CALCIO INTERNAZIONALE Si dimette il vice di Klopp a due giorni da Roma-Liverpool

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Dimissioni in casa Liverpool. A soli due giorni dalla semifinale contro la Roma, sembrerebbe a causa di forti diverbi con l’allenatore tedesco, il vice di Klopp, Zeljko Buvac, ha rassegnato le dimissioni.Buvac aveva lavorato a fianco di Klopp per 17 anni, adesso il loro rapporto è giunto al capolinea, soprattutto dopo l’esclusione del serbo dalle ultime riunioni tecniche.

Roma, modello gol per la Champions

Nelle ultime due giornate di campionato l’attacco si è improvvisamente risvegliato. Efficace nei movimenti, più che negli interpreti

 

Di Francesco, oltre a tenersi stretto il 3° posto a 3 giornate dal traguardo (e a 6 punti dall’obiettivo Champions), può guardare più in là della classifica in campionato: le 2 vittorie contro Spal e Chievo, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, sono servite per collaudare e promuovere l’assetto da schierare mercoledì sera contro il Liverpool per tentare, nella semifinale di ritorno, il nuovo ribaltone. Le certezze, a quanto pare, sono più dei dubbi e aiutano nella preparazione della sfida più complicata. C’è solo da scegliere gli interpreti che fisicamente e, anche psicologicamente, stanno meglio.

Eusebio non ripeterà la virata tattica di Anfield, dove usò la linea a 3 per dare continuità al sistema di gioco risultato decisivo per eliminare il Barça il 10 aprile. Martedì scorso, nonostante la prova convincente contro la Spal, abbandonò il 4-3-2-1 e passò al 3-4-2-1. Che non intende, però, riproporre nel 2° match contro i Reds. La Roma propositiva vista a Ferrara e sabato all’Olimpico merita di giocarsi la Grande Chance.  La formula, con gli esterni offensivi più dentro il campo e quindi più vicini al centravanti, funziona: lo confermano le occasioni create e i gol realizzati (7, più 2 pali). La posizione di chi parte dietro alla prima punta, del resto, favorisce l’inserimento delle mezzali e dei terzini. C’è, quindi, più di una soluzione per lasciare il segno.

La novità, dopo il test di sabato, sarà il tridente pesante: Shick, Dzeko ed El Shaarawy sono pronti per cominciare anche la partita contro il Liverpool. Solo al San Paolo, il 3 marzo scorso, Di Francesco aveva visto festeggiare contemporaneamente le 3 punte titolari: contro il Napoli segnarono Under, Dzeko (doppietta) e Perotti. Contro il Chievo, ancora 4 gol dal trio offensivo: Schick, Dzeko (altre 2 reti) ed El Shaarawy. Eusebio, in questo finale di stagione, si fida di loro.

FONTE      Ugo Trani

Alisson e la porta di casa: serve la sesta blindatura

Non sarebbe sufficiente per arrivare a Kiev, ma darebbe un cospicuo margine di probabilità di riuscirci

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Parliamo di Champions. La porta di Alisson all’Olimpico é ancora imbattuta: cinque partite, zero gol al passivo. Nonostante alle pendici di Monte Mario, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero,  si siano via via presentati, tra gli altri,Griezmann, Suarez e Messi. Non v’è dubbio che riuscire a centrare il sesto clean sheet di fila in casa aiuterebbe, e non poco, a coltivare il sogno di eliminare in rimonta anche il Liverpool.

Non sarebbe sufficiente per arrivare a Kiev, ma darebbe un cospicuo margine di probabilità di riuscirci. La Roma, mercoledì sera, sarà chiamata a produrre (almeno) tre gol senza subirne alcuno per annullare la tremenda notte di Anfield e continuare il viaggio verso la finale.

Impresa a dir poco complicata, ma la stessa cosa si diceva prima dell’appuntamento romano con il Barcellona. Quello sbrigato da Alisson con un ng in pagella, per gran merito dei suoi compagni. Contro il Chievo la parata di Alisson sul rigore di Inglese ha dato nuova forza alla Roma, a segno per altre due volte con l’uomo in meno.

 

Segnali che vanno colti e ricondotti direttamente alla figura di Sant’Alisson da Novo Hamburgo, il protettore della Roma. Uno che in stagione non ha saltato neppure un minuto di campionato e di Champions, dando sistematicamente fiducia e forza alla sua squadra. Arriva Salah, un vecchio amico, ma non c’è (più) spazio per  il sogno di eliminare in rimonta anche il Liverpool.

FONTE        Mimmo Ferretti

 

La partita dei tifosi. Fischi al patron, ma coi Reds “si può fare”

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 – “Odio Liverpool” cantato per tutta la partita. E i cori contro Pallotta, con i fischi degli altri settori. Il sabato della Curva Sud non risparmia il presidente della Roma e si proietta alla sfida di mercoledì, al ritorno di una semifinale che si respira allo stadio Olimpico anche contro il Chievo. E infatti, nella serata post gara, arriva un comunicato congiunto da parte della Sud, firmato “I tifosi della Roma tutti”. All’interno l’esortazione a “Portare allo stadio la tua sciarpa, la tua bandiera, coloriamo ogni spazio. Porta la tua voce, la curva inizia il coro, le tribune e distinti lo seguono, provarci non costa nulla, mentre arrendersi costa la dignità. Forza Roma, si può fare”. Un passaggio del lungo comunicato diramato, a sottolineare quanto i tifosi credano nell’impresa di raggiungere la finale di Champions.

FONTE      LA REPUBBLICA – FERRAZZA 

 

Ma il futuro deve arrivare dal campionato: Talisca e Veretout già nel mirino

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MONCHI

 – I sogni non si possono fermare ed è giusto farlo anche per la partita contro il Liverpool, ma la realtà e il pane quotidiano della Roma rimane la Serie A ed in particolare la qualificazione alla prossima Champions. Una grande squadra si costruisce con la continuità e l’anno prossimo per la Roma potrebbe essere quello della consacrazione. In Serie A rimangono tre partite, due trasferte con Cagliari e Sassuolo e la sfida casalinga contro la Juventus, tutte partite non facili. Monchi sta già lavorando per la Roma del futuro e dalla Turchia fanno sapere di un interessamento per Anderson Taliscon del Besiktas ma di proprietà del Benfica, club con in quale i giallorossi avrebbero già un accordo. Monchi guarda anche verso la Fiorentina ed in particolare Milenkovic e Veretout, che possono far riposare la coppia Manolas-Fazio e Nainggolan. Il sogno resta Ceballos del Real Madrid.

FONTE       IL CORRIERE DELLA SERA 

Roma-Chievo, le pagelle dei quotidiani: Dzeko superstar, Schick cattivo come mai. Male Jesus

Il bosniaco ha sempre più fame, il ceco cresce sempre di più: ora l’intesa funziona. A centrocampo bene Pellegrini “da manuale” e l’”immarcabile” Nainggolan. Voti alti per Alisson, autore della parata sul rigore di Inglese

 

Dopo la sconfitta di Liverpool, la Roma torna a volare: nel primo anticipo della 35esima giornata di Serie A, i giallorossi hanno battuto per 4-1 il Chievo Veronadi Maran, blindando il terzo posto e salendo a +4 sull’Inter. Ad eccezione di Juan Jesus (rosso per lui e rigore per i veneti per un fallo in area su Inglese), tutta la squadra è ben al di sopra della sufficienza. Migliore in campo bomber Dzeko, seguito a ruota dai due compagni di reparto Schick (“Cattivo come mai“) ed El Shaarawy (“Ottima prestazione fatta di mille iniziative“). A centrocampo bene Pellegrini “da manuale” e l’”immarcabile” Nainggolan (“Sprizza energia da tutti i pori“), bene anche la difesa. Da sottolineare la prestazione di Alisson, autore della parata sul rigore di Inglese che blinda la vittoria.

Ecco le pagelle dei principali quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT (a cura di A. Pugliese)
Alisson 7; Peres 6,5, Fazio 6,5, Jesus 5, Kolarov 7; Lo. Pellegrini 6,5 (34’ st Gonalons s.v.), De Rossi 6,5, Nainggolan 7,5; Schick 7 (15’ st Manolas 6), Dzeko 8 (39’ st Gerson s.v.), El Shaarawy 7,5. All.: Di Francesco 7

IL MESSAGGERO (a cura di A. Angeloni)
Alisson 7,5; Peres 6,5, Fazio 7, Jesus 4, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 7 (34’ st Gonalons s.v.), De Rossi 6,5, Nainggolan 7,5; Schick 7,5 (15’ st Manolas 6), Dzeko 8 (39’ st Gerson s.v.), El Shaarawy 8. All.: Di Francesco 7,5

CORRIERE DELLA SERA (a cura di L. Valdiserri)
Alisson 8; Peres 6,5, Fazio 7, Jesus 4,5, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 7,5 (34’ st Gonalons s.v.), De Rossi 6,5, Nainggolan 7,5; Schick 7,5 (15’ st Manolas 6), Dzeko 8 (39’ st Gerson s.v.), El Shaarawy 8. All.: Di Francesco 8

LA REPUBBLICA (a cura di M. Pinci)
Alisson 7; Peres 6, Fazio 6,5, Jesus 5,5, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 6,5 (34’ st Gonalons s.v.), De Rossi 7, Nainggolan 7; Schick 7 (15’ st Manolas 6,5), Dzeko 7,5 (39’ st Gerson s.v.), El Shaarawy 7

IL TEMPO
Alisson 7,5; Peres 6,5, Fazio 7, Jesus 5, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 6,5 (34’ st Gonalons 5,5), De Rossi 6,5, Nainggolan 7,5; Schick 7 (15’ st Manolas 6), Dzeko 8 (39’ st Gerson s.v.), El Shaarawy 6,5

IL CORRIERE DELLO SPORT (a cura di R. Maida)
Alisson 7; Peres 6,5, Fazio 6,5, Jesus 5, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 6,5 (34’ st Gonalons s.v.), De Rossi 6, Nainggolan 7; Schick 7 (15’ st Manolas 6,5), Dzeko 7,5 (39’ st Gerson s.v.), El Shaarawy 7. All.: Di Francesco 7

«Uno stadio tutto giallorosso»

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 – Prima la protesta di alcuni gruppi organizzati, i cori contro Pallotta(fischiati) e quell’«odio Liverpool» che non fa bene al calcio, poi una lettera a cuore aperto per trasmettere alla squadra la voglia di crederci. La Curva Sud manda un messaggio di speranza in vista di Roma-Liverpool, un gesto non esattamente abitudinale (si è esposta giusto per qualche derby in passato): «Non abbiamo nulla da perdere, abbiamo nuovamente bisogno di una rimonta. Davanti agli occhi c’è ancora la gioia della partita contro il Barcellona, levatevela, perché non basterà a passare il turno. Mercoledì porta allo stadio la tua sciarpa, la tua bandiera, ciò che più ti appartiene da Romanista. Solo cantando e tirando fuori tutto ciò che hai dentro potrai davvero far parte di quegli 11 ragazzi in campo. Il sogno devono venire a togliercelo dall emani, perché noi saremo lì a proteggerlo, in tanti, in tutti, con chi vuole crederci. Provarci non costa nulla, arrendersi costa la dignità, perché se noi non siamo abituati a certi palcoscenici, loro non sono abituati all’amore di Roma. Forza Roma, si può fare».

FONTE       IL TEMPO – MENGHI

 

Di Francesco: «E ora crediamo nella rimonta»

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IL TEMPO – MENGHI – «Prima di tutto crederci» è lo slogan di Di Francesco per il Liverpool, ma ad accompagnare la Roma verso il sogno finale ci sono anche una serie di frasi motivazionali con cui Monchi ha voluto arredare lo spogliatoio giallorosso: «Non dico che sarà facile, ma sono certo che ne varrà la pena» è una delle scritte che dal 70’ del match col Chievo sono comparse sopra le sedute dei giocatori e sulla strada per arrivarci. Le hanno lette, imparate a memoria e le ripeteranno oggi alle 11 a Trigoria mentre cominceranno a preparare la sfida dell’anno, da affrontare senza Perotti e Defrel, forse pure senza Strootman, perché il colpo al costato è stato duro e rischia di non farcela. Il tecnico hafatto ieri le prove generali della squadra che potrà vedersela coi Reds mercoledì, anche El Shaarawy e Pellegrinihanno possibilità di esserci dal 1’: «Ho 4 attaccanti a disposizione, 3 giocheranno. Schick è una soluzione che posso attuare sia col 4-3-3 sia col 4-2-3-1 in questo momento». In ogni caso sarà difesa a 4 e la formazione è quasi fatta. C’è da lavorare piuttosto sull’atteggiamento: «Vogliamo fare una partita aggressiva, non possiamo stare sotto la nostra traversa, già ci siamo stati troppo all’andata. Mi auguro di ricevere lo stesso applauso dell’altra volta, possiamo fare qualcosa di importante. La tattica va a morire quando mancano certe letture. Per competere in Europa devi avere fisicità e noi siamo stati inferiori a loro, per poterla ribaltare dobbiamo almeno pareggiarli sotto quel punto di vista». E la Roma ha dimostrato di essere in forma: «La condizione della squadra è eccellente, la consapevolezza che stiamo bene dobbiamo riportarla in campo. Non guardiamo quello che è stato, guardiamo avanti. A volte si perde la bussola, dobbiamo crescere in questo, non ci dobbiamo intimorire, abbiamo fatto vedere di poter essere competitivi con loro: crediamoci». 

FONTE        IL TEMPO – MENGHI

Prove di Liverpool

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 – Prove tecniche di Livepool. E non solo perché la colonna sonora del pomeriggio è quell’«odio Liverpool, odio Liverpool, odio Liverpool» cantato a ripetizione dalla Curva Sud. Ma anche perché,guarda caso, all’Olimpico contro il modesto Chievo di Maran, finisce proprio con quel 4-1 che i tifosi romanisti sognano per ribaltare, mercoledì sera sempre nello stadio di casa, quella maledetta semifinale d’andata chiusa ad Anfield sul 5-2 per i Reds. Torna la Champions, ma soprattutto arriva la partita più importante della stagione giallorossa, quella per la quale vale la pena di rinunciare a qualcosa. Eppure Di Francesco, che stupido non è, sapeva benissimo quanto fosse importante vincere la sfida contro il Chievo e ha risparmiato poco o nulla: tranne gli acciaccati Perotti e Strootman, che molto probabilmente non recupereranno per la gara di mercoledì sera, gli unici assenti dal 1’ sono Florenzi, Manolas e Under. Perché sì, quella contro il Liverpool è la partita della vita, ma arrivare in fondo tra le prime quattro quest’anno fa davvero tuttala differenza del mondo. Così con il successo di ieri la Roma non solo diventa terza da sola aspettando la replica della Lazio impiegata oggi a Torino,ma mette anche carburante mentale per un gruppo che dovrà mettere dentro tutto quello che ha per ribaltare quel dolorosissimo 5-2. Lo ha già fatto contro il Barcellona, in una notte magica che però inevitabilmente toglierà qualcosa proprio a quella che andrà in scena tra tre giorni. Perché c’è già chi, sbagliando, dà tutto per scontato non considerando che quella contro il Liverpool sarà tutta un’alta partita. La gara di ieri invece sarebbe stata una formalità se dopo il 2-0 (gran gol in avvio di Schick che realizzala sua terza rete in giallorosso e raddoppio di Dzeko), Juan non avesse commesso in fallo da rigore che ha rischiato di riaprire tutto. Ma lì, tra i pali, c’è Alisson: para il penalty concesso dal pessimo Calvarese (peggiore in campo) e calciato da Inglese (altra coincidenza) e tiene in corsa i suoi rimasti in dieci per il rosso a Jesus. Di Francesco cambia, mette Manolas per Schick e la Roma non si ferma. El Shaarawy e il secondo gol di Dzeko chiudono la pratica prima della rete di Inglese che interessa solo agli amanti del tabellino. E ora il Liverpool con un po’ di serenità in più visto il ko dell’Inter ora 4 punti più sotto. Il che vuol dire che a Di Francesco bastano 6 punti per centrare l’obiettivo stagionale. Il resto rientra nella categoria «SOGNI».

FONTE        IL TEMPO – CARMELLINI

ANTONIO FELICI

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ANTONIO FELICI

#RomaChievo La Roma si prepara per la gara col Liverpool travolgendo il Chievo e consolidando la terza posizione. Opportunamente catechizzati da Di Francesco i giallorossi hanno affrontato il match con serietà mettendo subito sotto il Chievo. Alla fine del primo tempo poteva essere già tutto chiuso se, oltre ai due gol, non ci fossero stati due pali e un bel gol di El Shaarawy non fosse stato annullato con decisione dubbia del Var. Nella ripresa le cose avrebbero potuto complicarsi dopo l’espulsione di Juan Jesus e il conseguente rigore. Ci ha pensato il solito Alisson a risolvere la pratica. In inferiorità numerica la Roma se possibile gioca anche meglio e chiude il match con altri due splendidi gol. Grande prestazione di tutto il fronte d’attacco. Di Dzeko ormai abbiamo detto tutto. Scintillante il Faraone. Molto incoraggiante la prestazione di Schick, premiata dal gol: il ceco comincia ad imparare i movimenti da centravanti, anche se parte dalla fascia. Adesso incrociamo le dita e speriamo nel secondo miracolo.

La Roma vola, poker al Chievo (4-1): Schick-Dzeko, che coppia! –

La Roma è diventata grande anche con le piccole. Archiviato il discorso campionato per un’altra giornata, ora testa al Liverpool per entrare nella storia

 

Questa Roma è grande anche con le piccole. Concentrati esclusivamente sull’impegno di campionato, i giallorossi hanno dominato la partita anche dopo l’espulsione di Jesus. Nel primo tempo le reti di Schick e Dzeko, poi il rigore parato da un super Alisson ad inizio ripresa, infine la rete di El Shaarawy e il 4 a 0 del bosniaco. Mentalità vincente, concretezza e qualità: la squadra cresce partita dopo partita. Mercoledì la Champions, un’altra notte di sogni di rimonte. Con questa Roma si può sperare.

SCHICK – Sono bastati nove minuti alla Roma per segnare il gol del vantaggio. Ritmi bassi, poca intensità in mezzo al campo – complice anche il caldo dell’Olimpico – ma manovra fluida della squadra di Di Francesco che è andata a segno con Schick, alla sua terza rete in stagione. Cross al centro di Kolarov, e piattone al volo del ceco che ha battuto facilmente Sorrentino. L’incrocio dei pali di Castro sullo 0 a 0 è stato l’unico brivido clivense, poi solo una Roma pericolosa e molto sfortunata.

PALI E DZEKO – Perché nel primo tempo sono ben due i pali colpiti dai padroni di casa, prima con Fazio su colpo di testa, poi con il tiro a giro di El Shaarawy. Sono in tutto ventidue i legni colpiti dai giallorossi in questo campionato, raggiunta la ‘capolista’ Inter. Pratica chiusa al quarantesimo minuto: stesso schema del primo gol, ma con interpreti diversi. Quindicesimo gol in campionato di Edin Dzeko, che ha sfruttato il crosso perfetto di Kolarov (tra i migliori in campo) per anticipare il proprio marcatore e battere Sorrentino, oggi a secco di miracoli e parate eccezionali.

ROSSO JESUS, PARA ALISSON – Il canovaccio del secondo tempo sarebbe potuto essere completamente diverso rispetto al primo se Alisson non avesse parato il suo primo rigore con la maglia giallorossa. Al 57’ il Chievo ha infatti approfittato dell’unica distrazione difensiva per affondare in area di rigore: Jesus ha bloccato l’azione da gol commettendo però fallo da ultimo uomo: rosso per il brasiliano e calcio di rigore decretato da Calvarese. Buon calcio di Inglese, grande intervento però del portiere giallorosso che ha scatenato l’ovazione dell’intero Olimpico.

ELSHA – DZEKO La reazione della Roma all’uomo in meno è stata da grande squadra. Giallorossi compatti e che alla prima occasione hanno sfruttato le ripartenze e la giornata sì di El Shaarawy. Un grande gol del Faraone al 65’ che partendo da centrocampo è riuscire ad avanzare, smarcandosi poi dall’ultimo uomo e battendo Sorrentino. Capolavoro dell’attaccante, tanto quanto il gol del 4 a 0 firmato da Dzeko due minuti dopo. Gran tiro a giro del bosniaco dal limite dell’area di rigore e partita messa in cassaforte. Per il Chievo solo la soddisfazione del gol Inglese, a due dalla fine, con un colpo di testa in area di rigore.

SPERANZA – Il discorso campionato si è chiuso per un’altra giornata, aspettando gli impegni dell’Inter e della Lazio. Ora si è riaprto quello Champions. La Roma cresce partita dopo partita, per mentalità, qualità e cinismo. Contro il Liverpool servirà un’altra notte ‘di sogni di coppe e di campioni”, un’altra rimonta in stile Barça. Con questa Roma si può sperare. In ogni caso sarebbero applausi.

FONTE                Jacopo Aliprandi,                   Luca Benincasa Stagni

Roma-Chievo, nono assist stagionale per Kolarov: eguagliato il record personale

Il serbo ha assistito i compagni 7 volte in Serie A e 2 in Champions. Così bene solo con City nella stagione 2013/14

Aleksander Kolarov re degli assist. Grazie al suo cross la Romaha raddoppiato nel primo tempo, mettendo in discesa la partita col Chievo. Quello servito a Dzeko, secondo i dati forniti da Opta, è il settimo assist del suo campionato, nono della stagione se si sommano i due in Champions. Eguagliato il suo record personale, registrato col Manchester City nella stagione 2013/14. In Serie A è il miglior difensore in questa speciale classifica.

FONTE      FORZAROMA.INFO

Roma vs Chievo Verona – Le Formazioni Ufficiali – Gioca De Rossi con Pellegrini a centrocampo. Dzeko unica punta nel tridente

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– Tutto pronto per la 35a giornata di campionato che vedrà laRoma impegnata nel match contro il Chievo Verona, l’impegno arriva tra le due sfide contro il Liverpool con il match di Anfield che ha restituito Strootman e Perotti non al meglio. Di Francesco non ammette cali di tensione e l’ha fatto capire chiaramente nella conferenza stampa pre-match di ieri. Giocano Pellegrini, Gonalons ed El Shaarawy. Dietro riposa Florenzi con Peres che verrà schierato a destra. In avanti Dzeko sarà titolare, unico dubbio del trainer abruzzese è chi schierare tra Schick e Under con il primo leggermente favorito sul talento turco.

PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (4-3-3): 1 Alisson; 25 Peres, 20 Fazio, 44 Manolas, 11 Kolarov; 7 Pellegrini, 16 De Rossi, 4 Nainggolan; 14 Schick, 9 Dzeko, 92 El Shaarawy.
A disp.: 28 Skorupski, 18 Lobont, 24 Florenzi, 11 Kolarov, 5 Jesus, 33 Silva, 13 Capradossi, 30 Gerson, 21 Gonalons, 48 Antonucci, 17 Ünder
All.: Di Francesco

INDISPONIBILI | 26 Karsdorp 23 Defrel Perotti  Strootman  – DIFFIDATI | 5 Jesus, 6 Strootman –SQUALIFICATI | Bessuno

CHIEVO (4-4-2): 70 Sorrentino; 29 Cacciatore, 14 Bani, 40 Tomovic, 2 Jaroszynski; 56 Hetemaj, 4 Rigoni, 8 Radovanovic, 17 Giaccherini; 9 Stepinski, 45 Inglese.
A disp.: 90 Seculin, 98 Confente, 12 Cesar, 3 Dainelli, 5 Gamberini, 18 Gobbi 19 Castro, 10 Gaudino, 27 Depaoli, 23 Birsa, 77 Bastien, 31 Pellissier, 11 Leris, 20 Pucciarelli.
All.: Maran

INDISPONIBILI | Nessuno – DIFFIDATI | 97 Depaoli, 8 Radovanovic – SQUALIFICATI | Nessuno

Arbitro | Calvarese  (sez. Teramo)
Assistenti | Fiorito – Zappatore
IV | Baroni 
VAR | Manganiello
AVAR | Di Liberatore

Roma-Liverpool sorvegliata speciale

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 – Massima attenzione. Dentro, ma soprattutto fuori dallo stadio. Il piano sicurezza di Roma-Liverpool è stato varato ieri mattina al Viminale: con le autorità italiane e e britanniche, c’erano anche i rappresentanti di Uefa, Federcalcio e dei due club. Il primo punto all’ordine del giorno è quello dell’afflusso alla zona dello stadio: monitorare tutti i movimenti dei cinquemila tifosi inglesi, quelli che arriveranno e ripartiranno in giornata con i voli charter di Fiumicino e Ciampino, ma anche e soprattutto di chi sbarcherà già il giorno prima. «Nel corso della riunione – ha spiegato il comunicato diffuso alla fine del vertice – sono stati condivisi utili elementi di conoscenza in ordine alla trasferta dei tifosi del Liverpool e sono stati forniti ulteriori dettagli dei voli che saranno utilizzati e degli aeroporti interessati all’arrivo dei supporter dei Reds, che giungeranno non solo nella capitale ma anche in altre città del Paese». È uno dei punti di maggiore attenzione: la possibilità che gli arrivi di alcuni tifosi inglesi avvengano fuori dai circuiti organizzati.

NIENTE ALCOL Il meeting point degli inglesi è fissato come sempre a piazzale delle Canestre, nel cuore di Villa Borghese, per raggiungere con le navette dell’Atac lo stadio Olimpico. Ma l’attenzione sarà massima in tutte le zone a più alta criticità, quelle intorno all’Olimpico, ma anche nel centro storico, dove entrerà in vigore dalle 19 del primo maggio alle 7 del 3 il divieto di vendita di alcol. I gravissimi incidenti prima della partita dell’andata, per i quali andranno a processo il 24 maggio due degli ultrà romanisti arrestati (in isolamento nel carcere di Liverpool per evitare «contatti» con i detenuti inglesi), hanno comunque convinto diversi titolari di pub romani, impauriti dalla situazione, a non aprire i locali.

LA TELEFONATA La speranza è che il 2 maggio sia ricordato per una partita di calcio e per un pensiero collettivo di tutto lo stadio per Sean Cox e la sua famiglia, il tifoso del Liverpool che lotta ancora fra la vita e la morte dopo l’aggressione subita da un gruppo di ultrà romanisti. Intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi ha telefonato al sindaco di Liverpool Joe Anderson per avere le ultime notizie sulle condizioni di Cox e per invitare il primo cittadino inglese a Roma. Mentre continua la raccolta di fondi per aiutare la famiglia del tifoso irlandese, alla quale stanno partecipando anche diversi tifosi romanisti.

I 50 HOOLIGANS Le forze di polizia, con la collaborazione dei due club, si stanno scambiando tutte le informazioni. Anche per seguire i soggetti più a rischio, in particolare quei 50 hooligans che vengono ritenuti «molto pericolosi». L’area di stretta sorveglianza sarà particolarmente estesa, per evitare che anche piccoli gruppi delle tifoserie possano venire a contatto, per esempio al ponte della Musica o nel piazzale del ministero degli Esteri alla Farnesina. Sono state individuati dei punti di aggregazione che saranno monitorati in maniera speciale. Quanto all’interno dello stadio, i tifosi del Liverpool prenderanno posto nei Distinti Nord e in 300 anche in Tribuna Monte Mario.

UEFA E LIVERPOOL Al termine dell’illustrazione delle misure di sicurezza, l’Uefa e il Liverpool hanno manifestato «apprezzamento» per il piano. D’altronde la presenza dell’organismo calcistico europeo, che prenderà probabilmente le sue decisioni in merito alla partita dell’andata soltanto dopo l’appuntamento del ritorno, dice chiaramente che Roma «giocherà» una partita anche fuori dal campo. Quella della sicurezza e dell’accoglienza. Una partita che non si può perdere.

FONTE              GAZZETTA DELLO SPORT – PICCIONI 

 

Di Francesco sveglia la Roma: «Chi non ci crede stia a casa»

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 – Se la Roma avrà la grinta sfoderata da Eusebio Di Francesco in conferenza stampa, oggi non avrà problemi contro il Chievo (all’Olimpico, ore 18): «Pensiamo a vincere, dobbiamo trattare questa gara come se fosse una semifinale. Poi, contro il Liverpool, servirà grande cattiveria agonistica. Chi non ci crede, resti a casa. Ma non ne voglio parlare più, altrimenti mi incazzo». È la prima parolaccia pubblica da quando è a Roma. Un segnale anche questo.

Non è semplice gestire due partite così ravvicinate, così diverse ma entrambe importanti. La volata per il 3° e il 4° posto con Lazio e Inter continua, con in palio il grande premio della partecipazione alla prossima Champions. Un pozzo d’oro: questa edizione ha già portato 91 milioni di euro nelle casse giallorosse.

Necessario il turnover per non perdere posti in campionato e per provare mercoledì sera il miracolo bis, questa volta contro il Liverpool. L’importante è fare le scelte giuste e, punzecchiato dalle critiche del dopo-Anfield, il tecnico abruzzese ha replicato con l’ironia: «Non so se le scelte che ci hanno portato in semifinale di Champions sono state quelle giuste, magari era meglio fermarsi prima».

Sicuro il ritorno alla difesa a 4; non convocati Strootman e Perotti (più lungo lo stop dell’argentino); Schick e El Shaarawy sicuri in attacco, il ballottaggio è tra Dzeko e Under; De Rossi potrebbe giocare stasera e Gonalons mercoledì.

La sfida al Liverpool è diventata, prima di tutto, un problema di ordine pubblico e non è un caso che la sindaca Raggi abbia telefonato al collega di Liverpool e che il presidente giallorosso Pallotta sarà a Roma da domani.

Ieri il Prefetto ha deciso il divieto di alcol per 36 ore, fra il primo e il 3 maggio, in tutto il centro città e verso l’Olimpico. Al Viminale c’è stato un tavolo tecnico per stabilire le misure di sicurezza necessarie in vista del match. Hanno preso parte all’incontro vertici della Pubblica Sicurezza, della Questura, di Roma e Liverpool, dell’Uefa, della Figc e della polizia britannica (c’era anche il viceconsole). A tutti i tifosi del Liverpool sarà distribuita una guida su cosa fare e cosa non fare, con i posti più sicuri e le indicazioni per raggiungere lo stadio scortati. Il Liverpool si allenerà a Formello, ospitato dalla Lazio, mercoledì (prima della partita) e giovedì mattina (prima del ritorno a casa). Un «gemellaggio» che non contribuirà ad abbassare i toni..

FONTE        CORRIERE DELLA SERA – VALDISERRI 

Monchi parla ma non lo sento

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MONCHI

– Riavvolgiamo il nastro e guardiamo in faccia la realtà: siamo quasi alla fine delcampionato, siamo al terzo posto e con un punto di vantaggio e due inseguitrici alle spalle, Lazio e Inter.

Roma- Chievo vale quanto Roma-Liverpool di mercoledì prossimo e le altre tre che mancano prima della fine, perché ogni punto perso ci allontanerebbe dalla Champions dell’anno prossimo.

Siamo naturalmente ottimisti, ma ci è capitato troppe volte di vedere in una sola settimana la Roma nella polvere due volte. La memoria è una brutta bestia e ci fa tornare in mente il ciclo terribile di Lazio e Lione. Non vogliamo che si ripeta, perché siamo convinti che la Roma di Eusebio Di Francesco sia in grado di mantenere un livello di qualità alto, a prescindere dagli episodi.

In ogni caso, la notte di Anfield non si archivia facilmente. Ho ancora incubi terribili e penso che ogni romanista, anche in campo, li ha avuti. Avevamo dimenticato la maledizione di Mohamed Salah: pensate, il Dio del calcio, negli anni dell’addio di un insostituibile FrancescoTotti, ci aveva regalato un mezzo Leo Messi. A noi, solo a noi.

Lo abbiamo dato via per un pugno di lenticchie e ad Anfield, dopo la sua seconda magia (non siamo neppure riusciti a fargli fallo), siamo tutti impazziti. Tutti, anche gli arbitri, che non hanno visto il fuorigioco sul terzo gol. Durissimo, il mio incubo, però, è costante e peggiore: vedo parlare il ds Monchi e non riesco a sentire cosa dice. Il dottore mi ha detto : “Lo hai spento, non c’è niente da fare”. Spero che una vittoria oggi pomeriggio all’Olimpico contro il Chievo che improvvisamente ha bisogno disperato di punti per evitare la retrocessione, una a Cagliari e contro la Juventus mi facciano tornare l’udito. A mercoledì, penso stasera. Forse.

FONTE       IL MESSAGGERO – LIGUORI