaki è stato a Trigoria, si è parlato della possibilità di allenare la squadra Under 23 del club, scrive La Gazzetta dello Sport. A Rocca piacerebbe occuparsi della parte atletica al Bernardini. La Roma ci pensa, sapendo che un nome come il suo sulla panchina della seconda squadra sarebbe una soluzione interessante, con quel gusto romantico del pallone di una volta.

FONTE  GDS

No. Francesco Totti in una teca, ancora no

di Valeria Biotti

Pare che non si possa dire. Scrivere, poi, ci mancherebbe. Ma se mi concedete un istante di fiducia, al di là della prima reazione istintiva, ci provo. “Io Francesco Totti nella Hall of Fame non ce lo voglio”.
Ecco. L’ho detto. E ora, ai pochi rimasti, chiedo comprensione e solidarietà.

Ci sono momenti, nella Storia Romanista, che per me non sono mai avvenuti. Eventi che incarnano racconti ormai mitici, frutto di un’epopea intensa e terribile lungo la quale sembra si debba snodare in eterno il nostro combattuto destino. Quel Roma-Liverpool mai giocato, quel 28 maggio mal digerito e decine, decine di altri. Istanti che ci hanno incrinati, illusi e disillusi, ma che hanno colorato il nostro essere Romanisti di un romanticismo e di una poesia che nessun altro potrà mai comprendere. Che ci rende Noi, al di là della valutazione sull’operato di questa o quella gestione societaria, a prescindere dal fatto che rischi di vincere qualcosa o meno. E’ il cibo agrodolce che nutre il nostro senso di appartenenza. Che gli dà respiro e, insieme, ci toglie il fiato.

L’ingresso di Francesco nella Hall of Fame è il primo voluto direttamente dalla dirigenza. Senza votazione collegiale da parte della commissione di esperti, senza consultazione popolare. Ovvio, d’altra parte. Naturale. Se non lui, chi? Se non ora, subito, quando? Sulla carta non dovrebbe fare una piega. Ma sono altre le pieghe che bruciano. Le pieghe di un cuore che non si è arreso, non ha realizzato, è in piena, totale negazione.

In un rettangolo di gioco in cui è rimasto il cratere di una Maglia n. 10 impossibile da indossare, in una parentesi distratta della testa quasi mi aspetto di vederlo comparire.
Lo so io, lo sa lui, lo sappiamo tutti: non accadrà. Un giocatore come lui ha bisogno di continuità (mi do perfino spiegazioni razionali): non lo si può spogliare della giacca e riavvolgere di un paio d’anni il nastro. Ma anche metterlo in una teca… ecco, non sono pronta. Francesco Totti nella Hall of Fame significa ratificare il fatto che sia un ex giocatore. Significa apporre la ceralacca sull’atto definitivo che lo appoggia sottovetro, in posa. E’ il delitto perfetto: ritirato e premiato. Con tutti gli onori, in Champions, prima di Roma Real. Chi può dir nulla? Già: chi può dir nulla

Ma per me, ancora una volta, sarà una festa triste. Colpa mia, che non mi arrendo allo scorrere del tempo. O forse, invece, non mi arrendo al “come”. Perché passi il quando. Ma il come…
Siamo teneri, noi tifosi. Un amico doppiatore, molto giallorosso, l’altro giorno mi diceva: “Lorenzo Pellegrini è un giocatore totale. Mi ricorda un po’Totti”. E io ho pensato che oggi siamo come quelli che, lasciati di fresco, cercano l’ex negli occhi di tutti gli incontri, pur sapendo che nessuno eguaglierà l’amore perduto. Ma ognuno merita di essere solo se stesso. Nessuno può sopportare un confronto così pesante. Lo sappiamo e dobbiamo essere maturi, in questo. Però, certo, guarda Cristian come raccatta quei palloni a bordocampo. Quando si china, pare proprio il padre
!

Articolo di Valeria Biotti tratto dal Corriere Dello Sport

Valeria Biotti è in onda sui  101,500 di Centro Suono Sport 

Lunedi Mercoledì venerdì 14,00 16,00  IO STO CON GLI INDIANI

Martedì Giovedì 20,00  22,00     Abbiamo trovato il titolo

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Adesso il miglior alleato è la Raggi

La necessità per il sindaco e la sua maggioranza è quella di riuscire a portare a casa un risultato tangibile e visibile

Il miglior alleato del progetto Stadio della Roma è, paradossalmente, Virginia Raggi. O, meglio, la sua debolezza e il fallimento di questi primi 28 mesi di governo. La necessità per il sindaco e la sua maggioranza è quella di riuscire finalmente a portare a casa un risultato tangibile e visibile: e nulla come la prima pietra dello Stadio potrebbe contribuire a risollevare le meste sorti di questa amministrazione che annega fra i rifiuti e il degrado. Per la Raggi il problema – chiusa la parentesi dei suoi guai giudiziari della vicenda Raffaele Marra con l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato” – ora sta in Consiglio comunale. Fra i suoi consiglieri. Fino a qualche settimana fa i mal di pancia sullo stadio erano non meno di 5, più probabilmente sette. Cinque/sette consiglieri che le avevano chiaramente detto di non portare in Aula per il voto la variante e la convenzione perché avrebbe rischiato non tanto un voto contrario – non é prassi in nessun partito e i 5Stelle non fanno eccezione, che su provvedimenti di tale rilievo ci sia espressione di dissenso con il voto contrario – quanto piuttosto di non avere il numero legale in Consiglio.

Il tema è che non pochi fra i grillini che siedono in Aula Giulio Cesare il progetto, anche nella versione rivisitata con il taglio delle opere pubbliche studiato per poter tagliare cubature e, quindi, eliminare le torri di Libeskind, è visto come un favore ai costruttori, una specie di regalo. L’anima 5Stelle del “no” a qualunque opera, pubblica o privata che sia, emerge in tutta la sua forza su questo progetto. Per questo, dopo aver ordinato una due diligence agli uffici comunali su tutti gli atti emanati dal Campidoglio nel corso di tutti gli anni di valutazione del progetto – un atto piuttosto inutile visto che la valutazione sulla congruità degli atti viene richiesta a quegli stessi uffici che li hanno emanati – la Raggi ha sentito l’urgenza di rivolgersi anche al Politecnico di Torino per verificare il problema traffico.

Il contratto siglato dal Dipartimento Mobilità con il Politecnico, però, è talmente risicato che vieta espressamente all’Ateneo qualunque simulazione e, perfino, qualunque raffronto con altre ipotesi progettuali lasciando ai professori solo il compito di rifare quanto già protocollato da Eurnova su indicazione del Comune e con dati di partenza e software forniti dal Comune stesso. Insomma, un bollino blu e basta. Un bollino blu sul quale il Comune ha anche steso una specie di segreto a metà fra quello di Stato e quello industriale per cui sarà proprio il Campidoglio a far sapere al mondo l’esito dello studio del Politecnico che arriverà in forma preliminare entro il 9 dicembre e in relazione definitiva entro il 9 gennaio. Un bollino blu, però, che consentirà alla Raggi di tacitare i più riottosi fra i suoi e riportarli in Aula a votare variante e convenzione, probabilmente fra febbraio e marzo 2019.

FONTE   IL TEMPO

Pallotta pigliatutto e lo stadio è solo suo

Il presidente della Roma sarebbe disposto a pagare 90 milioni di euro per rilevare le quote di Eurnova sul progetto Tor di Valle ….

Novanta milioni di euro: questa è la cifra che James Pallotta, presidente della Roma, sarebbe pronto a pagare per rilevare le quote di Eurnova del progetto Stadio di Tor di Valle. Negli ultimi giorni ci sarebbe stata una fortissima accelerazione nelle trattative che sembrano vicine a un puto di svolta. Ufficialmente – riporta “Il Tempo” – non ci sono dichiarazioni: le bocche sono cucite e ai piani nobili della Roma la questione Stadio si affronta con serenità e attesa. Dietro le quinte, però, iniziano a chiarirsi le condizioni per le quali la società giallorossa potrebbe subentrare a Eurnova, i tempi e i costi dell’operazione.
Dalle intercettazioni diffuse dopo l’arresto di Parnasi, era emerso che l’immobiliarista stava trattando la cessione di tutto il pacchetto alla Dea Capital (società di gestione del risparmio del Gruppo De Agostini) per 200 milioni di euro. Una cifra consistente ma in cui vi confluivano il progetto Stadio, i terreni di Tor di Valle più altre iniziative immobiliari di Eurnova. Le trattative fra Pallotta e Eurnova si starebbero – condizionale d’obbligo – orientando sui 90 milioni di euro, meno della metà di quanto prospettato con Dea Capital ma decisamente di più del valore del solo terreno che soffre forti oscillazioni: vendere, magari sotto la pressione di eventi esterni, prima della conclusione dell’iter, infatti, comporterebbe un prezzo di una ventina di milioni di euro. Praticamente il saldo dei terreni alla Sais di Gaetano Papalia cui restano da ricevere (tecnicamente vanno al curatore fallimentare) 16 milioni al completamento dell’iter di variante e convenzione più altri 7 a saldo del prezzo pattuito con Parnasi (19 milioni già pagati su 42 totali dei quad 16, appunto, vincolati al perfezionamento dell’iter di valorizzazione).
Non sarebbe, però, la Roma a rilevare le quote e i terreni da Eurnova ma lo farebbe direttamente la Stadio TdV SpA, la società, con sede a Milano in via Montenapoleone, creata apposta per occuparsi del dossier. La società è controllata direttamente dal patron giallorosso, James Pallotta, ma non è fra gli asset di diretta dipendenza del club. In questo modo, la As Roma rimarrebbe al riparo dalle fluttuazioni legate all’andamento del progetto.
Se le trattative andranno a buon fine, difficilmente si potrà avere una conclusione prima di tre settimane. Il che, quindi, darebbe il tempo anche al Campidoglio di ricevere dal Politecnico di Torino la relazione preliminare sulla due diligence sul traffico che il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha voluto dopo la diffusione di un’intercettazione di Parnasi che, dialogando con uno dei suoi collaboratori, lo esortava a non far cenno del problema traffico conseguente al taglio delle opere pubbliche voluto proprio dall’Amministrazione 5Stelle per poter incassare il taglio delle tre torri di Libeskind.

Nel momento in cui dovesse essere ufficializzato il passaggio sotto il controllo di Pallotta delle quote di Eurnova del progetto Stadio e dei terreni di Tor di Valle, sarà necessario vedere anche la reazione del Campidoglio che, però, dovrebbe essere ben felice di proseguire il lavoro. Il primo elemento da chiarire sarà se Pallotta acquisterà direttamente la società Eurnova o se si limiterà a rilevare le sue quote del progetto. In entrambi i casi, il secondo passaggio sarà quello di identificare un nuovo sviluppatore: sia se Eurnova fosse semplicemente assorbita da Stadio TdV Spa sia se quest’ultima acquistasse solo le quote e i terreni, per Pallotta si aprirà la necessità di trovare un nuovo partner in grado di completare gli ultimi step rimasti. Questo significa trovare qualcuno in grado di gestire la redazione, pubblicazione e gestione delle gare europee per le opere pubbliche; predisporre, in cooperazione con la Soprintendenza statale, la campagna di scavi archeologici; effettuare le bonifiche dell’intera area da ordigni bellici, amianto, rifiuti. Per archeologia e bonifiche si tratta di operazioni preliminari all’avvio dei cantieri. Preliminari e obbligatorie che possono richiedere, soprattutto gli scavi archeologici, svariate settimane per essere eseguiti. Per questo l’obiettivo è quello di far effettuare questi lavori nel tempo necessario per pubblicare e poi aggiudicare le gare d’appalto europee. Se effettivamente fra febbraio e marzo si votassero variante e convenzione, occorrerebbero poi 4 o 5 settimane per il check finale sulle carte e la delibera di Giunta Regionale che chiude l’iter. Sei/otto mesi per le gare europee e, al netto di potenziali ricorsi, cantieri apribili per fine 2019.

FONTE  MAGLIARO  IL TEMPO

Totti va in gol anche davanti alla cinepresa: l’autobiografia può diventare un film

In progetto la possibilità di una serie tv con puntate affidate a più registi. La parte più difficile è la scelta dell’attore: chi può interpretare il Capitano?

Il casting forse si aprirà a breve, e la domanda è una: chi potrebbe interpretare Francesco Totti davanti alla macchina da presa? Dopo il successo di “Un Capitano”, è nata l’idea di un film, o addirittura di una serie tv. Il progetto sta prendendo piede in questo periodo e la scelta del volto che interpreterà Totti appare davvero difficile. Un film tradizionale – che oscilli cioè tra i 90 e i 120 minuti – forse farebbe fatica a contenere l’emozioni di quarant’anni di vita e nello stesso tempo assicurarsi successo al botteghino. Una serie tv, invece, potrebbe avere uno svolgimento più analitico, ed è per questo che il «sogno» degli autori vorrebbe che ogni puntata fosse affidata ad un regista diverso. Da Carlo Verdone a Paolo Genovese fino ad ad arrivare a Paolo Sorrentino, ognuno sceglierebbe una parte della biografia di Totti più incline al proprio registro stilistico, scrive Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Il primo passo è quello di scrivere una sceneggiatura che convinca i produttori. Alcuni sono già stati contattati, ed è innegabile il fascino che l’ex capitano possa produrre miracoli. Poi però ci sono i conti da fare, le decisioni da prendere e i budget da definire. Ma occhio allo straordinario paradosso possibile: immaginate se il calciatore che non è mai riuscito a vincere il Pallone d’oro si aggiudicasse l’Oscar?

FONTE  M. CECCHINI

Mercato Roma, dalla Spagna: non solo Marcano, il Villarreal punta anche Perotti

Gli spagnoli pensano al doppio colpo giallorosso per il mercato di gennaio

Quello tra Diego Perotti e la Roma è un amore da ricostruire, e che potrebbe essere arrivato al capolinea. Per l’argentino sarebbe infatti pronta un’offerta del Villarreal, che a gennaio lo vorrebbe portare via da Trigoria. Già la scorsa estate il “Sottomarino giallo” aveva bussato alla porta di Monchi per informarsi sulla situazione del giocatore, ma i vari intrecci di mercato e la scarsa volontà del Monito di lasciare la capitale, avevano fatto naufragare la trattativa. Adesso, come riporta El Gol Digital, se ne può tornare a parlare. Gli spagnoli, che per gennaio sono interessati anche a Ivan Marcano, vogliono un esterno di livello per sopperire agli addii di Cheryshev e Castillejo.

La Roma, dal canto suo, ha già messo nel mirino Hazard jr., e le buone prestazioni di El Shaarawy  lasciarebbero tranquilli in caso di cessione dell’argentino. Intanto in numero 8 continua a lavorare per tornare a disposizione di Di Francesco. Oggi, alle 14.45, sarà in campo a Trigoria con il resto del gruppo. L’obiettivo è il ritorno in campogià nella trasferta di Udine. Da sabato, avrà un mese e mezzo per far innamorare di nuovo la Roma.

Pellegrini ko, rientra con Florenzi

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– Dopo Manolas, Di Francesco ritrova in anticipo Pellegrini, ma stavolta il rientro dalla nazionale non porta (grossi) guai: l’azzurro ha rimediato una lieve contusione alla gamba e il ct Mancini l’ha esentato dall’amichevole con gli Usa. Ieri è tornato a Roma, si farà un paio di giorni di riposo prima di mettersi a lavoro per Udine. «Sconto» anche per Florenzi, programmato: oggi alle 14.45 sarà pronto per la ripresa – 

FONTE    IL TEMPO – MENGHI

La Pausa

di Valeria Biotti

Pronto? Ciao, sono Manuel. Secondo me questa pausa alla Roma farà bene. Si mette un punto e si ragiona” – “Ciao. Ho un messaggio per El Shaarawy: pensasse meno alla Nazionale e vedesse di essere più continuo!” – “Sono Marco, volevo dire che mi sono alzato dal divano e c’è una per casa che non ho mai visto e che sostiene di essere mia moglie” – “Ciao, io la Nazionale non la guardo, perché vedere i giocatori miei con un’altra maglia addosso mi fa venire l’orticaria” – “Sono Alessio. Ma questi che fuori fanno i fenomeni e poi a Roma dormono, non li mettereste in tribuna? Anzi, direttamente in prestito a gennaio” – “Ciao, volevo dire che non sono d’accordo con Manuel, perché avevamo appena iniziato a vincere e sarebbe stato meglio non fermarci proprio ora” – “Pronto? Visto che non ci sono partite, potreste rimandare la cronaca integrale di Roma Barcellona?” – “Sono io? Sì? Che poi la pausa non è una vera pausa, perché 12  della Roma giocheranno comunque,quindi non serve a niente” – “Pronto? Click” – “Ciao, sono Annamaria, altro che pausa e pausa! Spero che la Società approfitti di questi giorni per pensare a riparare gli errori gravi del mercato!” – “Pronto? Volevodire a Schick di coprirsi e di non sudare” – “Sono io? Ma perché oggi non chiama quello che telefona solo quando la Roma perde?” – “Ciao,sono Fabio. E Fulvio, che chiama solo quando la Roma vince?” – “Pronto? Io l’Italia non la sento mia. Mi guardo Dzeko, Ünder… insomma, i nostri” – “Ma questi che criticano la Società, dopo ‘sti quattro picchi alla Samp, che dicono?” – “Ciao, volevo salutare tutti i cosiddetti tifosi occasionali che ora saranno contenti e se ne andranno al mare” – “Pronto? Rispondo a questo che dà la patente del tifoso: al mare fanno 10 gradi, ma ‘ndo annamo!” – “Sono Laura.Ma questa famosa patente del tifoso è a punti? Quanti ne deve avere la Roma meno della Juventus perché ci si possa lamentare senza venire criticati?” – “Ciao,non vi stavo ascoltando: di che parlate?” – “Pronto, sono Claudio. Io sono talmente disamorato nei confronti di questa Roma che manco mi sono accorto della pausa” – “Sono Luciano. Smettete di parlare della pausa. Se vi sente la mia ragazza, mi chiede di andare all’Ikea. Io mi guardo Roma Parma del 2001,tanto lei non lo capisce che è una partita vecchia” – “Sono sempre io: ma è proprio necessario dare alle Nazionali tutti questi giocatori? Non possiamo fare come la Juve che riesce a imporsi e non li manda?” – “Sono Clara. Penso che con l’Italia, senza le pressioni della piazza, Pellegrini e Cristante possano affinare la loro intesa a vantaggio anche della Roma” – “Pronto? Che per caso sapete che fanno all’Adriano?” – “Ciao, so’ Emanuele. Voglio dire che io della Roma posso parlare perché a Cafu gli ho tirato un pesce”.

(Tratto da “Una giornata di ordinaria follia,accendendo una qualsiasi radio romana durante la sosta delle nazionali”)

Articolo di Valeria Biotti tratto dal Corriere Dello Sport

Valeria Biotti è in onda sui  101,500 di Centro Suono Sport 

Lunedi Mercoledì venerdì 14,00 16,00  IO STO CON GLI INDIANI

Martedì Giovedì 20,00  22,00

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Sospiro di sollievo


L’infortunio di Manolas non è grave ma mette in dubbio la presenza del difensore per la prossima sfida di Udine e quella successiva di Champions in casa col Real Madrid….

Dal grande spavento al sollievo. Dalla caviglia gonfia alla diagnosi di «distorsione di primo grado» che fa meno paura. Nel giro di poche ore la Roma perde Manolas e viene a sapere di poterlo recuperare in fretta, di sicuro prima di quanto si temesse nell’agitata notte di giovedì, tra telefonate e scambi di referti e pareri tra Atene e la Capitale, come riporta Il Tempo.

L’infortunio non è grave ma mette in dubbio la presenza del difensore per la prossima sfida di Udine e quella successiva di Champions in casa col Real Madrid. Oggi se ne capirà qualcosa in più, col ritorno di Kostas a Trigoria (il ct greco ha convocato al suo posto Risvanis per la gara con l’Estonia), una visita approfondita e nuovi esami con i medici giallorossi che hanno ricevuto in tempo reale le prime informazioni dai colleghi della Grecia.

Manolas si è accasciato sul campo dolorante al 21′ della sfida di Nations League con la Finlandia, dopo un contrasto con Toivio, è rimasto due minuti fuori a farsi curare, ha provato a rientrare ma al 28′ ha chiesto il cambio. Stavolta non era una «sceneggiata» delle sue ma qualcosa di più serio, come si è capito nei minuti successivi: la caviglia destra del romanista si è gonfiata, ma la risonanza magnetica eseguita in serata ad Atene ha rassicurato tutti. Esclusa l’ipotesi di una frattura, di solito una distorsione di primo grado sottintende uno stiramento dei legamenti della caviglia e non la loro rottura.

Con riposo e terapie si può guarire nel giro di una decina di giorni ed ecco perché Di Francesco ha speranze di averlo disponibile col Real o, al più tardi, contro l’Inter il 2 dicembre sempre all’Olimpico. Difficile invece ipotizzare un impiego di Manolas tra una settimana a Udine, dove il tecnico potrebbe però ritrovare De Rossi: l’altra buona notizia di ieri è il miglioramento delle condizioni del capita-Roma dopo l’impegno di stasera visti i tanti minuti già accumulati in stagione.

Oggi verrà invece valutato Pastore, reduce dalla cura dei «fattori di crescita» a cui si è sottoposto a Barcellona per provare a risolvere i problemi cronici al polpaccio. Con lui si naviga a vista, se per Udine sembra impossibile prevederlo tra i convocati una speranza dal Real in poi c’è. Dovrebbe far prima di lui Perotti, che nonostante qualche leggero fastidio residuo può considerarsi recuperato dalla lesione muscolare, anche lui al polpaccio. Ieri ha lavorato in parte nel gruppo, mentre Marcano ha svolto un allenamento individuale a seguito di un affaticamento che non preoccupa. Karsdorp da giorni è in gruppo dove si è rivisto Luca Pellegrini, ora Di Francesco fa gli scongiuri per i prossimi impegni degli altri nazionali.

FONTE  IL TEMPO

Nzonzi-flop, crollo con la Francia: “Offre caviale all’Olanda”. E c’è anche un 2 in pagella

Il centrocampista giallorosso tra i più negativi contro l’Olanda. Ma per Di Francesco è già diventato indispensabile …..

È il minuto 44 quando Steven Nzonzi sbaglia in area un colpo di testa e regala a Wijnaldum l’assist per il gol dell’1-0 dell’Olanda contro la sua Francia. È l’epilogo peggiore per un primo tempo negativo, per lui e per tutta la squadra campione del mondo. E nel secondo tempo non è andata meglio, visto il raddoppio nel finale di Depay su calcio di rigore. I media francesi si sono scatenati, bocciando tutta la squadra di Deschamps tranne un positivo Lloris: Le Parisien sottolinea il suo “erreur fatale” (errore fatale, ndr), per Le Figaro Nzonzi è stato addirittura da 2. “Titolare in mezzo al campo per l’assenza di Pogba, il romano non ha lasciato un ricordo indimenticabile. Peggio ancora, ha offerto caviale agli olandesi per il loro primo gol. Il resto della partita l’ha passato tra duelli persi e la sue debole influenza nel gioco. Mai in partita”. Non è andata tanto meglio ai compagni: 2 anche a Pavard e Digne, 3 a Griezmann, Mbappé e Kanté.
Per il portale Sports.fr Nzonzi è da 3: “Il romano è il principale colpevole del gol di Wijnaldum e che riassume bene il suo brutto primo tempo. È stato schierato nel suo ruolo preferito, da regista nel 4-3-3, ma è stato passivo nel recupero e poco bravo in fase di impostazione, anche nel secondo tempo. Soccombe davanti a Van Dijk”. Anche BFM TV non ci va giù leggera: “Troppo lento, ci aspettavamo che il suo volume di gioco e il suo fisico rompessero le linee olandesi. Ma ha sofferto le distanze, poiché i Blues sono stati a lungo senza palla. E per peggiorare le cose, il suo colpo di testa all’indietro è diventato decisivo per l’Olanda. Voto 3“.
E pensare che era lui il simbolo del pre-gara, esaltato sia da Deschamps (“Mi ha stupito il suo adattamento alla Serie A”), che da Lloris (“In campo ci dà sempre equilibrio”). I media d’oltralpe avevano scritto del “fascino della discrezione”, ritenuta la dote migliore del centrocampista della Roma. Che è una delle qualità che da subito hanno conquistato Di Francesco.

ROMA – Il tecnico giallorosso non ci rinuncia mai. Già 14 presenze con la Roma tra campionato e Champions, tutte da 90′ tranne i 45′ di esordio con l’Atalanta. Ha saltato solo il Bologna e visto come andò a finire non è un caso che Di Francesco abbia deciso di puntare forte su di lui. Martedì la Francia in amichevole affronterà l’Uruguay e la prestazione sottotono potrebbe spingere Deschamps a cambiare tanto. Di Francesco e la Roma lo sperano.

Cavalieri della Roma, Baldissoni: “Sfidiamo la Juve, ma loro hanno un vantaggio economico” –


Nel corso dell’evento premiati tifosi che hanno dato lustro alla squadra e alla città. Il dg: “Questa squadra va difesa, c’è chi ha piacere di approfittarsi delle sue polemiche e dei suoi disagi”

All’Open Colonna di via Milano in mattinata è in programma la 20° edizione dei Cavalieri della Roma – Premio Lino Cascioli. Nel corso dell’evento saranno nominati nuovi Cavalieri della Roma, tifosi che nella loro attività hanno dato lustro alla squadra e alla città.
Per la prima volta è istituita la nomina di un Cavaliere di nazionalità straniera. Tra i premiati anche il regista Pier Francesco Pingitore, Benedetta Navarra (membro del CdA della Roma), Stefano Impallomeni e il fotografo Roberto Tedeschi. Presente anche l
dirigenza giallorossa.

CRONACA EVENTO

Ore 11.22 – Ancora Baldissoni sulla rivalità con la Juve: “Dobbiamo sfidare i più forti e quindi la Juve. Sapendo che purtroppo partono da un vantaggio notevole in termini di disponibilità economiche che nel calcio moderno fanno la differenza”.

Ore 11.20 – Parla il regista Pier Francesco Pingitore: “Sarebbe bello portare la Roma a teatro, questa passione deve essere raccontata

Ore 11.15 – Premiata anche Benedetta Navarra, membro del CdA della società giallorossa: “Il giorno che ne sono entrata a far parte è secondo per importanza solo alla nascita dei miei figli. È un onore”.

Ore 11.00 – Inizia la premiazione dei nuovi Cavalieri. Impallomeni“Vorrei rivedere lo stadio pieno, la Roma va amata sopra ogni cosa”.

Ore 10.55 – Prende la parola Mauro Baldissoni: “I Cavalieri si sono presi l’impegno di proteggere la Roma. Noi lo facciamo per dovere professionale, il vostro è ancora più importante perché bisogna difendere la Roma ogni giorno. A volte siamo delusi perché vorremmo risultati migliori, ma con la passione possiamo permettercelo. Altri hanno invece piacere di approfittare dei disagi e delle polemiche che questa squadra vive. Voi avete assunto questa responsabilità di essere Cavalieri, dovete impegnarvi perché l’immagine di questa nostra grandissima passione non sia mai sporcata”.

Ore 10.44 – Presente anche il direttore generale Mauro BaldissoniD’Alema gli chiede: “Ma cosa succede alla squadra? Si perde in un bicchier d’acqua, le potenzialità ci sono…”. “È normale, è l’inizio”, la risposta del dg.

Ore 10.35 – È arrivato l’ex Presidente del Consiglio e tifoso giallorosso Massimo D’Alema.

Ore 10.15 – Quasi tutto pronto per l’inizio dell’evento. Si attende l’arrivo degli ospiti.

FONTE   Valerio Salviani

Mercato, United su Pellegrini. Dall’Inghilterra: “Con la giusta offerta la Roma ci pensa”

Mourinho è un grande estimatore del centrocampista giallorosso e aveva già provato a portarlo a Manchester in estate. Paul Mariner: “Non può risolvere i problemi dei Red Devils”

“Sappiamo che se dovesse arrivare la giusta offerta alla Roma, sarebbe disposta a venderlo”. Di Lorenzo Pellegrini ha parlato in questi termini l’ex calciatore e ora commentatore su ESPN Paul Mariner. Che però non è convinto della buona riuscita dell’operazione per due motivi: la volontà della società giallorossa e le possibilità con la maglia dei Red Devils: “È un giovane e un ottimo giocatore. Personalmente, se fossi nella Roma vorrei costruire la squadra del futuro intorno a lui. Ma può essere davvero la risposta ai problemi del Manchester United? È l’uomo che può portarlo dove merita? Io credo di no”.
Quel che è certo è l’apprezzamento di Mourinho, che già la scorsa estate era in cerca di un centrocampista box-to-box e aveva cercato di portarlo a Manchester convinto dalla clausola rescissoria di circa 30 milioni. Clausola che non è valida nella sessione invernale e potrebbe spingere il tecnico portoghese a riprovarci. Difficile che la Roma se ne privi in questo momento, vista la sua esplosione nel ruolo di trequartista: la sua intenzione è quella di percorrere le orme dei suoi predecessori Totti, De Rossi e Florenzi.