E su Prosperetti balla il progetto stadio. L’eventuale rinvio a giudizio del sovrintendente metterebbe in difficoltà l’iter

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Secondo gli investigatori avrebbe stretto un patto con Luca Parnasi per favorire Desideri un suo amico architetto

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“Basta che lui rimane là, perché se se ne va”. Il lui è Francesco Prosperettititolare della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, ufficio del Ministero Beni Culturali, uomo chiave e determinante per l’archiviazione della richiesta di vincolo sulle tribune dell’ippodromo di Tor di Valle, come riporta Leggo.

Indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità, secondo gli investigatori Prosperetti avrebbe stretto un patto con Luca Parnasi per favorire Desideri un suo amico architetto. Il quale avrebbe dovuto ottenere un incarico professionale di progettazione della ricollocazione e ricostruzione di una campana strutturale dell’ex ippodromo. Ciò avrebbe dovuto fruttare 200mila euro, solo in parte corrisposti allo stesso Desideri. Il denaro doveva servire per richiedere l’archiviazione della proposta di apposizione del vincolo paesaggistico.

FONTE   LEGGO

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La squadra di Difra non sa più correre. Solo Nzonzi e Perotti tra i “maratoneti”

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Nella classifica individuale il francese è il primo giallorosso ma con 11,227 km è 17esimo. Meglio di lui l’ex Strootman
11,569 km in una sola gara

 

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La Roma non corre. Non a sufficienza, quantomeno, per superare i suoi avversari. Come riporta “La Repubblica”, i dati inchiodano la squadra di Di Francesco, che cerca di scoprire la propria identità tra le problematiche emerse in corsa. La Roma, sia nella classifica individuale sia in quella collettiva, è molto in basso come media di chilometri percorsi: il primo giallorosso che si incontra è Nzonzi, piazzato al diciassettesimo posto (11,227 chilometri), e criticato perché troppo lento dalla stampa e dai tifosi. E fa strano pensare che il secondo è Perotti, alla posizione numero 33 (10,916), attaccante che a causa degli infortuni, da inizio stagione ha giocato pochissimo (solamente 98’ in campionato). Ma il dato che più accende i riflettori sullo scarso dinamismo atletico è quello che vede un ex giallorosso, Strootman, all’ottavo posto, essendogli bastato giocare solamente la prima di campionato a Torino per risultare ancora il migliore: 11,569 chilometri percorsi.

FONTE    (F. Ferrazza)

La partita Napoli-Roma: El Shaarawy c’è, il VAR no….

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Il Faraone segna la rete (terza in campionato) che ci ha illuso fino al novantesimo, ma la tecnologia non è intervenuta per evidenziare un fallo su Dzeko in area azzurra

Un Faraone e il o la Var, fate voi. Anzi no perché se fanno loro, meglio evitare. È la sintesi della gara del San Paolo. Sia chiaro: il Napoli, soprattutto nel secondo tempo, ha giocato a una porta, il pareggio alla scadere non si può definire una beffa, ci sta. Ma se vale il concetto del ci sta, allora ci deve stare tutto. Compreso l’utilizzo della tecnologia in occasione di una spinta in area di rigore del Napoli con Dzeko lanciato a rete, roba che l’arbitro Massa, quello che ci definiscono il numero uno del futuro (speriamo migliori, altrimenti siamo messi male), ha trasformato in un’ammonizione per simulazione al centravanti bosniaco. Ribadiamo: il pareggio del Napoli ci sta tutto, ma ci stava pure quel calcio di rigore. Perché se nel turno precedente era stato dato il penalty alla Spal, all’Olimpico, quello di ieri sera al San Paolo lo era ancora di più. E ci piacerebbe che ai giallorossi venisse dato quello che gli spetta. Poi se gli altri, chiunque essi siano, ce ne fanno cinque, applaudiamo (si fa per dire). Eppure il Var era stato ripristinato dopo che la partita era cominciata con qualche minuto di ritardo perché la tecnologia era andata in tilt. Dopo si era sistemato tutto, come hanno confermato i telecronisti, ma evidentemente non per la Roma perché a velocità normale si vede la spinta di Albiol su Dzeko e sarebbe stato sufficiente rivedere le immagini per rendersi conto che Massa aveva preso una decisione totalmente sbagliata.

La notte di Stephan

In quel momento la Roma era in vantaggio e a Var regolare quell’episodio poteva dare un senso completamente diverso a tutta la partita. I giallorossi erano passati in vantaggio con una rete di El Shaarawy (pallone entrato e per fortuna che lì la tecnologia ha dato una mano a Massa) che aveva sfruttato un assist di Under. Un gol che poteva essere di una pesantezza enorme se fosse stato difeso fino al fischio finale. E avrebbe dato ancora maggior merito al Faraone anche ieri sera protagonista di una buonissima partita, nel segno di una continuità che in passato non è stata mai il suo forte. Complici gli infortuni di Perotti e la carta d’identità di un Kluivert non ancora da… Barcellona, Di Francesco a El Shaarawy gli sta dando una fiducia che il ragazzo sta dimostrando di meritare. Con la rete di ieri sera al San Paolo, è arrivato a quota tre in campionato, capocannonieri dei giallorossi in Italia. Non segnava in trasferta dal marzo scorso quando sbloccò il risultato sul campo del Crotone. Ma al di là delle reti, quello che sta convincendo del Faraone è il rendimento di un giocatore che ora è a tutto campo. Nel senso che è capace sì di fare la fase offensiva, quella per lui non è mai stato un problema insormontabile, ma anche quella difensiva con un’abnegazione e disciplina tattica che fino a poco tempo non appartenevano al suo dna.

Regalo di compleanno

A Napoli il Faraone si è fatto il regalo di compleanno con ventiquattro ore di ritardo. Ecco, ha soffiato su ventisei candeline. Perché magari qualcuno, considerando che il ragazzo è in copertina ormai da parecchi anni, può pensare che El Shaarawy sia un giocatore che sia arrivato al top delle sue possibilità. Invece ha ancora margini di miglioramento importanti, potendo contare su una tecnica naturale che hanno pochi, una fisicità che sta migliorando e un senso tattico che sta migliorando partita dopo partita, cominciando a certificare una continuità di rendimento che gli era sempre stata negata. Anche perché se non giochi con continuità, come fai a trovarla la continuità? Ora il faraone è il titolare della fascia sinistra, aveva bisogno di continuità, la sta trovando in presenze e rendimento, deve solo convincersi che il meglio della sua carriera deve ancora arrivare. Se poi, ieri sera, al San Paolo, il Var fosse stato utilizzato come andrebbe, avrebbe pure segnato il gol partita. Sarà per la prossima.

FONTE   P. TORRI

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Rivoluzione Real Madrid, ecco come giocherebbe con Conte

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L’ex manager del Chelsea ha già un’intesa con Florentino Perez e vorrebbe provare a riproporre la difesa a tre anche in Spagna

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Nel secondo tempo di Barcellona-Real Madrid, una mossa di Julen Lopetegui stava per rimettere in piedi una partita che dopo il primo tempo sembrava ormai spacciata. Il passaggio alla difesa a tre ha infatti portato al gol del momentaneo 2-1 di Marcelo e al clamoroso palo di Modric che avrebbe potuto portare la gara sul 2-2. Un segnale di rinascita che, tuttavia, non è bastato per impedire al Barça di prendere il largo nell’ultimo quarto d’ora e di chiudere la gara con un 5-1 decisamente più severo rispetto a quanto visto sul campo. La sonora sconfitta al ‘Camp Nou’ ha fatto scorrere i titoli di coda sull’avventura di Lopetegui sulla panchina del Real che verrà quasi sicuramente affidata ad Antonio Conte. Ormai da giorni, i quotidiani spagnoli si interrogano sulla famosa difesa a tre dell’ex Ct dell’Italia. Detto che in passato l’ex Chelsea ha utilizzato anche la difesa a 4, nel caso in cui volesse continuare ad affidarsi al suo cavallo di battaglia, il salentino potrebbe optare per un 3-5-2 o per un 3-4-2-1. Quest’ultimo schieramento sembra più idoneo alle caratteristiche tecniche dei vari Asensio e Isco, che potrebbero invece trovare più difficoltà in una linea mediana a cinque. Nel caso in cui dovesse optare per il 3-4-2-1, questa potrebbe essere la formazione che dovrà affrontare anche la Roma all’Olimpico in Champions League:

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Sabato a Firenze tornano i tifosi

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IL TEMPO – Dopo il perentorio divieto di trasferta a Napoli, sabato a Firenze tornano i tifosi della Roma. Il prezzo del biglietto per il settore ospiti è di 35 euro e i posti disponibili sono circa 2500. La vendita libera inizierà il primo novembre e durerà fino alle 19 del giorno successivo. Al Franchi ci sarà il pienone, cosa difficile a Mosca dove, per ora, sono stati venduti meno di mille biglietti. Lo riporta Il Tempo.

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A gennaio uno tra Zaniolo e Coric andrà in prestito

 

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Monchi starebbe valutando la partenza in prestito a gennaio di uno tra Zaniolo e Coric. Secondo quanto si legge su calciomercato.it, il ds spagnolo aveva provato a convincere il croato ad un prestito già in estate. La priorità di Monchi per il mercato di gennaio sarà la ricerca di un centrocampista duttile, in grado di poter sostituire De Rossi e N’Zonzi.

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Mercato Roma, prove di rinnovo per El Shaarawy

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Il Faraone è a sorpresa il capocannoniere dei giallorossi in campionato e adesso potrebbe prolungare il contratto fino al 2022

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La Roma in campionato non può fare a meno di El Shaarawy. I numeri di inizio stagione parlano chiaro. Il Faraone è il giocatore con più gol in campionato e anche ieri al San Paolo ha timbrato il cartellino. E dopo il possibile addio dell’estate, adesso a Trigoria si studia il rinnovo. L’ex Milan ha 26 anni ed ha il contratto che scadrà nel 2020. Come scrive tuttomercatoweb, la dirigenza romanista pensa ad un prolungamento fino al 2022 (2 stagioni in più). Con Perotti e Kluivert fermi ai box, El Shaarawy è un insostituibile e anche con la Fiorentina è destinato ad affiancare Dzeko dal primo minuto. Ieri, oltre al gol, una prestazione di qualità che gli dà fiducia e continuità.

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Perotti, Karsdorp e Pastore: tre “incubi” senza fine

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L’olandese ha le valigie pronte, gli argentini non escono dal tunnel degli infortuni

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L’infermeria di Trigoria è piena di “casi”. C’è Perotti che a Siviglia pensava di ritirarsi per i troppi infortuni e che ora sta rivivendo quell’incubo. C’è Karsdorp, operato ad entrambe le ginocchia da quando è a Roma, e ora fermo per una lesione al retto femorale, C’è Pastore che non riesce ad uscire dal tunnel dei guai muscolari e infine c’è Kluivert, finito ai box per un affaticamento. Tutte situazioni un po’ spinose, soprattutto quelle con i due olandesi. Karsdorp non sembra rientrare nei piani della Roma, a prescindere dall’infortunio, e a gennaio potrebbe fare le valigie, scrive Il Tempo. Per quanto riguarda Kluivert invece, non hanno fatto piacere le parole del padre, Patrick, che ha detto “Spero vada al Barcellona“.

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De Rossi e Manolas ko, sabato Firenze a rischio

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El Shaarawy capocannoniere giallorosso in campionato

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Il pareggio di Mertens ha rovinato il regalo di compleanno a Stephan El Shaarawy che da ieri sera, come riporta Marco Calabresi sul Corriere della Sera, è il capocannoniere della Roma in campionato con tre reti e che nel novembre del 2012 aveva segnato una doppietta al San Paolo (e pensare che a gennaio sarebbe potuto diventare un giocatore del Napoli, prima del veto di Monchi…), stava per regalare una vittoria fondamentale a Di Francesco, dopo quella in Champions contro il Cska Mosca.

Poi, però, alla fine di un secondo tempo giocato molto più nella metà campo della Roma che in quella del Napoli, è arrivata la beffa, proprio quando il traguardo sembrava a un passo.

Serata speciale, per Daniele De Rossi quella del San Paolo è stata la presenza numero 450 in serie A: peccato che il capitano sia dovuto uscire nel finale di primo tempo per un problema al ginocchio destro. Stessa sorte è toccata nella ripresa a Kostas Manolas. Con Perotti, Pastore, Karsdorp e Kluivert già ai box, la lista degli indisponibili in vista della trasferta di sabato a Firenze rischia di allungarsi.

FONTE  MARIO  CALABRESI

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Ancelotti: “Loro costretti a una gara tutta in difesa”

Il tecnico del Napoli: “Abbiamo collezionato diverse opportunità, ma purtroppo non siamo riusciti a segnare prima””

La soddisfazione è evidente a prescindere dall’1-1 che sta un po’ stretto al Napoli per le tante occasioni sciupate. Carlo Ancelotti non fa drammi. “La nostra prestazione è stata positiva”, dice l’allenatore azzurro, come riporta Il Messaggero. “Abbiamo costretto la Roma a fare una partita difensiva, questo è un merito. Parliamo di un avversario candidato all’alta classifica e quindi dobbiamo essere contenti per come abbiamo giocato”.

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Al Napoli è mancato un pizzico di cattiveria in fase di realizzazione. “Ma non ho nulla da recriminare – continua Ancelotti – abbiamo collezionato diverse opportunità, ma purtroppo non siamo riusciti a segnare prima”.

Ci è riuscito soltanto Mertens nel finale. “Ho alternato lui e Milik dopo lo sforzo fatto in Champions, quindi non ci sono affatto problemi. Non li ho fatti giocare insieme nella ripresa perché non volevo rinunciare ad un centrocampista. Il controllo della mediana è stato decisivo. Fabian è stato tra i migliori, la sua posizione ha creato problemi alla Roma”.

FONTE  IL MESSAGGERO

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Napoli-Roma, le pagelle dei quotidiani: Manolas un salvatore, Kolarov inaffidabile

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La Roma ad un passo dai 3 punti, beffata da Mertens nel finale. Olsen e Pellegrini tra i migliori

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Trasferta agrodolce per la Roma a Napoli, che torna con 1 punto dopo aver accarezzato la possibilità dell’impresa, prima di risvegliarsi al 89′ da uno schiaffo di Mertens. I giallorossi ancora una volta, come da 4 anni a questa parte, escono imbattuti dal San Paolo grazie ad una prova di grande solidità difensiva. Merito di tutta la squadra, certamente, ma soprattutto della grande prova individuale dei vari Manolas, Olsen e Jesus, che tengono in piedi il vantaggio quasi fino alla fine. Dzeko lotta, ma stavolta non incide. Male Kolarov, poco attento sul gol e in affanno per tutto il match con le discese di Callejon. Poco incisivi i cambi.

 

LE PAGELLE DEI QUOTIDIANI

La Gazzetta dello Sport
Olsen 7; Santon 6, Manolas 7 (30′ st Fazio 6), Jesus 6, Kolarov 5; De Rossi 6,5 (42′ pt Cristante 5,5), Nzonzi 6; Under 6 (20′ st Florenzi 5,5), Lo. Pellegrini 6,5, El Shaarawy 7, Dzeko 6. All.: Di Francesco 6,5

Il Corriere dello Sport
Olsen 7; Santon 6, Manolas 7 (30′ st Fazio 5,5), Jesus 5,5, Kolarov 5; De Rossi 6,5 (42′ pt Cristante 5), Nzonzi 6; Under 6,5 (20′ st Florenzi 5,5), Lo. Pellegrini 6, El Shaarawy 6,5, Dzeko 6,5. All.: Di Francesco 6,5

Il Messaggero
Olsen 6,5; Santon 6,5, Manolas 7 (30’ st Fazio ng), Juan Jesus 6,5, Kolarov 5,5; De Rossi 6 (43’ Cristante 6), Nzonzi 6; Under 6,5 (20’ st Florenzi 6), Lo. Pellegrini 6,5, El Shaarawy 7; Dzeko 6,5. All: Di Francesco 6

Il Tempo
Olsen 7; Santon 6, Manolas 7 (30′ st Fazio sv), Jesus 6,5, Kolarov 5; De Rossi 6 (42′ pt Cristante 5), Nzonzi 5; Under 6,5 (20′ st Florenzi 5,5), Lo. Pellegrini 6, El Shaarawy 6,5, Dzeko 6. All.: Di Francesco 6

Il Corriere della Sera
Olsen 7; Santon 6, Manolas 7 (30′ st Fazio sv), Jesus 6, Kolarov 5; De Rossi 6,5 (42′ pt Cristante 5), Nzonzi 5,5; Under 6 (20′ st Florenzi 5,5), Lo. Pellegrini 6, El Shaarawy 6,5, Dzeko 7. All.: Di Francesco 6

Leggo
Olsen 7; Santon 6,5, Manolas 7,5 (30’ st Fazio 5), Juan Jesus 6,5, Kolarov 5; De Rossi 6,5 (43’ Cristante 4,5), Nzonzi 4,5; Under 6 (20’ st Florenzi 5,5), Lo. Pellegrini 6, El Shaarawy 7; Dzeko 6. All: Di Francesco 5,5

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Napoli-Roma, test ok per Florenzi: il terzino verso una maglia da titolare

Avere una vetrina dove vendere online i propri prodotti può rappresentare un’occasione di crescita per la propria azienda
La scelta di vendere online, dunque, può rivelarsi strategica in un piano di crescita e sviluppo a medio e lungo termine. Infatti, anche se non dovesse portare grandi risultati nell’immediato, una vetrina elettronica consente di migliorare la visibilità online della propria attività commerciale e allargare, così, la propria cerchia di clienti.
si presenta sul mercato con nuovo concetto di marketing, La formula che intendiamo porre in atto è la seguente :
I PRODOTTI E I SERVIZI VERRANNO PUBBLICIZZATI CON CANALI SOCIAL, PERSONALIZZATI E MIRATI SULLA VOSTRA ATTIVITA’
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PROFILI FACEBOOK
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Test mattutino positivo: il terzino giallorosso può partire dal primo minuto

Buone notizie per Eusebio Di francesco in vista del match di questa sera contro il Napoli. Secondo quanto riportato da Sky Sport, il test mattutino svolto questa mattina da Florenzi ha dato esiti positivi: il terzino giallorosso questa sera al San Paolo può partire titolare.

FONTE  SKY  SPORT

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Napoli e Roma tra show e punti pronti a creare un’alternativa

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CORRIERE DELLA SERA – Hanno provato per anni a costruire un’alternativa credibile alla Juventus dei cannibali. Con poco successo. Ci sono riuscite solo la Roma di Garcia per una quindicina di giornate nel campionato 2013-2014 e il Napoli di Sarri nella stagione scorsa. Hanno combattuto più che altro per il secondo posto e, nel frattempo, hanno costruito due strategie diverse per restare attaccate alla miniera d’oro della Champions (la Roma ha incassato 84 milioni di euro dalla scorsa edizione) aspettando un segno di cedimento dei bianconeri.

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Il Napoli è stato conservatore: poche cessioni, acquisti mirati, allenatori molto influenti prima Benitez, poi Sarri, adesso Ancelotti) e un presidente presenzialista. La Roma ha vissuto la rivoluzione permanente: presidente oltreoceano e d.s. dominanti (prima Sabatini ora Monchi), cessioni e acquisti al confine della bulimia, tanti cambi tattici (6 allenatori diversi con la proprietà americana dal 2011). L’ultimo calciomercato ha confermato il trend. Il Napoli ha ceduto Jorginho — tra i giocatori importanti — e acquistato Fabian Ruiz. La Roma ha fatto 11 acquisti e ha ceduto Nainggolan, Strootman e Alisson. Di Francesco si è affidato sempre più alla vecchia guardia perché i giovani non sono ancora pronti. Almeno secondo lui. La classifica dice che il Napoli è avanti di 7 punti.

FONTE    CORRIERE DELLA SERA 

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Napoli vs Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

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RASSEGNA STAMPA

Alle ore 20.45 di questa sera, la Roma scenderà in campo al San Paolo di Napoli per sfidare la lanciatissima formazione di Carlo Ancelotti. Servono punti per ripartire immediatamente in campionato dopo la pessima prestazione casalinga contro la Spal. Di Francesco pare intenzionato a proseguire con il 4-2-3-1. Queste  le probabili formazioni sui principali quotidiani di oggi:

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IL MESSAGGERO

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

LA REPUBBLICA

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLO SPORT

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

IL TEMPO

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

TUTTOSPORT

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

IL ROMANISTA

Olsen; Santon, Manolas, Jesus, Kolarov; De Rossi, Nzonzi; Under, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

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Fedeltà Hamsik-De Rossi, le ultime due bandiere

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– Per arrampicarsi con la cresta alta sulla vetta dove stasera pianterà il suo vessillo, Marek Hamsik ha impiegato undici anni e quattro mesi, coronando una romantica rincorsa cominciata il 28 giugno del 2007. Contro la Roma, lo slovacco raggiunge il traguardo delle 511 presenze in maglia azzurra e s’affianca dopo dodici stagioni ad altissima fedeltà a Beppe Bruscolotti, difensore vecchia maniera che portò il numero 2 dal 1972 al 1988, in cima alla graduatoria all time del club. La stessa che dall’altra parte del campo sta scalando Daniele De Rossi (604 caps, oggi, secondo solamente a Totti), con i suoi colori mai traditi. Il calcio italiano riscopre il gusto antico dei giocatori da una maglia sola.

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Hamsik si era già tolto il gigantesco sfizio di portare via il primato dei gol a Maradona. A 31 anni compiuti sta facendo collezione di record grazie a una invidiabile condizione atletica e alla sua correttezza in campo, che durante la sua carriera lo hanno tenuto al riparo da infortuni e squalifiche. I due capitani di fronte nella notte del San Paolo condividono anche la posizione in campo. Registi entrambi, nonostante caratteristiche differenti. De Rossi ha sempre giocato davanti alla difesa. Hamsik ha avuto spesso una pelle nuova, stavolta si è fidato dell’intuizione di Ancelottie si è appena spostato in cabina di regia, immaginando così di potersi allungare la carriera. In estate lo aveva tentato l’avventura cinese, ma pure per la mancanza di un’offerta concreta Aurelio De Laurentiis l’aveva invitato a desistere. «Dove pensi d’andare, Napoli è casa tua…». A spazzare via le residue incertezze era stata soprattutto la telefonata di Re Carlo, che gli ha preparato una metamorfosi alla Pirlo e l’ha piazzato al centro del suo progetto. “In quella posizione puoi darci tantissimo”. Una previsione che si sta dimostrando indovinata sul campo, dopo gli impacci iniziali e l’apprendistato del leader azzurro, coraggioso a rimettersi in gioco. Ne è valsa la pena, per Hamsik. La sorte gli ha regalato un’altra chance di vincere qualcosa d’importante con iL Napoli e nel frattempo può godersi iL prestigioso aggancio a Bruscolotti, che sarebbe sfumato di un soffio in caso d’addio. I 90′ in programma allo stadio San Paolo dopo il 2-2 di Parigi, al di là della grande importanza della posta in palio per la classifica, consegneranno iL capitano alla storia azzurra. Mai nessuno in 92 anni come lui, per reti segnate (120) e prestissimo per presenze. Alla favola manca soltanto il lieto fine di un titolo, che passa anche per la sfida tra bandiere di stasera, contro la Roma di Daniele De Rossi.

FONTE    LA REPUBBLICA – AZZI

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La Roma alla prova del fuoco

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– L’impresa quando meno te l’aspetti. Ne serve un’altra stasera per ripartire, risalire in classifica, sorridere un po’. LaRoma ci è riuscita due anni di seguito, tre se vogliamo contare uno 0-0 accolto quasi come una vittoria agli sgoccioli dell’era Garcia, al San Paolo nelle ultime stagioni ha tirato fuori prestazioni di carattere e tecnica, gli stessi ingredienti che servirebbero per fermare il Napoli di Ancelotti. Nuovo allenatore, identici timori, complessi d’inferiorità e speranze del recente passato, quando i giallorossi si sono presentati sulla carta da vittime designate (un po’ meno nel 2016 ma c’erano tanti infortunati) strappando poi punti pesantissimi sul campo. Se vogliamo dirla tutta, il Napoli di Sarri non ha vinto niente come la Roma e la contesa fra di loro non è stata per essere antagonisti della Juve ma per arrivare secondi.

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“Negli anni passati la Juventus ha avuto pochi rivali”, ricorda Di Francesco, che ha un disperato bisogno di continuità. “II Napoli oggi è superiore a noi – prosegue l’allenatore romanista – perché ha più punti. Anche nel campionato scorso è stato così ma noi siamo andati in semifinale di Champions League, quindi ancora presto per capire chi sia davvero più forte. Lo dirò quando troveremo continuità di lavoro e risultati. II Napoli attualmente è la principale antagonista della Juventus. Trasmette sicurezza insieme all’Inter rispetto alle altre. Ma noi abbiamo margini di crescita”. Insomma, tra le righe il tecnico piazza la Roma di oggi in corsa per la quarta piazza Champions, ricordando ai suoi che “siamo già caduti altre volte e non possiamo permettercelo. Le partite cominciano a diminuire, più si fanno capitomboli e c’è il rischio di non rientrare in Champions. Non dobbiamo sbagliare gli approcci alle gare”. Stavolta, infortuni a par te, tutto sembra essere filato liscio, “ma mi fa rabbia – sottolinea l’abruzzese – che dobbiamo aspettare ogni volta di prendere uno schiaffo. Per crescere bisogna trattare tutte le partite allo stesso modo”. In quella di oggi si trova di fronte un rivale stimolante. “Mi piace tantissimo come si pone Ancelotti, il suo modo di gestire il gruppo: quando tanti calciatori parlano bene di lui significa qualcosa. Ma non farò la formazione pensando alla sua perché dovrei chiamarlo per saperla, mi farebbe una sorpresa e resterei fregato”.

In realtà Di Francesco non ha granché da scegliere avendo lasdato a case i quattro infortunati Pastore, Perotti, Kluivert e Karsdorp. Detto di un Juan Jesus probabilmente preferito a Fazio, a sinistra in difesa rientra Kolarov “che ha ritrovato una buona condizione”, De Rossi stringe di nuovo i denti a centrocampo e Pellegrini si piazza alle spalle di Dzeko. Il dubbio riguarda Florenzi, fermo venerdì per affaticamento nel giorno del triste anniversario di due anni dall’infortunio al ginocchio “e l’aspetto psicologico – dice l’allenatore – incide”: Santon dovrebbe giocare in ogni caso a destra dietro Under, con El Shaarawy dall’altra parte. L’altemativa è Florenzi attaccante esterno, col sacrificio iniziale del turco. “Secondo me i Napoli ha paura di noi in senso buono: non sa che Roma aspettarsi perché siamo capaci di fare belle prestazioni e perdere la testa per dieci minuti. Siamo imprevedibili, anche per me, ma p il momento di trovare continuità”. Non c’è serata migliore per provarci.

FONTE   IL TEMPO – AUSTINI 

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