Ag. Gonalons: “Maxime resterà a Roma al 100%. Il suo rapporto con Di Francesco è ottimo”

 

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Frederic Guerra, agente di Maxime Gonalons, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport in merito al suo assistito. Queste le sue dichiarazioni:

“Maxime resterà a Roma al 100%. Dopo questa prima stagione lontano da Lione, ha dovuto ambientarsi a 360 gradi, non era mai andato via dalla Francia, piano piano si è inserito. Ora si trova molto bene a Roma, nelle ultime gare ha dimostrato di più le sue qualità, tatticamente aveva bisogno di ambientarsi. Il calcio italiano è difficile, ha trovato maggiore fiducia da parte di Eusebio Di Francesco. Ho incontrato Maxime tre giorni fa, abbiamo passato una serata insieme, abbiamo fatto un consuntivo della sua prima stagione, è felice di restare a Roma, per i tifosi e per come si è integrato nel gruppo. Quando è arrivato a Roma, abbiamo parlato con Monchi e Di Francesco, sapevamo che davanti a sé aveva un numero uno come De Rossi, sapevamo che avrebbe dovuto sudare per conquistare il posto, ma Maxime non ha mai fatto una polemica, ha lavorato in silenzio e credo che questo suo atteggiamento sia stato apprezzato dalla Roma. Abbiamo accettato di venire a Roma perché è una grande squadra. Il rapporto con Di Francesco è ottimo, anche sul piano umano, un rapporto di grande rispetto. Maxime sa di essere importante per la squadra, ha sempre lavorato per farsi trovare pronto“.

FONTE   CENTRO SUONO SPORT

Liverpool su Alisson, i giallorossi fissano il prezzo: 90 milioni di euro

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I Reds sembrano seriamente interessati ad Alisson, con il quale vorrebbero sostituire l’attuale portiere Karius,reduce da una prestazione niente affatto brillante in finale di Champions League. Secondo quanto si legge suThe Guardian, i giallorossi avrebbero fissato il prezzo per il brasiliano: 90 milioni di euro. Le intenzioni della Roma sono quelle di aspettare i mondiali per veder lievitare ulteriormente il prezzo del cartellino, pur mantenendo l’intenzione di non privarsene nel corso di questa sessione di calciomercato.

FONTE   The Guardian

Roma, è il giorno di Marcano: questa sera sbarca a Fiumicino. Domani le visite mediche

Domani le visite mediche a Villa Stuart, poi firmerà un contratto di tre anni a due milioni di euro.

 

Dopo Coric, ecco Ivan Marcano. Il difensore ormai ex Porto sbarcherà a Roma questa sera alle 18.50 all’aeroporto di Fiumicino. Forzaroma.info seguirà in diretta l’arrivo del nuovo acquisto giallorosso. Marcano sosterrà domani le visite mediche a Villa Stuart, poi firmerà un contratto di tre anni a due milionidi euro netti a stagione.

FONTE  FORZAROMA.INFO

 

Tagliavento: “Smetto, ma arbitrare mi ha reso uomo. Io della Roma? Mi davano anche del laziale”

L’arbitro: “L’abbraccio di De Rossi? Dopo 15 anni e 221 gare dirette, con tanti calciatori si è instaurato un rapporto di reciproca stima”

 

Paolo Tagliavento dallo scorso 13 maggio è un ex arbitro. Il direttore di gara di Terni si racconta a Roberto Avantaggiato per Il Messaggero.
Cosa si prova a sentirsi un ex?
“Non lo so, perché ancora non ho realizzato. Questo, per noi, è solitamente il periodo delle vacanze. Me ne renderò conto solo a luglio”.

L’abbraccio di Daniele De Rossi, immortalato dalle telecamere, però è stato inusuale
“Ma non è stato il solo che ho ricevuto. D’altronde, dopo 15 anni e 221 gare dirette, con tanti calciatori si è instaurato un rapporto di reciproca stima”.

Avrebbe potuto raccogliere qualche soddisfazione in più?
“Ho fatto quello che ho meritato di fare. Mi sarebbe piaciuto dirigere una finale mondiale o di coppa europea, ma se qualcuno è andato più avanti di me, vuol dire che era più bravo”.

 

Lei, Rizzoli e Rocchi avete guidato la squadra del rilancio arbitrale dopo Calciopoli
“Quello è stato un periodo tremendo. Personalmente ho vissuto giorni terribili, che per fortuna sono durati poco”.

Nel conto finale, ha dato o ricevuto di più?
“Ho ricevuto tanto, perché l’uomo che sono oggi lo devo al fatto di aver scelto di fare l’arbitro a 17 anni”.

L’arbitraggio come scuola di vita?
“Esatto. Quando scegli questo percorso, impari a prendere da solo decisioni già all’età di 15-17 anni: è così che impari a crescere prima. Lo dico sempre nelle scuole dove sono invitato”.

E le manette di Mou in Inter-Sampdoria le diedero fastidio?
“Solo per un attimo, perché poi tutti i commenti mediatici e quelli del mio organo tecnico conclusero che avevo diretto molto bene”.

Lei era in campo, sempre a San Siro, anche nel famoso gol-non gol di Muntari
“Sì, quello è stato il mio errore più evidente. Che oggi si sarebbe evitato in un decimo di secondo”.

Qual è il derby più difficile da arbitrare?
“Ogni sfida cittadina ha le sue difficoltà. Ma per caratteristiche direi che quello di Roma e di Genova non sono niente male”.

Derby di Roma, un rapporto che non è mai stato facile?
“E’ vero, perché quando perdeva la Roma ero laziale e quando perdeva la Lazio ero romanista. È normale che nella carriera di ogni arbitro ci siano score diversi con ogni squadra, ma sono semplici dati per le statistiche”.

FONTE       Roberto Avantaggiato  Il Messaggero.

Roma, Monchi vola a Montecarlo: incontri con Raiola e Pastorello

Il direttore sportivo giallorosso a colloquio con l’agente di Kluivert e Balotelli. Poi anche valutazioni sul mercato in uscita

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MONCHI

Il direttore sportivo della Roma Monchi è volato a Montecarlo per alcuni incontri di mercato. Uno su tutti quello con Mino Raiola, l’agente di Kluivert – esterno dell’Ajax – e Mario Balotelli. Nel Principato si parlerà di mercato in entrata, ma anche di quello in uscita. Monchi – come riporta Alessandro Austini – ha infatti in programma un colloquio anche con Federico Pastorello agente coinvolto come intermediario in molte trattative giallorosse.

FONTE     A. AUSTINI

Accordo raggiunto con Cristante. Nella trattativa inserito Defrel (SEMBRA)

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Bryan Cristante centrocampista della Dea, sembra aver trovato l’accordo con la Roma per trsferirsi nella capitale. Da come si apprende, il nazioanale azzurro avrebbe strappato un princpio di accordo con la Roma per un contratto di 5 anni di contratto a 2,5 milioni di euro a stagione. Nella trattativa potrebbe essere inserito anche Defrel. Questo quanto riporta Calciomercato.com

Di Carlo: “La Roma è stata sempre criticata, dall’ambiente e dalle scelte della società. Schick per me è un talento”

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Antonio Di Carlo, ex giocatore giallorosso, che ha parlato ai microfoni de La Signora in Giallorosso, delle possibili scelte di mercato per rinforzare la Roma.

Ecco le sue parole:

La Roma è sempre sottovalutata, perché?
“La Roma è stata sempre criticata, dall’ambiente e dalle scelte della società. Da fuori viene meno nominata perché a livello internazionale ha meno risonanza”.

Voto dell’annata?
“un ottimo voto a tutti. Non mi aspettavo che facesse così bene, dalle cessioni di Salah e Rudiger non mi aspettavo questa stagione e invece ha fatto molto bene. Anche le prestazioni in Champions League, con un grande gioco, lo dimostrano. Ho la sensazione che forse sta cambiando mentalità. E’ cambiato l’atteggiamento e l’approccio a tutte le situazione. Anche la professionalità, ora c’è meno folclore si pensa meno al contorno e più al campo”.

Quali sono i trascinatori di questo gruppo?
“C’è bisogno di qualche cambiamento a centrocampo. De Rossi incomincia ad avere degli anni. gli stessi Nainggolan e Strootman non sono quelli di un pauio di anni fa. Pellegrini e altri giovami hannon dato un apporto fondamebntrake”.

Gonalons?
“Non l’avrei mai comprato”.

Schick? 
“Per me e un grosso talento, avrà un grande futuro. Il salto tra la Sampdoria e la Roma è alto, penso sia il più grosso talento che abbiamo in Italia. E’ il primo acquisto della Roma per questo mercato”.

Pellegrini?
“Lo vedo benissimo, è molto forte e l’ho consigliato alla Roma”.

Berardi?
“Lo lascerei dove sta”.

Come vedi la scelta di Ancelotti?
“Lo sento spesso, è un professionista e ha fatto la sua scelta convinto dal progetto tecnico e dalle garanzie del Napoli. Resta comunque un tifoso della Roma. Il fatto che abbia detto che sarebbe venuto alla Roma sono cose che si dicono nel calcio”.

Totti un anno dopo. Come l’hai visto?
“L’ho visto quando l’anno inquadrato in tv (ride, ndr)”.

Coppia Dzeko-Schick continuerà a coesistere o meno?
“Mi auguro che l’allenatore lavorerà per farli coesistere. Se io fossi l’allenatore li farei giocare insieme”.

Il podio del Mondiale?
“Credo che farà molto bene la Polonia, ma in fondo ci arriveranno le solite: Germania, Spagna e Brasile”.

FONTE  LA SIGNORA IN GIALLOROSSO

Da Goicoechea a Karius, quando gli errori segnano una carriera

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Tutti, sì proprio tutti, o quantomeno tutti i tifosi della Roma ieri sera avranno fatto un tuffo indietro nel passato rispensando ad uno di quei giocatori che in maglia giallorossa di certo non si è contraddistinto per delle grandi prestazioni: Mauro Goicoechea. Il malcapitato della finale diCampions League stavolta arriva direttamente dalla Germania, Loris Karius. Fisico imponente, tatuaggi in vista, biondo, insomma, uno di quelli che ultimamente è apparso più sulle pagine rosa che su quelle dei giornali calcistici. “Il punto debole del Liverpool” si diceva prima di ieri sera  e ad esser sinceri i segnali che questo avvertimento fosse fondato lo avevamo avuto già all’andata delle semifinali di Champions League quando ancora sullo 0-0, ad Anfield, un tiro apparentemente innocuo di Kolarov, quasi si insaccava dietro le spalle dell’estremo difensore dei reds, dopo una “parata” di quelle da far drizzare i capelli. In quell’occasione fu salvato dalla traversa ma ieri a salvarlo non c’è stato nulla. Prima il passaggio a porta vuota a Benzema, poi una sorta di bagher pallavolistico venuto male per il gol finale di Gareth Bale ed ecco che l’incubo diventa realtà. Il Real Madrid alza al cielo di Kiev la 13° Champions League della propria storia e una bella fetta gliela serve su di un piatto d’argento lo stesso Karius, propiziatore vero e proprio del primo e terzo gol dei blancos. Finisce in lacrime la serata del portiere, con una maglia alzata fino agli occhi per cercare di coprire il cocente dispiacere. Poi il bel gesto, questo sì. Di nuovo con il volto solcato dalle lacrime Karius si dirige sotto la fetta di pubblico deireds chiedendo scusa. I suoi tifosi lo capiscono ed ecco che piovono gli applausi. Una serata che il ragazzo, come tutti gli appasionati di calcio, non dimenticheranno mai. Errori troppo palesi e troppo importanti per passare in secondo piano e molto probabilmente una carriera di un giocatore che da ieri cambierà totalmente. Non convocato ai mondiali e con addosso i dubbi di molti che già nel corso della stagione si erano chiesti: “Ma perché il Liverpool ha puntato su di lui?”.

UN DEJA’ VU – Un déjà vu e tutto a tinte giallorosse. Mauro Goicoechea si diceva prima. Qualsiasi tifoso dellaRoma ieri sera vedendo la goffagine di Karius non avrà potuto fare a meno di tornare con la testa alla stagione 2012/13, cominciata in panchina con l’allenatore Zdenek Zeman che un po’ a sorpresa chiede alla dirigenza un portiere di fatto sconosciuto proveniente dagli uruguagi del Danubio, appunto Mauro Goicoechea. Il resto è storia, probabilmente negli ultimi dieci anni una delle stagioni più problematiche dalle parti di Trigoria. DiGoicoechea rimane ben poco se non le grandi papere. Con la Lazio in campionato, un tiro su punizione dalla lunga distanza di Candreva si insacca dopo una sorta di gesto pallavolistico dell’estremo difensore. Poi con ilCagliari il pezzo clou, cross senza pretese verso l’aria di rigore romanista ed ecco che Goicoechea si insacca il pallone nella sua porta. I sardi sbancano l’Olimpico e Zeman viene esonerato. Quella è inoltre la notte in cuiGoicoechea saluta di fatto la Roma ed anche il grande calcio. A fine stagione neanche a dirlo non viene riscattato e fa ritorno in patria al Danubio. Poi le sue tracce si perdono tra i campi della periferia calcistica. Prima in Romania all’Otelul Galati, poi in Portogallo con l’Arouca ed ora in Francia con il Tolosa, dove il classe ’88 di Montevideo guarda dalla panchina le parate del nuovo talento francese Alban Lafont, sul quale si stanno indirizzando le attenzioni di mezza Europa. Una carriera segnata dagli errori alla Roma, rimasti negli occhi di molti. A Karius si può solo augurare che dopo le papere di ieri sera, il ragazzo trovi la forza e il modo per rimettere in carreggiata la propria carriera che sicuramente rimarrà segnata da quanto accaduto nella finale diChampions League.

FONTE      INSIDEROMA.COM – L. CARUSO

Roma, ora Coric è tuo. A metà tra Modric e Pirlo

 Il talento croato è sbarcato ieri nella Capitale, firmerà fino al 2023. Per lui tanti paragoni illustri e due idoli: “Ronaldinho e Totti super”

Qualcuno continua a paragonarlo a Luka Modric, qualcun altro invece dice che è l’erede designato di Boban. Paragoni pesanti e per alcuni versi anche scomodi, magari legati solo al fatto che è croato anche lui. Ante Coric negli ultimi anni è stato inseguito da tante grandi d’Europa, ad iniziare da Real Madrid e Barcellona, ma anche da Juventus e Inter, scrive Andrea Pugliese su “La Gazzetta dello Sport“. Da ieri è di fatto il primo acquisto della nuova Roma. Sbarcato a Fiumicino nel pomeriggio, intorno alle 17.30, nei prossimi giorni sosterrà le visite mediche e firmerà il contratto che lo legherà alla Roma per le prossime cinque stagioni. L’operazione era nell’aria da un po’, da ieri è diventata di fatto pressoché ufficiale e verrà conclusa con un costo inferiore rispetto alle aspettative iniziali: 7 milioni di euro più uno (facile) di bonus.

 

Totti: ieri, oggi, sempre

Il 28 maggio del 2017 il Capitano dà l’addio al calcio dopo 25 stagioni in giallorosso. Un anno dopo Francesco è un dirigente in carriera, sempre nella Roma

Maledetto tempo. Domani sarà un anno, eppure sembra una vita che Francesco Totti ha smesso di giocare, scrive Mimmo Ferretti Il Messaggero. Un dramma sportivo per tutti; una tragedia per chi lo aveva visto e ammirato per 25 anni di fila con la maglia della Roma. Un addio struggente, che ha colpito il cuore di romanisti e non; che lasciato con un buco nello stomaco anche i suoi nemici di una vita.

 

FONTE  M. FERRETTI

Roma, attenta al Napoli: Alisson in cima alla lista di Ancelotti

Il portiere giallorosso è il sogno del nuovo tecnico azzurro. Sul brasiliano anche Real Madrid, Chelsea e Liverpool

Il Napoli inizia a prendere vita a Londra, dove Carlo Ancelotti ha cenato con Kia Joorabchian. Come riporta Gianluca Monti su “La Gazzetta dello Sport“, il tecnico ha rivelato al potente agente anglo-iraniano il portiere che è in cima alla lista dei suoi desideri: Alisson. Il numero uno della Roma ha letteralmente stregato Carletto. Non sarà facile strapparlo ai giallorossi ma il Napoli quest’estate avrà il portafogli bello gonfio e la voglia di investire su almeno un paio di calciatori di grande spessore internazionale. Alisson corrisponde all’identikit perfetto di Ancelotti, anche perché ha un ingaggio ancora abbordabile che anzi il Napoli potrebbe far lievitare.

Al netto delle altre piste che il club azzurro sta battendo da tempo (Leno, Rui Patricio, Areola e Sirigu), Alisson è il numero uno che ha in testa Ancelotti anche se c’è da battere la concorrenza nell’ordine di Real Madrid, Chelsea e Liverpool. Il Napoli non è in pole position ma è attento sul brasiliano perché sa di potersi permettere un investimento imponente che farebbe felice la Roma. De Laurentiis si è già fatto i suoi conti, aspetta che venga pagata qualche clausola (vedi Callejon) e di definire un paio di cessioni remunerative (Jorginho al City e Hamsik in Cina) per avere in tasca un gruzzoletto da circa 100 milioni, senza considerare l’ipotesi di un eventuale addio di Koulibaly.

FONTE     G. MONTI   GDS

 

Monchi inizia a trattare per il rinnovo di Florenzi

In settimana l’incontro tra il ds e il procuratore del vice-capitano. Da limare la distanza tra la richiesta e l’offerta, senza dimenticare la questione prospettive: giocherà tra i centrocampisti o come esterno alto?

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Questa è la settimana in cui inizieranno davvero le grandi manovre tra laRoma e Alessandro Florenzi per il rinnovo di contratto, scrive Andrea Pugliese su “La Gazzetta dello Sport“. Monchi ha in agenda un incontro con il procuratore del giocatore (Alessandro Lucci) per iniziare a capire come arrivare a dama. La Roma non vuole perdere il giocatore, ma gli ostacoli per la firma però ci sono e sono sostanzialmente due.

Florenzi vuole arrivare a guadagnare circa 4 milioni, magari anche tramite bonus facili. La Roma intende offrigliene 3 e bisognerà limare la distanza. Poi c’è la seconda questione, e cioè quella delle prospettive. A partire dalla prossima stagione Florenzi molto probabilmente non giocherà più come terzino destro e allora vuole capire qual è il progetto tattico che Di Francesco intende ritagliargli addosso. Andrà a finire tra i centrocampisti o si punterà su di lui come esterno alto d’attacco? Ci sarà da lavorare.

FONTE    A. PUGLIESE

 

INSIDE #Russia2018 – Girone B, Spagna e Portogallo super favorite. Il Marocco prova a crederci. Iran per la gloria

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 – Nei sorteggi del primo dicembre scorso, il Girone B è stato quello dai tratti europei più uniformi: domina, infatti, la penisola iberica con i suoi due esponenti maggiori, ovvero Spagnae Portogallo. In un raggruppamento dove le altre due forze sono rappresentate da Marocco e Iran, è inutile dire che entrambe le compagini europee partono nettamente in vantaggio per la qualificazione alla fase a eliminazione diretta della rassegna.

Dopo aver chiuso lo splendido ciclo di Vicente Del Bosque, la Spagna è ripartita dal proprio ex portiere, nonché ex tecnico del Porto, Lopetegui. In molti avevano storto la bocca quando la federazione aveva deciso di affidare la panchina a un allenatore che aveva comunque compiuto tutta la trafila come coach nelle varie selezioni giovanili spagnole: i fatti hanno palesemente dato ragione al vecchio Julen, che ha disintegrato Ventura e l’Italia nella notte di Madrid in cui capimmo realmente quale fosse la distanza da una squadra come quella delle Furie Rosse. Lopetegui può contare su una rosa qualitativamente pazzesca, che ha salutato alcune leggende degli anni scorsi (Iniesta, invece, è stato regolarmente convocato) ma ha trovato in alcunigiovani come il terzino della Real Sociedad Odriozola, i centrocampisti Asensio e Saùl Niguez delle due squadre di Madrid e Lucas Vazquez (pupillo di Monchi) in avanti delle alternativa di assoluto spessore. Basterà cotanta cifra tecnica per tornare sul tetto del mondo dopo Sudafrica 2010? Ai posteri l’ardua sentenza.

Il Portogallo di Fernando Santos, invece, dopo aver compiuto l’incredibile impresa di scrollarsi di dosso l’etichetta di ‘eterna perdente’ andando a vincere gli Europei contro la Francia padrona di casa, sembra poter contare sul giusto mix di esperienza e sfrontatezza giovanile per sorprendere ancora. Accanto alle’colonne’ Bruno Alves, Pepe, Moutinho, Quaresma e, ovviamente, CR7, infatti, si fanno spazio i talenti di ragazzi quali Raphael Guerreiro (Borussia Dortmund), Bernardo Silva (Manchester City), il milanista AndréSilva, Gelson Martins (Sporting) e Guedes (PSG). Qualora Santos riesca a trovare il giusto equilibrio tra fase difensiva e offensiva, i rosso-verdi potranno essere realmente considerati come una mina vagante pericolosa per qualunque avversario.

Dietro ai due ‘colossi’ europei, si affaccia il Marocco di Herve Renard, un tecnico non nuovo a grandi successi con nazionali africane poiché è stato in grado di condurre alla vittoria della Coppa d’Africa sia lo Zambianel 2012 che la Costa d’Avorio nel 2015. Il leader indiscusso, in campo e non, della squadra è l’ex RomaMehdi Benatia. In difesa, comunque, ci sono altri elementi interessanti: su tutti, svetta il giovanissimo esterno del Real Madrid Hakimi. Altro grande talento, forse il migliore dell’intera rosa marocchina, è quelZiyech che Monchi farebbe carte false per avere a Roma. Il fantasista dell’Ajax, dopo una stagione da assoluto protagonista in maglia biancorossa, pare ormai pronto per un top club europeo e Renard si affida soprattutto al suo estro per tentare di creare qualcosa di pericoloso davanti: la zona del campo senza dubbio più povera degli africani.

Infine la matricola Iran, allenata dall’ex assistente di Sir Alex Ferguson, nonché ex tecnico del Real Madrid post Del Bosque, Carlos Queiroz. La vera vittoria del tecnico portoghese è stata già soltanto raggiungere il Mondiale russo (secondo consecutivo: obiettivo mai centrato prima dall’Iran). L’unico elemento in rosa degno di nota pare essere Serdar Azmoun (Rubin Kazan), gigantesco centravanti in passato accostato anche ad alcune squadre di Serie A, Lazio su tutte.

FONTE      INSIDEROMA.COM – LUCIANI

La Roma è la squadra più multata del campionato

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La Roma è la squadra più multata della Serie A 2017-2018. Nell’ultima stagione il club giallorosso ha dovuto pagare 120.500 euro di multe, di cui 114mila euro per le intemperanze della sua tifoseria, 6.500 euro per quelle dei suoi tesserati (4mila per i calciatori, 2.500 per i raccattapalle). Sullo sgradevole podio, la Roma è seguita dal Napoli (€ 94.500) e dal Verona (€ 91.500). In fondo alla classifica c’è l’Udinese con 2.500 euro di multe. Questi i dati emersi dallo studio di numericalcio.it.

De Rossi: “Il prossimo passo sarà lo scudetto”

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“La Juventus è la più forte da sette anni,ma la prossima stagione noi ci conosceremo meglio e proveremo a toglierle lo scudetto dal petto”. Firmato Daniele De Rossi. Il capitano della Roma (“Non vedere più Totti in campo è stato scioccante”) si prepara a vivere – forse -, come scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, il suo ultimo campionato da calciatore giallorosso: “Il seme della vittoria per il futuro si pianta partendo dalla semifinale di Champions con il Liverpool. Spero che sia un futuro immediato, perché non mi resta tanto”, ha detto il capitano a Roma Tv.

Monchi (“Lo devo ringraziare perché si impose per farmi rimanere l’anno scorso”) ha avuto la lungimiranza nello scegliere Di Francesco: “Una decisione che aveva fatto storcere la bocca a qualcuno, ma che si è rivelata vincente”. E su Pallotta dice: “Vuole creare qualcosa di grande, ha dovuto capire cosa è Roma, spero che continui a rinforzare la squadra”.

FONTE   G. LENGUA MESSAGGERO

Su Pellegrini gli occhi di Juve, Arsenal e Barça

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La Juventus sembra essere interessata a Lorenzo Pellegrini. Secondo quanto riporta Gianluca Oddenino suLa Stampa, la Juventus è pronta ad esercitare la clausola rescissoria presente nel contratto del calciatore dellaRoma. Il valore della clausola è cresciuto da 25 a 31 milioni, visto che il classe ’96 ha giocato 27 partite con almeno 45 minuti in campo. Nonostante l’interesse di Arsenal e Barcellona, i bianconeri sembrano in vantaggio.

FONTE    G.ODDENINO