Sky pronta offerta per MediaPro sui diritti tv della Serie A

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E’ già da qualche giorno che il rapporto tra la Lega Serie A e MediaPro si è interrotto. In quanto i diritti sono ancora in mano a MediaPro, James Roures, il fondatore dell’azienda, ha avviato un procedimento cautelare d’urgenza con l’intenzione di bloccare il bando. Nei prossimi giorni poi inizieranno le trattative private con i diretti interessati per acquistare i diritti tv della Serie A. Come ci riporta il Messaggero è Sky, dopo aver acquistato i diritti della Champions League ed Europa League, ad avvicinarsi di più alle richieste di MediaPro.

FONTE  IL MESSAGGERO

Inter insiste per acquistare Strootman

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L’Inter continua a seguire Kevin Strootman per rinforzare il centrocampo. Ausilio e la dirigenza interista, per non sfigurare in Champions League il prossimo anno, avrebbero individuato nel centrocampista della Orange le giuste caratteristiche, sia tattiche che carismatiche, per poter alzar il livello nella rosa. Come riportaTMW la società meneghina ha messo sul piatto un contratto di 4 anni a 3 milioni. Ma lo scoglio più difficile sarà quello di convincere la Roma, data anche la clausola rescissoria di 30 milioni a cui il giocatore giallorosso è legato

Marcano: “Sono l’uomo giusto per Di Francesco”. Terzino: c’é Foket

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 – Secondo colpo ufficiale per la Roma. Ieri, infatti, il difensore Ivan Marcano – dopo aver passato le visite mediche – ha firmato un contratto di 3 anni più opzione per il 4° da 2 milioni a stagione più bonus. Trentun anni e svincolato dal Porto Marcano è stato accolto a Trigoria da Monchi e Totti. Con Fazio, Manolas e Juan Jesus va a completare il pacchetto dei centrali per la prossima stagione. «Sono molto felice di essere qui perché la Roma è un grande società che sta lavorando molto bene, seguendo un progetto sportivo ben definito. Credo inoltre che la filosofia di gioco della squadra si sposi bene con le mie caratteristiche».

Soddisfatto pure il ds Monchi che ieri ha fatto ritorno da Montecarlo: «Marcano arricchirà la rosa della Roma con le sue qualità, le sue doti atletiche e la sua esperienza internazionale». Proseguono i contatti con l’Ajax per Kluivert e con l’Atalanta per Cristante, come terzino destro piace Foket del Gent.

FONTE     LEGGO 

Supermarket Sassuolo. Roma, c’è anche Berardi

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MONCHI

 – La difesa, salvo rottura con Florenzi, é quasi fatta. Il centrocampo sarà rinnovato, l’attacco va potenziato. La Roma si muove con gli obiettivi chiari in testa e dopo aver portato a casa Coric e Marcano procede spedita sugli altri fronti. La settimana lavorativa che si chiude oggi ha portato sviluppi non ancora decisivi ma molto concreti su Kluivert e Cristante. E un’occasione che si ripresenta: Berardi. C’è anche il nome del pupillo di Eusebio Di Francesco nella lista di Monchi, non ai primi posti, sicuramente ben al di sotto di Kluivert, ma é ricomparso negli ultimi giorni.

La proposta arriva da Sassuolo, dove hanno capito che Berardi è un talento sfiorito e un capitale da rivalutare. Cosí, il club di Squinzi ha fatto sapere alla Roma di essere disposto a parlarne, anche a valutare l’ipotesi di un prestito con obbligo di riscatto, e a inserire in un’eventuale operazione i due Primavera Antonucci e Valeau, che in Emilia potrebbero finirci a prescindere da Berardi. Il calabrese ora vale molto meno dei 40 milioni chiesti l’anno scorso dal Sassuolo, circa la metà, e Di Francesco non ha mai nascosto, sia ai dirigenti che in pubblico, quanto gli piacerebbe tornare a lavorare sull’attaccante mancino.

Il suo acquisto non chiuderebbe le porte a Kluivert, che gioca sull’altra fascia. I contatti con Raiola sono quotidiani, un’intesa di massima col giocatore c’é, adesso spetta al procuratore mediare con l’Ajax (magari trattando anche Ziyech per conto della Roma) sulla richiesta di 35 milioni: si puó chiudere intorno ai 25 milioni, inclusi i bonus. Ma servono tempo e… soldi. Gli acquisti all’estero si pagano cash e la Roma al momento avrebbe difficoltá a chiudere l’affare con gli olandesi. Servono certezze sul nuovo contratto dei diritti tv – un problema serio per tutte le società – anche per sbloccare i flussi di denaro sul mercato. L’unica altra via é la cessione di qualche pezzo importante. La Roma è pronta a valutare offerte per tutti, da Alisson a Dzeko, da Nainggolan a Strootman, da Gonalons a El Shaarawy e Perotti. Ieri dall’Inghilterra é spuntato l’interesse del Chelsea per il portiere, su richiesta di Sarri allenatore “in pectore” dei Blues, mentre in Francia raccontano di un tentativo del Marsiglia per Manolas andato a vuoto e di un Lione pronto a inserirsi.

Si vedrá, intanto Monchi lavora sodo su Cristante. E la novità é che anche con l’Atalanta si sta ragionando su un prestito del centrocampista con obbligo di riscatto. Strappato il sì di Cristante, si registrano passi in avanti tra le società su un tavolo dove ballano anche i nomi di Defrel, Gerson e Tumminello. Ieri è stato il giorno delle visite mediche e la firma di Marcano sul contratto triennale con opzione per rinnovo automatico fino al 2022 legata alle presenze del difensore. Guadagnerà circa 2 milioni netti l’anno, ha preferito venirsi a giocare il posto nella Roma piuttosto che la garanzia di fare il titolare nel Valencia e – dice – “non vedo l’ora di iniziare. Ho scelto la Roma perché è un grande club e ha un progetto ben definito”

FONTE    IL TEMPO – A. AUSTINI

Primavera, si spegne il sogno scudetto per la Roma. Al Tre Fontane vince la Juventus

I bianconeri vincono 0-1 e ribaltano il pareggio dell’andata. Jakupovic match winner

Finisce al Tre Fontane il sogno scudetto per la Roma. I giallorossi non riescono a difendere il pareggio dell’andata e perdono in casa contro la Juventus per 0-1, uscendo ad un passo dalle final four. Autore del gol Jakupovic, che decide il match e la qualificazione con un colpo di testa.

QUESTIONE STADIO……..

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– La data cerchiata di rosso sul calendario del dipartimento Urbanistica è il 12 giugno. È la deadline per presentare osservazioni e obiezioni al progetto Tor di Valle, la controversa operazione calcistico-immobiliare che ruota attorno al nuovo stadio della Roma, con annesso «Ecomostro» di uffici e negozi. Il conto alla rovescia dice meno 11, ma già si intravede che, anche a questa curva del percorso, spunteranno fuori diversi ostacoli. Il primo è un atto di «opposizione/osservazione alla variante al Piano regolatore generale» messo a punto da un pool di urbanisti guidato da Francesco Sanvitto, l’ex capo del Tavolo Urbanistica del Movimento Cinquestelle, poi epurato per avere ribadito la contrarietà al progetto Tor di Valle, mentre i consiglieri comunali grillini facevano una piroetta e votavano a favore.
L’atto di opposizione alla variante, che Il Messaggero ha potuto leggere, è corredato da un parere formulato dall’avvocato Andrea Pavanini del foro di Venezia. Le contestazioni all’operato del Campidoglio sono almeno due. La prima riguarda la zona scelta per realizzare lo stadio e il mega-centro di uffici e negozi. Un’area come noto a rischio inondazione, classificata con i più alti livelli di pericolosità, «R3» e «R4». Il Piano nazionale di assetto idrogeologico, varato dal governo nel 2006, esclude che in questo tipo di aree si possano «realizzare centri commerciali, direzionali, turistico-ricettivi previsti nel progetto in esame», evidenziano i ricorrenti. Quindi la variante urbanistica che il Campidoglio dovrebbe ratificare e votare a luglio sarebbe «illegittima, prevedendo un’edificabilità non ammessa dal Pai».

I DUBBI DELL’AUTORITÀ – I privati che sognano l’affare Tor di Valle si sono impegnati a mettere in sicurezza la zona, ma solo con la variante in tasca, approvata dal Campidoglio. Secondo l’atto di opposizione la bonifica dovrebbe essere invece «preventiva» al voto della delibera in Consiglio comunale. Perché solo dopo questi complessi interventi la zona non sarebbe più a rischio inondazione, la pericolosità sarebbe «declassata» e verrebbero meno i paletti della legge sull’assetto idrogeologico. Anche l’Autorità di Bacino, si legge nel documento, «nel parere del 20 gennaio 2017 ha manifestato dubbi circa la possibilità di adottare e approvare la variante urbanistica per lo stadio a Tor di Valle in presenza del vincolo imposto dal Pai su tale area, senza che sia preventivamente intervenuto il provvedimento di declassamento».

IL PASTICCIO DELL’ITER – L’altra contestazione è formale, ma come si sa la forma spesso è sostanza. La bozza di variante è stata pubblicata sul sito del Campidoglio ad aprile e solo a luglio, dopo l’intervallo previsto per presentare osservazioni, dovrebbe essere messa ai voti in Assemblea capitolina. Secondo l’atto di opposizione, che verrà presentato formalmente tra pochi giorni, sarebbe stato aggirato il decreto legge 50/2017, la manovrina che ha cambiato le norme sugli stadi. Il decreto prevede che «il verbale conclusivo della conferenza dei servizi», che nel caso di Tor di Valle è stato firmato il 5 dicembre 2017, venga «trasmesso al sindaco, che lo sottopone all’approvazione del consiglio comunale nella prima seduta utile». Per i ricorrenti il verbale avrebbe dovuto quindi essere votato «in via immediata», prima di essere pubblicato sul sito del Comune. Il Campidoglio invece ha deciso di aspettare le osservazioni prima del voto, mettendoperò gli elaborati online. Un cavillo, che però secondo questo gruppo di urbanisti potrebbe far annullare tutto. «Se il Campidoglio non accetterà le nostre osservazioni – dice Sanvitto – presenteremo ricorso al Tar e una denuncia per abuso d’ufficio»

FONTE   L MESSAGGERO (L. DE CICCO)