Roma, fantasia al potere: ecco Javier Pastore, “El Flaco” che vede le linee oscure del calcio Dal Psg arriva quel fantasista che tanto ma

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fb_img_1529916179531-19713950.jpgDal Psg arriva quel fantasista che tanto manca alla squadra di Di Francesco: dopo 7 anni al Psg, il talento argentino ha scelto Trigoria per tornare ad essere il giocatore che a tanti ricordava Kakà

 

“Gli uomini sognano più il ritorno della partenza”. Parola di Santiago, protagonista (e guarda caso, un pastore) del libro “L’alchimista” di Paulo Coelho e che girò il mondo per ritrovare se stesso. Chissà quante volte avrà sognato il ritorno in Italia Javier Pastore, che nelle prossime ore sbarcherà a Roma e diventerà ufficialmente un giocatore giallorosso. A lui il duro compito di non far rimpiangere la partenza di Radja Nainggolan, belga che è diventato romano e romanista. E che a giudicare dai “like”, forse non smetterà mai di esserlo. La Roma e Pastore sono stati spesso vicini, soprattutto quando nella direzione sportiva della società c’era forte l’impronta di Walter Sabatini. Quando l’ormai responsabile dell’area tecnica della Samp lo portò in Italia, il presidenteZamparini gli chiese di fargli vedere qualche giocata nonostante “El Flaco” fosse appena arrivato nel ritiro dei rosanero. Prima palla toccata in allenamento, tunnel e assist. “Mi chiese di farlo giocare giusto cinque minuti, per accontentare i tifosi – ha raccontato Sabatini -. Pastore, nonostante la stanchezza, fece una giocata straordinaria. Dirigendomi nello spogliatoio trovai Zamparini che piangeva dall’emozione”. Probabilmente Pallotta non reagirà allo stesso modo, ma le giocate di Pastore possono essere quelle giuste per colmare il vuoto di fantasia lasciato in eredità da Pjanic. E se è vero che “vede le linee oscure del calcio” come disse Sabatini di lui, anche il presidente americano si divertirà.

ESPLOSIONE – Arriva al Palermodall’Huracan, società di Buenos Aires che non aveva i 400 mila dollari necessari per acquistarlo ad inizio carriera. Il presidente Carlos Babington decise di farsi aiutare da una holding argentina, che versò il 55% della quota del cartellino. 
Ma è in Sicilia che si fa conoscere dal mondo intero: Sabatini lo porta in Italia per 6 milioni e mezzo, una delle spese più importanti per Zamparini. Un allenamento, però, e tutto era già passato in secondo piano. 
In due stagioni trascina il Palermo in Europa insieme ad un altro sudamericano che ritroverà più avanti nella sua carriera, Edinson Cavani. 
Nel 2011 i prezzi del calciomercato erano molto lontani da quelli attuali: il nuovo PSG di Al-Khelaïfi puntò proprio su Pastore per dare inizio ad un’egemonia (almeno sul suolo francese) destinata a durare per anni. Impossibile dire di no a 43 milioni, la prima grande spesa dell’epoca degli sceicchi.
 A Parigi si innamorano immediatamente delle sue giocate in verticale e del suo tocco di palla, tanto che qualche tifoso scatenato gli dedica una canzone un mese dopo il suo arrivo. E il suo impatto è impressionante: sedici gol tra Ligue 1, Europa League e coppa di Francia. 
Quello però, rimarrà il punto più alto della sua avventura sotto la Tour Eiffel: infortuni, cambi di allenatori e incomprensioni tattiche ne ostacolano l’ascesa. Con Ibrahimovic si pestava i piedi, tanto che da trequartista si trasforma in mezzala, ruolo che hanno pensato per lui sia Monchi che Di Francesco. Gli estimatori però non mancano. Eric Cantona solo tre anni fa lo ha definito “il miglior giocatore al mondo” per la sua creatività e per la “capacità di regalare sempre una sorpresa”. 
Nell’ultima stagione un guizzo per convincere Monchi (che pure aveva cercato di portarlo a Siviglia nelle scorse stagioni) che sia ancora il caso puntare su di lui: 5 gol e 6 assist in 37 partite, tante delle quali però senza partire da titolare. Adesso ha scelto Roma per tornare ad essere il giocatore che a tanti ricordava Kakà.

CASA E CAMPO – La scelta di Monchi e Di Francesco potrebbe essere ricaduta su Pastore anche per le qualità fuori dal campo: nonostante le tante panchine, a Parigi non ha mai “sbottato”. 
A casa, poi, trova la sua serenità: nel giugno di un anno fa ha sposato Chiara, modella conosciuta ai tempi di Palermo e fedele compagna da una vita. Insieme hanno avuto due bambini: la più grande Martina e il piccolo Santiago (ricordate Coelho?), arrivato meno di quattro mesi fa. 
Con i compagni non avrà difficoltà a legare, vista anche una passione che condivide con tanti giallorossi della rosa di Di Francesco: nel 2010 ha dato vita all’associazione “Soplo de vida”, che si occupa dei cani abbandonati in Argentina. Letteralmente “un respiro di vita”, proprio come quello che cerca Pastore ora che è tornato in Italia, lì dove tutto era cominciato.

FONTE    M. PRESTISIMONE

 

Mirante: “Sarà una stagione importante, dobbiamo confermarci in Europa e far bene in campionato”

Le prime dichiarazioni del neo portiere giallorosso acquistato dal Bologna per 4 milioni di euro

di Re
 

Il neo portiere della Roma Antonio Mirante ha rilasciato un’intervista ai canali media della società giallorossa. Queste le parole dell’ex estremo difensore del Bologna, passato in giallorosso per 4 milioni di euro: “Essere un giocatore della Roma  è motivo d’orgoglio, una grande soddisfazione. Questa trattativa è arrivata nel momento giusto della mia carriera. io e la Roma ci siamo sfiorati in passato, questa è una grande occasione”.

Sulle sfide contro i giallorossi e i tifosi:“La Roma non mi ha sempre portato fortuna, ricordo tante sfide accese contro i giallorossi. Ho giocato molte partite e ho sempre affrontato una grande squadra. I tifosi della Roma ti portano tanti punti in più, sono un fattore fondamentale della squadra, dobbiamo essere un blocco unico con loro: dobbiamo essere noi bravi a portarli vicino a noi e e a renderli fieri”.

Sulla prossima stagione: “La stagione della Roma è stata ricca di soddisfazioni, ha gettato le basi per un futuro importante: sarà un anno difficile perché dobbiamo confermarci attraverso il lavoro quotidiano, e qui c’è tutto il necessario per riuscirci. Ho parlato con Monchi, sia io che lui siamo stati entusiasti di questa trattativa. C’era già stato un principio di accordo nella precedente fase di mercato. Ho sentito Di Francesco e mi ha dato il benvenuto: approdo in una grande squadra. Sarà una stagione importante, di conferme e di miglioramenti. Il mio obiettivo è lavorare e mettermi a disposizione della Roma. Ho un’età importante per il mio ruolo: devo lavorare bene tutta le settimana e mi devo mettere a disposizione dei miei compagni”. 

Visite mediche in corso per Santon e Zaniolo. Entrambi i giocatori in posa con la sciarpa giallorossa (foto)

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Per Davide Santon e Nicolò Zaniolo è scattata l’ora delle visite mediche. I due ex nerazzuri, arrivati a Romanell’operazione che ha portato Nainggolan all’Inter, al termine dei controlli di rito, firmeranno a Trigoria il contratto che li legherà in giallorosso. Ad accoglierli questa mattina alle 8, all’arrivo a Villa Stuart, il medico sociale della Roma Del Vescovo e Federico Balzaretti.

Intorno alle 9:30 Zaniolo si è concesso un break ed è uscito per scattare qualche foto con la sciarpa giallorossa prima di continuare le visite.

Alle 10:45 è la volta di Davide Santon di mettersi in posa per i fotografi con i colori della Roma. 

Abbonamenti a gonfie vele: confermate 14mila tessere

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Circa il 70% degli abbonati, in questa prima fase della vendita, ha rinnovato. Dalla prossima settimana inizierà la vendita libera

Nonostante più di qualcuno abbia gradito poco, per usare un eufemismo, che tra i protagonisti del video della campagna abbonamenti ci fosse Radja Nainggolan, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, i romanisti hanno sposato in pieno lo slogan “Io ci sono”.

Circa il 70%, in questa prima fase della vendita, ha rinnovato la tessera, il che significa che su 21mila rinnovi possibili ne sono stati sottoscritti quasi 14mila. Per confermare il proprio posto allo stadio Olimpico c’è tempo ancora oggi, da domani sarà possibile abbonarsi in prelazione ma cambiando posto, dalla prossima settimana, invece, inizierà la vendita libera degli abbonamenti.

La speranza della società giallorossa è di arrivare a quota 25mila e l’arrivo di Pastore può, almeno in parte, far mettere da parte l’addio alla squadra di Radja Nainggolan.

FONTE    C. ZUCCHELLI

Nainggolan e la prima notte a Milano: i cuori sono solo per i romanisti

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Dalla sua stanza del Melià, il Ninja passa ore e ore a leggere i messaggi dei suoi ex tifosi. E mette a tutti mi piace

Oggi, dopo le visite mediche, o magari quando sarà ufficialmente presentato, Radja Nainggolan esprimerà le sue parole d’amore, o quantomeno gratitudine, verso l’Inter. Stanotte però, dalla sua stanza del Melià, l’hotel a due passi da San Siro dove tante volte è stato in ritiro con la Roma, il cuore del centrocampista ha continuato ad essere giallorosso. I cori dei tifosi dell’Inter gli hanno fatto piacere, ma a parte qualche timido pollice in su e qualche sorriso di circostanza non è andato oltre. Troppo forte, ancora, l’amore per Roma e la sua gente. Così, dopo il bagno di folla interista, Nainggolan ha preso il telefono e si è ritrovato sommerso dai messaggi dei romanisti. E ha passato la serata a leggerli e a mettere “mi piace”. A loro, solo a loro, almeno per ora.

CIAO RADJA – “Dopo l’addio di Totti – gli scrive Alessandro – ci siamo tutti appoggiati ad un simbolo, per alcuni era De Rossi. Per molti, quasi tutti, era Radja: la cresta la maglia sempre sudata il non vederlo mai camminare e poi quella speranza tira la bomba Radja ed è gol”, mentre Emanuela è più dura: “Questa cessione non la supererò mai, giocatore che ha sempre dato tutto che voleva finire la carriera a Roma che ci teneva, venduto per due spiccioli ad un avversaria, a Spalletti per un video!”. E ancora: “Lo dico oggi, con la vendita di Radja la Roma perde il suo giocatore più incisivo, non forse decisivo come Alisson ma quello che aveva e dava personalità ad una squadra che spesso ha peccato proprio di attributi. Speriamo bene. Ciao e grazie per questi anni”, oppure: “Sei sempre il nostro Ninja. Ti voglio bene, oltre i colori”. La sensazione è che davvero per quasi tutti i romanisti sia e sarà così e che quando verrà all’Olimpico ci saranno applausi e non fischi. Nainggolan se lo augura, col cuore. Lo stesso cuore che, su Twitter, stanotte era tutto per i suoi (ex) tifosi.

 

FONTE    ROBERTA   MOLI